Stop agli allenamenti, Villa-Steri al Budoni, Carboni al Carbonia
Castiadas, scoppia la crisi: presidente dimesso, giocatori ceduti e gara con l'Ilva a rischio
Se non è un terremoto poco ci manca e il futuro dello stesso Castiadas è a fortissimo rischio. Il presidente Celestino Recupito si è dimesso ad inizio settimana, il paventato ingresso di nuovi dirigenti non si è concretizzato e, dopo aver giocato la gara di campionato mercoledì contro il Guspini, ora potrebbe non esserci una squadra - che già stava perdendo alcuni pezzi - da presentare domenica contro l'Ilva nella trasferta di La Maddalena. Questo perché, al termine dell'allenamento odierno, l'allenatore Virgilio Perra e i giocatori hanno deciso di incrociare definitivamente le gambe non essendoci più una base societaria e di terminare l'avventura in neroverde.
Lo spazio per salvare la situazione ci sarebbe ancora (con tempi però strettissimi) ma è un dato di fatto che la squadra che ha conquistato la finale di Coppa Italia (da disputare contro l'Ossese) si sta via via smembrando. Alcune partenze era state già definite nei giorni scorsi, come il difensore brasiliano Igor Brondani (che ha già esordito con l'Arbus) e il fuoriquota Gioele Zedda (passato alla Villacidrese), altre sono maturate nella serata di oggi dopo che tecnico e giocatori si sono salutati (il regista Alessandro Steri e il bomber Mauricio Villa al Budoni, il capitano Mirco Carboni al Carbonia) mentre altre partenze verranno definite nei prossimi giorni (richiestissimi Santoro, Scioni, Zuchi).
Bocche cucite da staff tecnico e calciatori, poche le parole scucite all'ormai ex presidente Recupito: «Io ho dato le dimissioni lunedì per sopraggiunti impegni familiari e di lavoro, non c'era più il tempo da dedicare al calcio. Inoltre, considerando il fatto che sono stato inibito, non potevo presidiare agli allenamenti e firmare nessun atto societario. Perciò era giusto che, come mi era stato prospettato, la mia uscita potesse favorire l'ingresso di altre persone. Sapevo che si stavano cercando di organizzare per conferire la carica di presidente a qualcun'altro. Faccio gli auguri a chi dovrà subentrare affinché ottenga i migliori risultati. Non si stava attraversando un bel periodo e capisco il fatto che i giocatori stiano facendo certe scelte, l'allenatore ha lavorato bene e ha sempre fatto il suo dovere. Non c'è un colpevole in tutto questo e spero che la società abbia ancora un futuro».
Allo stato attuale manca chi possa organizzare la trasferta a La Maddalena, la più lunga del campionato: non c'è il tecnico, diversi giocatori sono già andati via e altri potrebbero farlo a breve. In caso di rinuncia a disputare una gara di campionato, si applica l'articolo 10 del Codice di Giustizia Sportiva. Al comma 1 si dice che "La società, ritenuta responsabile di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0-3"; mentre al comma 4 si dice che "La violazione delle norme federali che stabiliscono l'obbligo per le squadre di presentarsi in campo nei termini previsti, comporta la sanzione di cui al comma 1 e la ulteriore penalizzazione di un punto in classifica". Con la seconda rinuncia, invece, sarebbe automatica l’esclusione dal campionato. Mercoledì 15 dicembre, invece, il Castiadas dovrebbe giocare gli ultimi 9' del match col Budoni interrotto lo scorso 14 novembre per scarsa visibilità al 36' della ripresa sul punteggio di 0-0.