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Villagrande: Mario Natali parla già da leader
«Felicissimo per il gol, lo dedico a Riccardo»

Villagrande: Mario Natali parla già da leader

«Il calcio è uno sport molto divertente, ma in Prima Categoria non è il caso di montarsi la testa, soprattutto dopo il primo gol. Devo ammettere comunque che da grandi soddisfazioni».
Sono queste le prime parole del giovanissimo Mario Natali, classe '94, che domenica ha regalato un successo preziosissimo al Villagrande nel big-match contro la capolista Castor Tortolì.
E' stato un grandissimo piacere scambiare quattro chiacchere con Mario, principalmente per due motivi: il primo è che la sua voce ti trasmette un mix di gioia ed entusiasmo tipico dei ragazzi della sua età; il secondo è che, a differenza di molti ragazzi della sua età, Mario dimostra di avere una grande dose di umiltà, che non guasta mai, e la testa ben piantata sulle spalle.

Mario Natali, autore del gol vittoria del Villagrande contro la Castor Tortolì

Mario, puoi descrivermi il gol che vi ha regalato la vittoria nel match contro la Castor?
«E' stato un gol un po' fortunoso, diciamo; ho sfruttato al massimo un calcio d'angolo, nato dopo una splendida parata di Masia su un grande colpo di testa di Luca Muggianu; volevo andare sulla palla di testa ma era piuttosto bassa e alla fine l'ho deviata con la coscia, e per nostra fortuna è entrata in porta».

 

Immagino che la gioia da parte tua sia stata tanta.
«Sono stato felicissimo, perchè è stata una rete forse non bellissima ma davvero molto importante per noi.
Non è vero che noi siamo andati a Tortolì per vincere assolutamente la partita, come ha riportato un quotidiano regionale; noi abbiamo affrontato il match semplicemente con la consapevolezza che se la Castor fosse riuscita a strapparci i tre punti avrebbe messo in cassaforte una buona fetta del campionato».

 

Com'è la condizione tua e dei tuoi compagni del Villagrande al momento? Che impressione ti ha fatto, invece, la Castor?
«La Castor è sicuramente una buona squadra, si meritano i complimenti per quanto stanno facendo sino a questo momento, sono davvero una squadra molto solida.
Forse domenica non erano nella loro miglior giornata, probabilmente però siamo stati bravi noi a limitarli.
Per quanto riguarda il Villagrande, siamo una squadra un po' lunatica, se mi passi il termine: abbiamo le potenzialità per fare benissimo ogni domenica, ci alleniamo con grande intensità durante la settimana ma non sempre riusciamo a raccogliere quanto vorremmo.
Io cerco di dare, così come i miei compagni, il 110% in ogni partita, sia con la Juniores che con la Prima Squadra».

 

Quindi sei costretto, tra virgolette, a dividerti in due?
«Si, gioco anche con la Juniores Regionale; per me è un grande onore, soprattutto perchè siamo l'unica ogliastrina del campionato e ci tengo particolarmente a rappresentare l'Ogliastra in questo torneo, che è davvero molto competitivo».

 

Sei un ragazzo molto giovane che si sta ritagliando il suo spazio in Prima Squadra; che idea ti sei fatto sulla regola dei fuori quota?
«Se la regola dei fuori quota si limita ad uno o due giocatori può anche essere una cosa positiva, perchè permette a tanti giovani, magari non fortissimi, di mettersi in mostra.
E' ovvio che chi merita scende in campo molto più spesso degli altri e riesce a guadagnarci di più, da questa situazione.
Nei campionati superiori invece il numero dei fuori quota da schierare obbligatoriamente sale a 4 o 5 per squadra; lo svantaggio è che in questo modo si toglie inevitabilmente spazio a tantissimi giocatori che meriterebbero di giocare in quelle categorie».

 

Il mister ti ha detto qualcosa di particolare, ti ha ringraziato al termine della gara?
«(ride) No, non c'era nessun bisogno di ringraziarmi.
Si gioca per fare il bene della squadra, era importante vincere, il fatto che io abbia segnato passa in secondo piano».

 

Prima mi parlavi della discontinuità del Villagrande, soprattutto per quanto riguarda i risultati; secondo te da cosa dipende?
«Non so bene cosa dirti; io so solo che noi scendiamo in campo ogni domenica per dare il massimo.
Purtroppo ogni tanto ci capita di incappare in una giornata storta, ma ogni volta cerchiamo di rimediare il prima possibile, soprattutto per i nostri tifosi ma in particolar modo per la società, che io voglio ringraziare personalmente, visto che compie uno sforzo umano ed economico enorme: ha pagato le spese di iscrizione al campionato regionale Juniores; in questo periodo, soprattutto per un paese piccolo come Villagrande, non è un'impresa facile.
Cercheremo di ripagarli con qualche vittoria, sia con la Prima Squadra e sia con la Juniores».

 

C'è una dedica particolare che vorresti fare per il tuo gol?
«Si, avevo una maglia sotto la divisa di gioco, dedicata ad un mio carissimo amico morto di incidente stradale.
Il mio primo gol lo dedico quindi a Riccardo Melis».

 

Mario, il Villagrande ora è atteso da due sfide molto difficili contro Ferrini Quartu e Kosmoto Monastir; questi ultimi al girone d'andata, vi hanno battuti con un secco 5 a 0, che al momento è la sconfitta più pesante che avete subito quest'anno.
Che partite ti aspetti?

«Non so se darò il mio contributo, ovviamente lo spero ma sono decisioni che deve prendere il mister.
Per quanto riguarda la partita dell'andata preferisco non parlarne (ride); ora dobbiamo andare avanti e cercare di sbagliare il meno possibile.
Giocheremo queste due partite nella stessa maniera con cui abbiamo affrontato le altre, dando il massimo per cercare di fare risultato. Speriamo bene».

 

Al momento il Villagrande è a sette lunghezze dalla vetta: cosa bisognerà fare per acciuffare la Castor?
«Io devo pensare soltanto a dare il massimo e ad allenarmi al meglio, degli obbiettivi è giusto che ne parlino i più anziani della squadra e i dirigenti».

 

E' stato facile, per un giovane come te, inserirsi in Prima Squadra?
«Si, decisamente si.
E' un gruppo bello, ci divertiamo molto, ci conosciamo tutti e passiamo parecchio tempo anche al di fuori del campo.
Il mio inserimento è stato facile; ci sono tantissimi giocatori d'esperienza come Zazzo, Cannas, Loi, Usai, Muggianu; son davvero tantissimi i ragazzi che ti possono aiutare in qualsiasi momento e possono farti imparare qualcosa di nuovo».

 

Per il tuo futuro hai dei piani particolari? Cosa ti aspetti, considerando anche la tua giovane età?
«(ride) Sicuramente non mi monto la testa, continuerò a giocare perchè per me, oltre che uno sport, è un grandissimo divertimento.
Spero di poter continuare a giocare qui a Villagrande».

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2012/2013
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