Al Tavolara è un viavai di allenatori e Pusceddu dice no

Un amore nato, vissuto intensamente, finito e che sembrava rifiorito. Tra Giovanni Antonio Pitta, patron del Tavolara, e Vittorio Pusceddu, tecnico mancato degli olbiesi, è successo di tutto negli ultimi tre anni. Come in una grande storia d’amore i due si ritrovano a distanza di un anno e mezzo ma non si dicono di nuovo sì. Il presidente aveva dunque scelto il terzo tecnico, se non il quarto, alla nona giornata di campionato. Dopo Massimo Mariani, trainer nei primi 4 turni, l’interregno di Ninni Corda, mister nei successivi 3 incontri, e la cortesia di Nanni Degortes, allenatore della Juniores presente in panchina nell’ultimo turno, ecco Vittorio Pusceddu. Mancava la firma, che alla fine non arriva perché non si è trovata un’intesa.

Sette giorni di fuoco – Si conclude con un nulla di fatto, la settimana più pazza del Tavolara, iniziata martedì scorso con l’annuncio del patron Pitta di abbandonare la società dopo 8 anni di presidenza: «Pago gli stipendi e poi cedo la mano». Pronto un gruppo nuorese a rilevare tutto grazie all’intermediazione di Ninni Corda che, nel frattempo, mercoledì dà il via alla rivoluzione tecnica mettendo fuori rosa Pantanelli e Usai. Pitta è contrario e giovedì reintegra portiere e capitano; Corda non ci sta e venerdì si dà malato. Contro il Viribus Unitis, domenica in panchina va Degortes, con Pantanelli in porta e Usai a casa ma solo perché è infortunato. La nuova proprietà di fatto non c’è, lunedì Corda si dimette e Pitta richiama Pusceddu. I due discutono ma non si accordano. Non è beautiful, ma di più.

La prima volta di Pusceddu nel 2007 – Il tecnico di Buggerru al Tavolara non sarebbe stato una novità. La prima volta, nella stagione 2007/08, quella che sanciva il ritorno in serie D dei verdi dopo quattro anni di Eccellenza, fu una scommessa che il patron Pitta vinse. Terzo posto finale dietro l’imprendibile Isola Liri e il Castelsardo, con Borrotzu (16 gol) e Stocchino (10 gol) a far mirabilie. I playoff poi premiarono l’Alghero che trovò la Seconda Divisione grazie al ripescaggio.

Pusceddu ritorna a dicembre 2008 – Per il campionato 2008/09 Pitta affida la squadra a Gianni Addis. L’avvio è imperioso, il Tavolara guadagna la vetta ma, alla 14ª giornata, il tecnico viene esonerato quando è ancora imbattuto dopo 8 vittorie e 6 pareggi. «Se sto sbagliando me ne pentirò», dichiarò il presidente riconsegnando, ad inizio dicembre 2008, il comando della squadra al suo pupillo. Tre sconfitte interne nelle prime quattro partite caratterizzarono il difficile avvio di Pusceddu, poi una striscia di sei vittorie di fila sembrava poter dare ragione a Pitta al punto che il patron, con il Tavolara in vantaggio di 4 punti sul Gaeta, disse: «Ora come ora il campionato possiamo perderlo solo noi». Profezia errata. Un’altra crisi era dietro l’angolo: due pareggi e quattro sconfitte, con la Villacidrese che nel frattempo era diventata un treno inarrestabile. Il grande amore sembrata finito, la squadra affidata per un giorno e subito tolta a Massimo Mariani. Pusceddu chiude con due vittorie e due sconfitte e in Seconda Divisione vanno i campidanesi di Bernardo Mereu. L’anno scorso la panchina passa, questa volta per davvero, a Mariani, poi gli subentra Addis e infine torna a Mariani; il resto è presente con il mancato Pusceddu-ter. All’ufficio di collocamento del Tavolara, gli allenatori vanno e vengono. Avanti il prossimo

Domenica il derby – Il nuovo allenatore deve essere trovato al più presto. È pur vero che Pitta ha ancora sotto contratto Massimo Mariani che, se richiamato, dovrà accettare se non vuole perdere i soldi del contratto. Ora la squadra è al penultimo posto, reduce da 5 sconfitte di fila che pesano come un macigno. Il riscatto è atteso per domenica al Nespoli contro l’Arzachena, in un derby che secondo le premesse di inizio stagione doveva valere il primato in classifica. Ma siamo solo alla nona giornata, direbbe Pitta. F.S.