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Arzachena
In Prima c'è un posto vacante ma anche in Promozione si potrebbe

Arzachena, quale futuro: i possibili scenari di ripartenza non dalla Terza categoria

A pochi giorni dalla mancata iscrizione dell'Arzachena Acadamy al campionato di serie D ed esauriti i commenti di disapprovazione degli sportivi biancoverdi per il mancato passaggio del testimone dal gruppo Orlean Invest, che il 7 giugno scorso aveva annunciato la decisione di non proseguire con investimenti nel mondo del calcio, verso altri imprenditori che avrebbero potuto garantire il mantenimento in vita del club nella Lega Nazionale Dilettanti (leggi qui), adesso nella città capoluogo della Costa Smeralda ci si interroga su quale futuro potrà avere il calcio della prima squadra gallurese.

 

Intanto si parte dal ricordare che nel 2019 la mancata iscrizione dell'Arzachena fu al campionato di Serie C e il gruppo facente capo all'imprenditore Gabriele Volpi, all'epoca proprietario dello Spezia Calcio e della Pro Recco di pallanuoto, che creò la nuova società sportiva - Arzachena Academy Costa Smeralda - potè usufruire del "lodo Petrucci" per chiedere di essere ammessa in sovrannumero al campionato di Serie D.

In questo caso la mancata iscrizione è stata al campionato di serie D, quindi, la ripartenza dovrebbe essere dall'ultmo grado del calcio dilettantistico, cioè la Terza categoria. Ma, in questo caso come nel passato è stato fatto con altri club sardi di un certo blasone, potrebbe intervenire il Comitato Regionale presieduto da Gianni Cadoni che, nell'autonomia della gestione dei campionati regionali, potrebbe trovare uno spazio diverso all'eventuale nuova società arzachenese. Il club smeraldino, d'altronde, vanta due partecipazioni alla serie C, 20 partecipazioni ai campionati di Serie D o Interregionale o Campionato Nazionale Dilettanti e l'ultima stagione che partecipò ad un campionato di Promozione fu nel 1989-90.

 

Ecco i principali scenari:

1) Nell'ottica del rifacimento dei format dei campionati di Promozione, col ritorno a due gironi ma da 18 squadre ciascuno, e di Prima categoria, col ritorno a quattro gironi ma da 16 squadre ciascuno, in quest'ultimo torneo le aventi diritti sarebbero 63 delle 64 (leggi qui). Perciò, senza valutare l'eventuale mancata iscrizione di una o più società delle 63 aventi diritto potrebbe essere concesso all'Arzachena di farne parte come 64esima squadra. Una ripartenza simile fu concessa, nel 2007, al Tempio neopromosso in C2 ma escluso dalla Covisoc dai professionisti: il Comitato Regionale Sardo iscrisse la società gallurese in Prima Categoria.

2) Attendere a fine luglio l'esito delle iscrizioni delle 36 squadre aventi diritto a partecipare al campionato di Promozione e, nel caso di una o più rinunce (qualche club in crisi economica c'è), permettere alla nuova società dell'Arzachena di essere iscritta al posto di quella rinunciataria. In tale categoria nel 2008 fu concessa la ripartenza sia della Torres che della Nuorese entrambe escluse dal campionato di C2, i sassaresi per gravi inadempienze economiche e i barbaricini per irregolarità di bilancio.

3) In Eccellenza, allo stato attuale, ci sarebbero 17 squadre aventi diritto con l'Ilvamaddalena che ha chiesto l'ammissione al campionato di serie D ma sembrerebbe non avere grandi chance di ripescaggio per via di un numero non alto di vuoti di organico in Lnd rispetto alla graduatoria (al momento provvisoria) occupata dagli isolani tra le squadre retrocesse ai playout. A questo punto, il Comitato Regionale potrebbe decidere di portare a 18 il numero delle squadre partecipanti ripescando una squadra dalla Promozione (l'Usinese è in testa alla graduatoria) e inserendo l'Arzachena al posta dei ripescati rossoblù.

4) Essendo fuori tempo massimo per effettuare una fusione tra la nuova società dell'Arzachena e un club della provincia di Sassari partecipante a qualsiasi categoria dilettantistica, potrebbe comunque entrare a far parte dell'assetto societario di un club già esistente, magari già nel territorio gallurese, trasferendo le gare al Biagio Pirina. La Torres, al termine della stagione 2016-17, retrocedette sul campo dalla serie D ma venne messa in liquidazione e fu dichiarata fallita sommersa dai debiti che derivavano specialmente dai campionati professionistici. Il neopresidente Salvatore Sechi rilevò il Tergu Plubium, in organico al campionato di Eccellenza, cambiò la denominazione in ASD Torres e giocò le gare interne al Vanni Sanna.   

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2022/2023