Salta al contenuto principale
Cardedu, Boi ringrazia i suoi ragazzi: «La salvezza è merito loro»
«Gruppo fantastico, non hanno mai mollato»

Cardedu, Boi ringrazia i suoi ragazzi: «La salvezza è merito loro»

Quella del Cardedu non è stata sicuramente una stagione tranquilla: la squadra allenata da mister Boi infatti, dopo aver perso lo spareggio play-out contro la Ferrini Quartu, è stata costretta a conquistarsi la permanenza in Prima Categoria nel triangolare con Samugheo e Sadali, dopo un campionato costellato da mille difficoltà, in cui il valore aggiunto, la vera arma in più, è stata la grande compattezza e la determinazione di un gruppo che ha saputo buttare il cuore oltre l'ostacolo, reagendo alle sconfitte, undici in trenta partite, con notevole personalità.
Il giovane tecnico si gode finalmente questo meritato successo, ma ci tiene subito a precisare che i meriti per il conseguimento di questo obbiettivo non sono esclusivamente suoi, anzi.

 

«Volevo ringraziare tutta la società e il Presidente per avermi permesso di fare questa esperienza a soli 34 anni; è stata un'avventura bellissima, di certo non sono mancate le sofferenze e i momenti brutti ma ci sono state anche molte soddisfazioni, come essere arrivati agli spareggi dopo un campionato comunque difficile e, in particolare, aver strappato la salvezza contro un'ottima squadra come il Samugheo, dopo una gara combattuta e molto sofferta.
Questo gruppo è stato fondamentale, sono loro i veri artefici di questa grande impresa sportiva e ci tengo a ringraziarli pubblicamente; i miei ex compagni, con cui giocavo praticamente sino a novembre, sono stati eccezionali, si sono messi tutti a disposizione, rispettando il mio ruolo; il merito è tutto loro, hanno fatto qualcosa di molto importante per Cardedu».

 

Per il vostro cammino verso la salvezza, è risultata determinante la bella vittoria ottenuta in casa con il Sadali.
«La partita con il Sadali è stata molto combattuta, specialmente nel primo tempo; sono venuti da noi per portare via almeno un punto, cercando così di conquistare il secondo posto; ma nella ripresa sono calati fisicamente e noi siamo riusciti, forse grazie a un po' più di esperienza e di grinta, cosa che fra le altre cose in alcune partite ci è mancata, a portare il risultato a casa».

 

Siete stati costretti a giocare il triangolare dopo aver perso, probabilmente anche per un pizzico di sfortuna, lo spareggio contro la Ferrini Quartu.
«Il rammarico per quella partita c'è ancora, perché a noi bastava un pareggio ma abbiamo fallito un palla-gol nitidissima all'88' e un rigore al 90'.
Non è stata una partita giocata benissimo, ma le occasioni per pareggiare le abbiamo avute.
Aver perso lo spareggio in casa, soprattutto in quel modo poi, è stata dura, ma non meritavamo di giocare i play-off secondo me: conquistare 39 punti e non centrare la salvezza diretta penso sia una cosa che non è successo in nessun altro girone nel resto dell'Italia.
Devo ammettere che all'indomani della sfida contro la Ferrini c'è stato un po' di abbattimento da parte dei ragazzi, ho dovuto lavorare più sulla testa che sulle gambe, ma ho avuto la fortuna di allenare un gruppo unito, che sta assieme da tanto, ed è stato relativamente semplice rimettere le cose apposto.
Abbiamo pagato –
continua il tecnico - una brutta partenza di campionato ma alla fine ce l'abbiamo fatta, siamo tutti molto contenti.
La nostra è stata sicuramente un'annata particolare, considerando che abbiamo concesso troppo a squadre del nostro livello ma abbiamo strappato punti a compagini di assoluto valore come la Castor e il Monastir».

 

Quali sono stati, secondo te, i problemi principali del Cardedu? La prima vittoria è arrivata,tra le altre cose, soltanto alla sesta giornata.
«Forse il gruppo non era abbastanza compatto, forse l'allenatore precedente non è riuscito a creare il giusto amalgama, ma sono dinamiche difficili da spiegare.
La squadra c'era, forse ci mancava qualcosa in attacco, ma a dicembre ci siamo rafforzati con due, tre innesti, prendendo due ragazzi, Serreli e Ladu, che ci hanno dato una grossa mano».

 

Pur attraversando momenti decisamente complicati, il Cardedu ha sempre dato l'impressione di credere in questa salvezza.
«Io ci ho sempre creduto, perchè sapevo che i ragazzi avrebbero lottato sino alla fine, nonostante occupassimo le posizioni più basse della classifica, e così è stato.
C'è stato un po di sconforto quando abbiamo perso alcune partite importanti, come contro la Ferrini o con il Triei: se avessimo vinto in quelle occasioni forse saremmo riusciti a conquistare prima la salvezza.
Tieni conto che dal punto di vista psicologico probabilmente abbiamo pagato a caro prezzo la retrocessione dell'anno scorso, la delusione si è fatta sentire; quest'anno ogni sconfitta sembrava un macigno».

 

Fervono già, intanto, i preparativi per la prossima stagione.
«Stiamo già lavorando per l'anno prossimo, vogliamo riportare qui al Cardedu alcuni giocatori di categoria che abbiamo fuori per rinforzare la squadra; per quanto mi riguarda dovrei essere riconfermato come allenatore, e di questo ringrazio la società.
Sono molto fiducioso per il futuro, penso che potremmo toglierci qualche piccola soddisfazione in più e non soffrire come quest'anno.
Per quanto mi riguarda non chiedo nient'altro, il gruppo va benissimo così».

 

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Girone B