Gir A: ok Villamassargia, Gialeto e Arbus, Atletico salvo a Selargius
Ragatzu affonda il Cus Cagliari e il Monastir tiene il +11 sul Castiadas, cinquina Tortolì per avvicinarsi ai playoff
Il botta e risposta tra la capolista Monastir e il Castiadas si ripete, puntuale come un orologio, anche nella prima uscita del mese di marzo: nell'anticipo andato in scena il sabato i biancoverdi battono a domicilio il Lanusei mentre la capolista fa abbondantemente il proprio dovere nella sfida interna della domenica contro il Cus Cagliari, che rimedia la quinta sconfitta in stagione ma rimane al terzo posto in classifica ma si ritrova con il Tortolì alle calcagna, staccato di sole due lunghezze dopo il largo successo interno contro l'Arborea. Pronto riscatto della Gialeto, che rialza prepotentemente la testa battendo il Pirri, in casa, per 2 a 1, e continua a sgomitare per la salvezza, insieme all'Arbus, vittorioso per 3 a 0 ai danni dell'Orrolese, e al Villamassargia, che in casa non sbaglia e manda ko l'Idolo. Tre punti anche per il Guspini, contro la Verde Isola. Pari con quattro gol tra Selargius e Atletico coi cagliaritani che segnano nel recupero il 2-2.
Rinviata, invece, a causa dell'impraticabilità del campo, la sfida tra Gonnosfanadiga e Terralba.
La sesta giornata del girone di ritorno si apre con un solo anticipo ed è dato dal secco 1 a 0 rifilato dal Castiadas al Lanusei: i ragazzi di mister Dessì si impongono grazie al gol di Stefano Mura al 22' della prima frazione al cospetto della squadra guidata da Giordano scesa in campo senza quattro squalificati e col portiere classe 2008. Nella ripresa il confronto rimane comunque apertissimo, con diverse occasioni da una parte e dall'altra. Per gli ospiti si tratta del successo numero 14 in stagione, che permette di raggiungere quota 46. Per il Lanusei, invece, i punti in classifica sono 31, con sette sconfitte rimediate sino ad ora.
Semaforo verde per il Monastir che si aggiudica il confronto più atteso della domenica, di fronte al proprio pubblico, grazie al sontuoso 4 a 1 rifilato ad un avversario ostico ed in salute come il Cus Cagliari, tra le migliori anche nel rendimento esterno e che si presentava alla sfida con la difesa meno battuta del torneo. Ma questo non è bastato per arrestare la corsa folle della squadra di Angheleddu, sempre più lanciata verso la conquista dell'Eccellenza. Sugli scudi il solito Ragatzu: la prima rete del capocannoniere - la 22esima del torneo - arriva al 18', su suggerimento di D'Agostino; al 26' il raddoppio è cosa fatta: corner del sempre ispiratissimo D'Agostino e Frau incorna di testa in maniera magistrale. Nel finale di tempo, sale in cattedra ancora Ragatzu, che trova, con altri due gol, la sua personalissima tripletta toccando quota 24 dopo 23 giornate. Di Ligas, al 37' della ripresa, il punto della bandiera per gli universitari.
Giornata da incorniciare anche per il Tortolì di mister Salerno, che conquista i tre punti in palio nel match con l'Arborea grazie al sontuoso 5 a 1 maturato nell'arco dei 90'. Continua dunque il momento d'oro degli ogliastrini, al secondo successo di fila dopo il poker servito contro la Verde Isola di otto giorni fa. I rossoblù scendono in campo con il coltello tra i denti e partono con il piede pigiato sull'acceleratore, ma Petucco e soci si difendono con le unghie e con i denti. Ad inizio ripresa il punteggio si sblocca grazie al guizzo di Antonio Vincis, poi il raddoppio firmato da Cocco, ci pensa Deiana a realizzare la terza rete per i suoi con una sventola dalla distanza. Vincis centra la sua seconda rete di giornata, break degli ospiti con Atzeni, poi Boi ripristina definitivamente il divario allo scadere. Da segnalare, per quanto riguarda i minuti finali, il palo clamoroso colpito dal giovane Fanni, classe '06.
Il Pirri perde il passo nei confronti del trenino di testa: fatale, in questo senso, il ko rimediato in casa della Gialeto, che si aggiudica tre punti pesantissimi in chiave salvezza grazie ai due gol siglati da Perinozzi, a segno al 23' della ripresa e poi allo scadere del match, direttamente dagli undici metri, con i due gol che vanificano il punto del momentaneo vantaggio firmato da Corda, sempre dal dischetto, ad un giro di lancette dal riposo. Per i serramannesi di Ruggiero si tratta del primo successo del girone di ritorno ed il segnale della voglia di mantenere la categoria resta comunque molto forte.
Cade anche l'Orrolese, in casa dell'Arbus, con i ragazzi di Agus che centrano la settima vittoria in stagione grazie al netto 3 a 0 maturato nell'arco dei 90': pronti via e Andrade porta in vantaggio i suoi, con lo stesso attaccante brasiliano classe 2000 che trova la via della rete ancora al 19' e poi a metà della ripresa, quando chiude definitivamente il discorso. I granata lottano col coltello tra i denti per evitare i tre posti che portano dritti in Prima categoria.
E lo fa pure l'Atletico Cagliari che agguanta al fotofinish il Selargius per un 2-2 movimentato. I granata di Pani vanno in gol al 29 grazie alla bella incornata di Lepore, ma Pinna ad inizio ripresa replica dal dischetto e rimette tutto in equilibrio. Il copione si ripete nel finale: in pieno tempo di recupero Fabio Argiolas pesca il jolly con una stupenda rete per il nuovo sorpasso dei campidanesi ma Mereu, in pieno recupero, evita il ko e porta i suoi a quota 26, raggiunti da Arbus e Gialeto.
Colpo in esterna per il Guspini di mister Floris, che non fa sconti alla Verde Isola, superata, di misura, con il punteggio di 2 a 1: vantaggio dei mediocampidanesi al 43' con Demontis, il raddoppio porta la firma di Marci, a segno a metà ripresa. Poco dopo Foddi rimette in corsa i tabarchini, ma la rimonta non si completa e per i carlofortini i playout diventano un miraggio con dieci punti di svantaggio sul terzetto di penultime che non accennano a perdere il passo.
L'Idolo lascia le penne nella delicatissima trasferta contro il Villamassargia di Anedda, 2 a 1 il finale: Pilloni porta in vantaggio i locali allo scadere della prima frazione; per il pari degli arzanesi bisogna aspettare al quarto d'ora della ripresa, quando Jammeh fa centro dagli undici metri. Replica di Bratzu, allo scadere, sempre dal dischetto. I sulcitani salgono così a quota 30, con sei squadre alle spalle e l'Idolo nel mirino, lontano appena due lunghezze.