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Alessandro Pandino, allenatore, Villasimius
«L'Atletico Settimo venderà cara la pelle, non possiamo sbagliare»

Villasimius a caccia dei playoff, Pandino: «Contro la Gemini abbiamo ritrovato brillantezza, bel gioco e personalità»

Per raggiungere il primo posto, ormai, sembra oggettivamente tardi: troppo il divario che la capolista Serramanna è riuscita a scavare nei confronti di tutte le rivali, nessuna esclusa, ma per il secondo posto, che quest'anno vale per un piazzamento play-off, la lotta è apertissima, con almeno cinque squadre in lizza, racchiuse in un fazzoletto di sette punti. Tra le candidate principali, in questo senso, rientra ovviamente anche il Villassimius che, dopo una prima parte di stagione caratterizzata da una certa discontinuità nei risultati, ha saputo raggiungere i giusti equilibri, sotto l'attenta guida di mister Alessandro Pandino, di nuovo in corsa dopo un periodo in stand-by.
Per i giallo azzurri si tratta quindi di un momento estremamente positivo: il successo per 5 a 1 maturato nell'ultima uscita casalinga contro la Gemini Pirri vale per l'ottavo risultato utile di fila; domenica prossima invece Concas e soci ospiteranno l'Atletico Settimo: l'intento, manco a dirlo, è quello di continuare a correre forte per recuperare il gap e regalarsi un finale di stagione da grandissimi protagonisti.

«Ci siamo presentati al confronto con la Gemini dopo una decina di giorni in cui non abbiamo sicuramente brillato dal punto di vista fisico e tecnico — ammette Alessandro Pandino —: contro lo Jerzu la prestazione da parte nostra è stata decisamente sottotono, proprio per questo avevo chiesto ai miei di riscattarsi immediatamente nel confronto successivo e per fortuna le cose sono andate tutte nel verso giusto». Il tecnico scende nel dettaglio. «Mi è piaciuta molto la personalità e la tranquillità con cui abbiamo cercato di esprimere la nostra manovra, giocando la palla senza mai perdere la testa e soprattutto rischiando pochissimo. Una gara interpretata alla perfezione, sono contentissimo della risposta che mi è arrivata da parte del gruppo».

Che domenica ha centrato, cosa da non trascurare, l'ottavo risultato utile.
«Si, stiamo procedendo bene, non ci possiamo lamentare. Io sono alla guida di questa squadra da dieci partite: le prime due le abbiamo perse, anche piuttosto meritatamente devo dire, ma ci siamo rialzati praticamente subito, con sei vittorie e due pareggi».
L'obbiettivo è fissato: «Proveremo ad agganciare il secondo posto, cinque punti non sono impossibili da recuperare, soprattutto quando mancano ancora quattordici partite; tutto quello che posso dire è che faremo il massimo, sino alla fine, in questo senso».
Pandino può contare su un organico di primissimo livello: «Tutti i ragazzi si mettono a disposizione con grande professionalità, vedo l'impegno e l'atteggiamento giusto, gli aspetti che in sostanza mi piacciono di più. Si allenano al massimo, senza mai saltare una seduta, e la domenica raccogliamo i frutti del lavoro».
Salta però all'occhio un dato curioso: nelle ultime sei uscite il Villasimius ha sempre concesso un gol agli avversari. «È vero (ride), non dico che ci becchiamo un rigore a partita, ma quasi; anche domenica non siamo stati da meno in questo senso, idem per il match contro il Barisardo, in cui ne abbiamo rimediato addirittura due. C'è poco da aggiungere: dobbiamo migliorare, leggere meglio certe situazioni. Io ho giocato come difensore: credo serva essere freddi e riflessivi, in certi frangenti, e noi pecchiamo proprio da questo punto di vista. Per fortuna che riusciamo a sopperire in avanti, considerando che siamo il secondo miglior attacco dopo quello del Serramanna e, nonostante tutto, una delle retroguardie meno battute dell'intero girone».
La lotta per il primo posto sembra chiusa ormai da tempo, con la corazzata guidata da Carracoi che sta giocando un campionato a parte. «Sono imprendibili ormai, 20 punti di distacco sono tanta roba: meritano un applauso, una compagine esperta, cinica, con diversi giocatori di categoria superiore. Non ho avuto modo ancora di vederli dal vivo, perchè sono subentrato in seguito, ma credo che tra il nostro e il loro organico non ci siano poi così tante differenze. Peccato, mi sarebbe piaciuto avere un po' più di tempo a disposizione, e peccato soprattutto che il Villasimius all'inizio non riuscisse a far girare il proprio motore al massimo dei giri».

Poprio per questo il club ha deciso quindi di cambiare guida tecnica, puntando forte proprio su mister Pandino.
«Io ero ormai fermo ai box da 7 anni circa; a dire il vero avevo ricevuto qualche proposta, in passato, ma ultimamente il mondo del calcio è diventato ancora più ostico: o ci stai dentro con tutti e due i piedi, oppure sei destinato a stare a guardare, in attesa che capiti qualcosa di interessante».
Ovvero: la classica occasione che non si può rifiutare. «Il loro progetto mi ha convinto immediatamente, soprattutto perchè avevano le idee chiare: mi hanno fatto capire che puntavano forte su di me, anche probabilmente grazie a qualche buona parola spesa da amici vari (ride), ed è forse l'aspetto che mi ha colpito di più. Non ho avuto nessun dubbio nell'accettare: sapevo che avrei potuto lavorare con una rosa importante, con tutti i presupposti per toglierci qualche bella soddisfazione».

Tra il Villasimius e i play-off ci sono tre squadre: Atletico Cagliari, Villagrande e Gioventù Sarroch. Proprio per questo ogni singolo passo falso può costare tantissimo. «Non possiamo sbagliare nemmeno una virgola, quando si rallenta, in pratica, è un colpo al cuore (ride). Il pari di Jerzu è stato un vero peccato in questo senso, potevamo avvicinarci ulteriormente alle nostre rivali ed invece non ci siamo riusciti».
Sotto con l'Atletico Settimo ora, per un appuntamento da non fallire.
«Affronteremo una buona squadra, con ottime individualità ed un livello generale decisamente alto. Anche per loro la stagione non è stata brillantissima, almeno sino ad ora, ma sono sicuro che venderanno sicuramente la pelle a caro prezzo, puntando forte sull'agonismo e sulla grinta. Dobbiamo arrivarci al top, per evitare brutte sorprese perchè noi non possiamo permetterci di lasciare altri punti per strada».
Il tecnico avvisa i suoi: «L'atteggiamento farà la differenza: se non entriamo in campo con la giusta concentrazione si rischia il patatrac, come accaduto peraltro a Jerzu. Mi aspetto un passo in avanti per quanto riguarda la maturità: del resto abbiamo tutte le carte in regola per crescere ancora».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Prima Categoria
Girone A