Chivu sotto i ferri per ridurre la frattura al cranio

Cristhian Chivu, infortunato durante Chievo-Inter, è stato sottoposto a un intervento chirurgico per ridurre la frattura al cranio occorsa nello scontro con Pellissier nei primi minuti del secondo tempo.

E' appena iniziata la ripresa al Bentegodi e su un innoquo spiovente dalla destra vanno a saltare Chivu e Pellissier: la zuccata tra i due è di impressionante violenza ed entrambe stramazzano in terra. La situazione del rumeno sembra subito grave, dato che riversa a terra in evidente stato di shock, obbligando Mourinho alla sostituzione chiamata dal Dott. Combi, medico sociale nerazzurro, resosi immediatamente conto della gravità dell'infortunio.

Il ragazzo viene immediatamente portato in ambulanza all'ospedale di Verona dopo una serie di accertamenti viene trasportato in sala operatoria.

I dettagli della situazione clinica vengono resi noti al termine dell'operazione dal Dott. Turazzi, che ha guidato l'equipe di neurochirurgia che ha eseguito l'intervento: «Il giocatore ha subito un trauma cranico in regione parietale a destra. Il trauma ha provocato delle fratture con l'affossamento della teca cranica verso l'interno e un sanguinamento, un ematoma di dimensioni contenute. L'intervento si è reso necessario soprattutto per la presenza di questa ematoma ed è consistito nel risollevare i frammenti ossei sprofondati verso il cervello, nello svuotare lo stesso ematoma e porre condizioni affinche l'ematoma non si riformi. L'intervento è andato regolarmente. La parete celebrale appariva indenne, la scatola cranica è stata ricostruita con l'osso del paziente e ha riacquistato un profilo normale. Tutto si è svolto regolarmente e quindi siamo abbastanza fiduciosi affinchè il paziente possa guarire senza problemi. È prematuro dire quando il paziente possa lasciare l'ospedale. Ma ci sono le premesse affinchè tutto possa risolversi nel miglior modo».

Al termine della gara tutti i giocatori dell'Inter si sono recati in ospedale per avere notizie dello sfortunato compagno, ripartendo poi alla volta di Milano.

Filippo Congiu