Domani il Cagliari in Coppa contro il Piacenza
Bisoli chiede fiducia: «La svolta è dietro l'angolo»
Domani il Cagliari torna in campo per la Coppa Italia, una gara secca al Sant'Elia (ore 20.30) contro il Piacenza che forse giunge nel momento meno opportuno per la squadra rossoblù reduce dalla doppia sconfitta contro Inter e Lazio, con l'ultimo posto sul groppone. Ma il tecnico Pierpaolo Bisoli non abbassa la guardia e avverte: «Adesso siamo concentrati sulla partita di Coppa. Ci teniamo a passare il turno e a fare bella figura». La qualificazione regalerebbe uno scontro col Bologna, guarda casa il prossimo avversario in campionato. Il concetto del tecnico romagnolo è semplice: «Le vittorie chiamano vittorie». Perciò è bene farlo già dalla gara di domani. Naturalmente scatterà un massiccio turn-over. In panchina l'ex Nainggolan, Matri non è stato convocato, Pelizzoli tra i pali, Biasi e Ariaudo in difesa. «Riposeranno Agostini e Astori - rivela Bisoli - In avanti giocheranno Nenè e Acquafresca, a centrocampo Laner e Sivakov, poi chiederò un sacrificio a qualcuno come Biondini e Lazzari».
Bisoli ha Cellino dalla sua parte - Il tecnico, dopo le parole del presidente, va avanti con rinnovata fiducia: «Siamo sulla buona strada, la svolta è dietro l'angolo. Non so se arriveremo davanti alla Lazio, come dice il presidente, ma sono sicuro che questo gruppo farà ricredere molti scettici e a maggio raggiungerà una posizione importante». Parole sicure e decise del tecnico rossoblù che ha la squadra dalla sua: «Gli allenamenti costituiscono il termometro per ogni allenatore. Stiamo migliorando costantemente. Siamo un bel gruppo. La dimostrazione si è avuta proprio domenica contro la Lazio, di fronte alla prima in classifica la squadra non ha sfigurato. Abbiamo preso due gol per dei rimpalli, prima o poi la fortuna girerà anche per noi».
Bisoli chiede tempo - Il tecnico del Cagliari sente che la scintilla sta per scoccare, preludio a quella fiammata che serve per un immediato rilancio. «Chiedo un po' di fiducia ancora, ma per la squadra non per me. Tutti noi, la società e i tifosi si aspettano il rilancio, ora sta arrivando». Una certezza che viene proprio dalle ultime due gare perse: «Domenica il Cagliari ha disputato il miglior secondo tempo della mia gestione, dimostrando che non ci stava a perdere. Dopo il 2-0 i giocatori potevano tirare i remi barca, prendere 3 o 4 gol, e il male sarebbe stato individuato (l'allenatore, ndr) e invece abbiamo rischiato di pareggiare. Sono arrivati segnali incoraggianti, così come contro l'Inter, quando avevamo perso per la prodezza di un campione, ma nessuno ci ha mai messo sotto. È vero, siamo penultimi, ma io non mollo». E poi ricordo un po' con fierezza: «Ho vissuto la stessa situazione all'inizio col Cesena. Pensavano fossi matto, poi i risultati sono arrivati».
Le parole di Carletto Mazzone - Bisoli svela un retroscena, una chiamata del suo vecchio maestro, ai tempi di Cagliari, Perugia e Brescia: «Ci siamo sentiti durante il ritiro e anche dopo le prime tre giornate. Mi ha detto di fare quello che so fare, di comportarmi da uomo leale, vero, come sono sempre stato, anche a scapito di ingoiare qualcosa». Basterà a vincere? "Magara", risponderebbe proprio Mazzone. F.S.