Budoni, spunti positivi dalla Coppa, Hervatin: «A Muravera ho visto la personalità nel giocare la palla ma ci manca la velocità»

Il risultato conta sempre nel calcio ma meno quando si è ad agosto, in Coppa Italia e alla prima uscita ufficiale. Il Budoni sconfitto 3-1 a Muravera raccoglie gli aspetti positivi e negativi di un match che ha visto i galluresi avere già il marchio del suo tecnico Gianluca Hervatin: «Di buono ho visto la volontà nel cercare il palleggio e la personalità nel non buttare la palla, non mi piace giocare con le palle lunghe tranne se si tratta di un contropiede. Dobbiamo migliorare da centrocampo in su dove ovviamente la velocità è la prima arma che bisogna avere ma non potevo pretendere che ci fosse ora. Non c'era la brillantezza giusta per gli spunti e per attaccare la profondità. Io chiedo sempre la verticalizzazione, la ricerca degli spazi con gli attaccanti e il movimento del trequartista. Il Muravera ha messo molta esperienza e fisicità, caratteristiche che se sapranno usare porterà loro all'obiettivo che cercano».

Il Budoni resta sul mercato dopo l'arrivo di un difensore Bonu con 150 gare in serie D e il trequartista Manno, classe '99 e in gol contro i sarrabesi: «Sta capendo ora cosa voglio da lui, ha le qualità ma deve ragionare più da attaccante con la corsa del centrocampista buttandosi dentro gli spazi lasciati dalle punte. Con il diesse Oggianu stiamo comunque ragionando su come completare la squadra ma un allenatore fa sempre conto su quello che ha». Hervatin torna in panchina dopo l'esperienza di un anno e mezzo a Lanusei e aver ottenuto l’abilitazione come "Allenatore professionista di seconda categoria": «Il corso Uefa A mi ha dato tanto, ne ho approfittato per imparare di più e avere certezze su cose che già sapevo. Ulivieri ha 80 anni ma è un treno. Questo non vuol dire che ora sono più bravo ma di sicuro conosco più cose di prima e mi sento più completo per affrontare questo difficile mestiere».