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Igor Brondani, difensore, Castiadas
Domani alle 15.30 torna la finale dopo due anni

Coppa Italia: Castiadas e Ossese si giocano il trofeo

La Sardegna ritrova il gusto della finale della Coppa Italia di “Eccellenza”. Dopo l'annullamento dell'edizione scorsa causa Covid, il Comitato Regionale torna ad organizzare l'atto conclusivo della manifestazione tricolore che vedrà Castiadas e Ossese, domani pomeriggio (ore 15.30) sul campo del Centro Federale “Tino Carta” di Oristano, contendersi il massimo trofeo. Per i sarrabesi e i sassaresi si tratta di un inedito, mai avevano raggiunto la finale e succederanno nell'albo d'oro al Carbonia che, l'8 febbraio 2020, alzò la Coppa dopo aver battuto 1-0 l'Atletico Uri. Domenica le due compagini sono state avversarie in campo con vittoria per 1-0 da parte dei sassaresi.

 

L'Ossese è una bella realtà cresciuta tantissima in poco tempo. È al terzo anno di Eccellenza ed è in piena lotta per il salto in serie D mentre può conquistare il trofeo alla seconda partecipazione dopo l'eliminazione al primo turno, per mano dell'Atletico Uri, proprio nell'ultima edizione disputata interamente due anni fa. Nel cammino stagionale la squadra di Loriga ha superato gli ottavi di finale il Li Punti (due vittorie per 1-0 e 4-0), nei quarti ha eliminato l'Ilvamaddalena dopo i calci di rigore costretto a vincere due volte per 3-0 perché l'esito della sfida d'andata fu ribaltato dal Giudice Sportivo con la sconfitta a tavolino per aver utilizzato un calciatore squalificato. In semifinale ha battuto 2-1 il Taloro in casa e perso 3-2 a Gavoi ottenendo il pass per le maggiori reti segnate in trasferta.

 

Il Castiadas è al decimo campionato di Eccellenza, vinto una volta nel 2017-18 con 4 giornate di anticipo ma mai giunto così in alto in Coppa. Della squadra che ha conquistato la finale, compreso il tecnico Perra, non c'è quasi più traccia perché nel mese di dicembre i calciatori hanno cambiato squadra tranne il difensore Brondani (nella foto nel match di andata in campionato con l'Ossese) il cui trasferimento all'Arbus è stato annullato dal Tribunale Federale Nazionale. Il club ha anche rischiato l'esclusione dal campionato dopo la rinuncia alla gara contro l'Ilva, poi sono arrivati dai nuovi calciatori che ora lottano per conservare la categoria sotto la guida di Carlo Deriu.  

 

Il match sarà arbitrato da Marco Casula di Ozieri (Diego Massa di Carbonia e Francesco Meloni di Cagliari) e il regolamento prevede che, in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, saranno previsti due tempi supplementari da 15' ciascuno e, in caso di ulteriore parità, si batteranno i calci di rigore. Le ammonizioni irrogate nelle gare dei turni precedenti non hanno efficacia nella gara di finale e vengono pertanto azzerate ma non potranno prendere parte alla sfida l'attaccante Alessio Virdis e il difensore Andrea Zinellu, entrambi dell'Ossese e squalificati un turno al termine della gara di ritorno della semifinale.

 

La vincitrice della finale di Oristano acquisirà il diritto di partecipare alla fase nazionale organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti e, al primo turno, incontrerà la vincente del Lazio, andata in trasferta mercoledì 9 marzo e ritorno mercoledì 16 marzo. Gli avversari del Castiadas o dell'Ossese si conosceranno il 23 febbraio, per ora si sono giocate le gare di andata delle semifinali Lupa Frascati-Tivoli 1-2 e Favl Cimini-Civitavecchia 1-0, domani pomeriggio si disputeranno le sfide di ritorno. Nelle gare della manifestazione nazionale è previsto l'obbligo di schierare dal 1' un calciatore classe 2001 e uno classe 2002 (in Sardegna già avviene anche per le gare di campionato).

Le date del secondo turno (quarti di finale) sono mercoledì 30 marzo (andata) e mercoledì 6 aprile (ritorno) e chi, tra Sardegna e Lazio, andrà avanti affronterà la vincente del gruppo F tra Abruzzo (Sambuceto o L'Aquila) e Molise (Campomarino), mentre in semifinale (andata mercoledì 13 aprile e ritorno mercoledì 20 aprile) incontrerà la vincente tra chi la spunterà nel triangolare Gruppo G (Basilicata-Campania-Puglia) e chi la spunterà nel Gruppo H tra Calabria e Sicilia.

In questo articolo
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2021/2022