Due mesi difficile per colpa di una tendinite
Agostini, il peggio è alle spalle: «Con la Roma non potevo augurarmi un rientro migliore»
Ha chiuso il campionato con un record assieme al barese Leonardo Bonucci, ora alla Juventus. Alessandro Agostini è stato sempre presente nelle 38 partite della scorsa stagione, quest'anno invece ha saltato l'esordio a Palermo dovendo combattere contro una tendinite che l'ha perseguitato dai primi giorni del ritiro e costretto al forfeit in tutte le amichevoli pre-campionato. «Sono stati due mesi difficili, non riuscivo a guarire. C'è voluta pazienza. Sono tornato in campo grazie allo staff dei sanitari del Cagliari, e non potevo augurarmi un rientro migliore di quello che è avvenuto contro la Roma».
La fascia di Daniele - Il 31enne toscano ha un tabù da sfatare: il primo gol in serie A. Ma per Ago non è mai stato un assillo. Ci pensano altri a segnare. Per ora indosserà di nuovo la fascia da capitano, in assenza di Conti. «Naturalmente mi fa piacere, ma non avrei voluto metterla per l'infortunio di Daniele. Non è bello quello che ha fatto Burdisso, il suo intervento mi ha spaventato, sembrava un impatto devastante. Fortunatamente poi sono arrivate le notizie confortanti». Ed è pronta la seconda dedica dopo il 5-1 alla Roma: «Aspettiamo Daniele e contro il Bari proveremo a vincere anche per lui»
Piedi per terra - Il 5-1 ai giallorossi profuma ancora in tutta la città, ma Agostini non si fa trascinare dai facili entusiasmi: «Fa piacere, ed è giusto che i tifosi siano contenti, ma noi stiamo coi piedi per terra. La strada è lunga e difficile».
Attenti al Bari - Domenica ci si attende una conferma. A Bari una tappa impegnativa, contro l'undici di Ventura che si conferma sugli alti livelli dello scorso campionato dopo aver battuto la Juve e pareggiato con il Napoli: «Non sarà facile ma neppure proibitivo. Corrono tanto, attraversano un momento positivo. Noi ci metteremo massimo impegno e lo stesso spirito messo in mostra in queste prime due giornate di campionato».
In campo a pranzo - Oltre al Bari l'avversario può essere l'orario. Si gioca alle 12.30, un inedito per il Cagliari e Agostini: «Giocheremo ad un orario particolare, non mi è mai capitato a quell'ora». Ma i rossoblù non si faranno trovare impreparati. «Abbiamo provato ed è andata bene - precisa l'ex empolese - Dovremo fare una colazione adeguata per non correre il rischio di finire la benzina durante l'incontro».
Il sogno di Cellino - Il presidente è uscito allo scoperto dichiarando pubblicamente che la salvezza gli èstretta e che vuole l'Europa League, da dispuitare magari nel nuovo stadio. «Il presidente è ambizioso ed è giusto che sia così. Ci sono progetti importanti e la società sta lavorando bene. Per noi è una carica in più». E sul possibile sciopero di settimana prossima fa un allungo dei suoi: «Non ne so nulla, rivolgetevi al nostro rappresentante, Agazzi».