Dopo le richieste di chiarimenti da parte dei club
CR sardo, c'è la modifica per il rinvio gare: il tetto dei positivi sale ad almeno 5 atleti
Il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale della Sardegna ha aggiornato le disposizioni che portano alla richiesta di rinvio delle gare aumentando di una unità il tetto dei calciatori risultati positivi al virus SARS-CoV-2 affinché non si disputi la partita, chiarendo meglio la procedura da fare per compilare la stessa richiesta di rinvio anche della gara successiva alla prima qualora permanga il numero minimo di positivi che porta al rinvio e, infine, ribadisce la differente procedura del "return to play" per la ripresa dell'attività agonistica tra i calciatori di interesse nazionale (quelli di Eccellenza) e gli altri (dalla Promozione in giù).
RINVIO GARA CON 5 POSITIVI. Per ottenere il rinvio gara verrà si passa dall'avere un numero di positivi superiore a 3 (con almeno 4 positivi si arrivava al rinvio) ad un numero di positivi superiore a 4 (con non meno di 5 positivi si può arrivare ora al rinvio) mentre restano invariati i sottocasi che portano a non disputare il match, ossia che tra i positivi ci siano almeno 2 portieri o almeno 3 “under”, specificando per quest'ultima fattispecie che tale numero vale per i campionati di Eccellenza e Promozione (in cui le squadre devono schierare obbligatoriamente due fuoriquota, uno del 2001 e uno del 2002) mentre diventa almeno 2 “under” per il campionato di Prima categoria (in cui le squadre devono schierare obbligatoriamente un fuoriquota del 2002).
DATA POSITIVITÀ ENTRO VIGILIA GARA. Si specifica che per richiedere il rinvio della gara il certificato di positività al COVID-19 dei calciatori deve avere una data antecedente di almeno 24 ore rispetto a quella della partita (coi match alle ore 15 della domenica la positività va certificata entro le ore 15 del sabato) e, in ogni caso, il certificato di positività dovrà recare la data nella settimana della gara per cui se ne richiede il rinvio.
RINVIO GARA SUCCESSIVA ALLA PRIMA. Per quanto concerne la richiesta di rinvio anche per il match successivo, nelle nuove disposizioni si specifica come vada "ripresentata integralmente la documentazione e, nel caso vengano indicati ancora gli stessi nominativi dei calciatori inseriti nella precedente richiesta di rinvio, dovranno essere trasmessi dei nuovi certificati di positività, aggiornati alla data di esecuzione del test riferita alla settimana della disputa della gara semprechè gli stessi non siano stati refertati da una competente ATS o AOU".
Probabilmente si fa riferimento al fatto che la positività spesso viene refertata attraverso un test rapido fatto in farmacia (più che in un laboratorio autorizzato o dal Medico di Medicina Generale), la quale segnala la positività al Dipartimento di Sanità Pubblica che, prima lo faceva ma ora non più, provvedeva a fissare l’appuntamento per il tampone molecolare di conferma mentre ora dovrebbe limitarsi a inviare l'SMS e il rilascio della certificazione di inizio isolamento/quarantena salvo poi fissare la data del tampone d'uscita (gratis). Ma per l'elevato numero dei contagi sta saltando molto spesso il rapporto di comunicazione tra Ats e atleta positivo il quale andrà in farmacia a sue spese (15 euro) per fare il tampone di fine isolamento. Se, però, questo cade nella settimana successiva al primo rinvio, e ciò è previsto 7 giorni dopo il test che ha accertato la positività al Covid-19 per chi è vaccinato con ciclo completo o è guarito da meno di 120 giorni ed è previsto dopo 10 giorni per gli altri, nel caso in cui l'atleta risulti che non si sia ancora negativizzato dovrà essere mandato per mail al Comitato Regionale il nuovo certificato di positività.
DIVERSITÀ DEL RETURN TO PLAY. Si evidenzia la possibilità per le sole società appartenenti a campionati di interesse nazionale (Eccellenza) di poter effettuare la visita per il rilascio del “Return to Play” prima dei sette giorni (età under 40) o 14 giorni (età over 40) previsti dalla Circolare Ministeriale. Quindi per le società appartenenti agli altri campionati regionali (dalla Promozione in giù) la ripresa dell'attività agonistica dei calciatori negativizzati avverrà solamente quando siano trascorsi i sette giorni dalla fine quarantena per tampone negativo avendo l'idoneità attraverso la doppia visita medica dell'ECG basale e quella sotto sforzo.
Il testo integrale del comunicato ufficiale n.82 del Comitato Regionale:
Viste le molteplici richieste di chiarimenti formulate dalle nostre Società su come comportarsi nei casi di positività degli atleti al COVID-19 e nel tentativo, per quanto possibile, di rendere uniformi per tutti le regole da seguire per la gestione dell’emergenza sanitaria, si invitano le Società a visionare con la massima attenzione le seguenti disposizioni, consigliate dalla Lega Nazionale Dilettanti e discusse ed emanate dal Consiglio Direttivo di questo Comitato Regionale, da utilizzare nei casi di richiesta di rinvio della gara di campionato posta in calendario.
Qui di seguito, pertanto, vengono riportati i documenti necessari affinchè si possa richiedere il rinvio di una determinata gara causa positività di propri atleti tesserati che devono necessariamente essere indicati nell’ultimo elenco del “Gruppo Squadra” depositato o inviato tramite pec presso la segreteria del nostro Comitato:
♦ Modello “fac-simile richiesta rinvio” che dovrà essere esclusivamente compilato, timbrato e sottoscritto dal Rappresentante Legale della Società, pena l’invalidazione della domanda, contenente la richiesta di rinvio con specificata gara, data e campionato completo dell’elenco dei calciatori positivi nel quale si certifica che gli atleti inseriti risultano essere tutti in possesso di regolare “Green Pass Rafforzato” necessario per partecipare all’attività sportiva;
♦ certificato di positività al COVID-19 degli atleti con data antecedente almeno alle 24 ore precedenti la gara e comunque con data di effettuazione nella settimana della gara per cui si richiede il rinvio.
Esaminata la documentazione pervenuta, la gara verrà rinviata esclusivamente nei seguenti casi:
♦ cinque o più atleti positivi al COVID-19;
♦ almeno due portieri;
♦ almeno tre atleti “Giovani anni 2001/2002” per i campionati di Eccellenza e Promozione, oppure due atleti “Giovani anno 2002”per il campionato di Prima Categoria.
Resta inteso che, per una ulteriore richiesta di rinvio, la documentazione dovrà essere integralmente ripresentata e, nel caso siano ancora indicati i nominativi dei calciatori inseriti nella precedente richiesta, dovranno essere trasmessi dei nuovi certificati di positività aggiornati alla data di esecuzione del test riferita alla settimana della disputa della gara semprechè gli stessi non siano stati refertati da una competente ATS o AOU.
(per ulteriore chiarimento si specifica che i certificati di positività non potranno essere gli stessi trasmessi con la richiesta di rinvio della precedente gara se gli stessi sono stati refertati attraverso una farmacia).
Gli atleti che a seguito di tampone (sia molecolare che antigenico) risulteranno negativi al COVID-19 potranno riprendere la loro attività secondo i dettami della Circolare Ministeriale che viene riallegata al presente C.U.:
A tale riguardo si invitano le società ad attivarsi con prontezza e celerità nel richiedere la visita dell’atleta fin dal giorno della sua guarigione dal contagio.
Si evidenzia infine la possibilità per le sole società appartenenti a campionati di interesse nazionale (Eccellenza maschile e femminile e C1 di Calcio a Cinque maschile e Femminile) di poter effettuare la visita per il rilascio del “Return to Play” prima dei sette giorni (età under 40) o 14 giorni (età over 40) previsti dalla Circolare Ministeriale.
Si ricorda infine, viste le numerose richieste pervenute al riguardo, che il controllo del “Green Pass Rafforzato” oggi necessario sia per atleti, arbitri, dirigenti e tutti coloro siano autorizzati ad accedere all’interno del rettangolo di gioco, dovranno essere verificati e controllati dal Responsabile DAP (dirigente addetto protocollo) della squadra ospitante. Mentre il responsabile DGE (dirigente addetto evento) provvederà, unitamente da suoi eventuali collaboratori da lui autorizzati, a verificare il “Green Pass Rafforzato” dell’eventuale pubblico ammesso sugli spalti.
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