L'Alghero stringe per Palumbo

Vincenzo Palumbo, professione attaccante, soprannome “lo squalo”, 35 anni compiuti in maggio e tante stagioni di calcio alle spalle. Nasce ad Heilbronn da genitori italiani, esordisce alla ribalta del calcio che conta nella B tedesca in maglia Stoccarda (1992), quattro anni dopo arriva in Italia, tocca la A con l’Empoli, poi tanta B a Pescara e Palermo. Quindi la Sardegna, e la Torres. La classe non manca, ma nell’organico che Cuccureddu prova a portare in serie B non c’è spazio per lui, che a gennaio fa le valige e va via. L’Isola però non lo abbandona, Olbia lo sceglie, lui ripaga con gol ed affezione.

Quest’anno sposa i colori del Virtus Casarano, in serie D, ma ora che il mercato ribolle, il suo nome torna ad affollare le chiacchiere del bar dello sport targato quattro mori e, pare, i taccuini dei tecnici isolani. Lo annunciano al Tavolara del vulcanico patron Pitta che vuole rimpiazzare Siazzu passato alla Nuorese, così appare oggi anche sul sito del Casarano: "Ultimo allenamento per Palumbo che da domani sarà in Gallura". Un colpo da maestro, strano però per un team che lontano dalla vetta sembrava voler ridimensionare gli investimenti stagionali.

Ma il valzer delle punte lo ballano in tanti dall’Interregionale all’Eccellenza, per arrivare sino alla Seconda Divisione ed all’Alghero, che persi Farrugia e Orlandi, deve assolutamente rimpolpare il reparto avanzato. Il tecnico Ninni Corda cerca una punta, in estate Palumbo era stato vicino ai giallorossi, dati di fatto. Conosce la categoria, i gol sa farli, non è un bomber, è discontinuo ma al pallone dà del tu.

La miccia si accende, da Alghero non confermano ancora, la trattativa sembra in piedi, la rete smentisce, anche perché Palumbo potrebbe giocare solo dal 2 gennaio. C'è ancora del tempo, ma Corda è impaziente. Vuole che si alleni coi compagni da subito. Tutto può accadere e lo squalo aspetta di capire quale sarà la casa calcistica dove chiudere la sua stagione. Vederlo in maglia catalana, con il derby del nord Sardegna con l’Olbia a poco più d’un mese, è ipotesi suggestiva che cerca certezze che un’ufficiosa ufficialità ancora non può dare.