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Uno Lab
Peana: «Il grande lavoro paga»

Uno Lab fa il bis nel Cagliaritano, dopo Sestu lo stage per aspiranti portieri fa tappa a Capoterra il prossimo 22 luglio

Dopo Sestu, un mese dopo ecco il bis a Capoterra, preludio ad una prossima stagione che vedrà Cagliari e provincia accogliere per altre sei volte Uno Lab, la più antica scuola di portieri in Sardegna che da 15 anni diffonde il verbo della competenza, professionalità e serietà nella formazione dei calciatori "volanti". Lo scorso 17 giugno, il laboratorio della presidente Silvana Cabula, del supervisore Renato Copparoni, del direttore tecnico Michele Pintauro (ex numero uno di Torres, Como, Empoli e Palermo) e del manager staff Giancarlo Peana (per anni preparatore dei migliori portieri sardi come Pinna, Deliperi, Ruzittu), ha firmato una giornata storica approdando per la prima volta alle porte di Cagliari nel bell'impianto sportivo di via Dante Alighieri a Sestu. Ora, dopo il battesimo nello sbarco al capoluogo sardo che ha visto la presenza di 107 aspiranti portieri, il prossimo 22 luglio (con inizio alle ore 17) Uno Lab sarà di scena a Capoterra nello stadio Santa Rosa in un evento patrocinato dal comune nella figura dell'assessore allo sport, Gianluigi Marras, organizzato dai preparatori Paolo Sainas, Tore Pippia e Giomaria Ruiu, l'ex grande interprete del ruolo tra i più conosciuti in Sardegna (Torres, Nuorese, Iglesias, Muravera) per un decennio nelle giovanili del Cagliari con tanto di promozione in prima squadra nel marzo del 2015, da poco entrato nella scuderia. 

 

«È il secondo evento che facciamo nel Cagliaritano - dice con l'orgoglio del conquistatore Giancarlo Peana - A Sestu è andata come ci aspettavamo benché i paletti da superare sono stati tanti, non tutti hanno remato nella stessa direzione. C'è stato un tentativo di fermare il panzer ma, essendo una macchina rodata, questi piccoli espedienti sono serviti a poco. La serietà e linearità del progetto non lascia dubbi, il grande lavoro in sede organizzativo è servito ad evitare situazione non gradite. Perciò, supportati dall'esito precedente e incoraggiati dalle richieste dei preparatori-amici, arriviamo a Capoterra con l'immutato spirito e alcune modifiche. Saranno infatti i preparatori della zona che, rispondendo in massa, si metteranno a lavorare sul campo con gli allievi-interpreti ovviamente supportati e affiancati dalla task force di Uno Lab. Come sempre non ci sono limiti d'età, bravura e sesso per partecipare». Giancarlo Peana potrebbe presto ricevere l'incarico di preparatore dei portieri di un club sardo importante: «Uno potrebbe pensare al discorso economico, per quanto oggi abbia il suo peso, ma sto valutando la proposta dal punto di vista dell'interprete che devo allenare. Mogol non fa canzoni per tutti e un interprete del ruolo forte non si fa allenare da tutti, ci vuole un domatore buono per la tigre che va dentro l'arena. La cosa più difficile è allenare un portiere di spessore per il quale vanno toccate le giuste corde».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2016/2017