Il bomber: A casa sto bene, ora si può programmare
Fabrizio Serra, 5 gol in 3 gare e il Porto Torres si avvicina alla salvezza: «Mancano ancora 3 o 4 punti. A Tempio per vincere e da ex ci tengo a fare bella figura, vorrei segnare un gol»
Il Porto Torres corre veloce verso la salvezza. Le ultime tre vittorie di fila hanno irrobustito una classifica che alla fine del girone d'andata era al quanto pericolosa con la squadra di Gabriele Batteta appena un punto sopra la zona playout. Ma anche 270' fa la situazione non era così serena con 3 punti sopra gli spareggi per non retrocedere portati ora a 7 dai tre successi messi in fila contro Fertilia, Montalbo e Dorgalese. Protagonista assoluto il bomber Fabrizio Serra che ha segnato 5 gol eguagliando l'intero bottino costruito nelle precedenti 11 presenza. Il 33enne attaccante turritano sta prendendo per mano la squadra della sua città dopo essere tornato alla base nel dicembre scorso (proveniente dal Castelsardo) rinsaldando un rapporto che si era interrotto nel 2008 quando andò a vincere il campionato di Promozione con la Torres. «Sono stati 5 gol importanti - dice Serra - che vanno ad aggiungersi agli altri 5 che avevo segnato in precedenza. Un bottino che giudico buono perché ottenuto in 14 gare e soprattutto perché i gol hanno portato punti anche se in verità mi rimane un po' di rammarico perché potevano esserne di più visto che 3 me li hanno annullati contro il Fonni e un rigore l'ho sbagliato con il Siniscola. Però credo che 10 non siano pochi e non vanno dimenticati i 5 realizzati nella prima parte della stagione con il Castelsardo in Eccellenza».
Un Porto Torres trasformato nel girone ritorno, ha perso una sola gara ed è terzo dietro Stintino e Tempio
«Sì, solo contro il Bonorva abbiamo perso e stiamo facendo bene. Dovevamo fare per forza quadrato e l'unica maniera per toglierci definitivamente dai guai era vincere»
Ma è cambiato qualcosa nel gioco o vi siete convinti che non eravate inferiori a nessuno?
«Il gioco è cambiato poco, diciamo che con il mercato di dicembre e con l'arrivo mio e quelli di Michele Cossu, Nicoló Pittalis, Gabriele Murabito, Nicolò Carrozzi e Marco Fois ci siamo accorti che potevamo giocarcela con tutti, i numeri alla fine dicono quello perché prima delle ultime tre vittorie in precedenza avevamo fatto bei pareggi contro Ilva, Usinese, Stintino, Ozierese e battuto il Lauras. Forse abbiamo perso anche qualche punto di troppo»
Cinque gol in tre partite per rispondere a qualche critica di troppo?
«Critiche vere e proprie no, sapevo che rientrando a casa la gente si sarebbe aspettata tanto dopo gli anni fatti bene giocando con Torres, Alghero, Usini e Tempio, però la società, i compagni di squadra e il mister Batteta mi hanno sempre dato tanta fiducia. Credo di averli ripagati con i gol e con la salvezza che spero arrivi il prima possibile»
Quanti punti mancano al traguardo?
«Credo ancora 3 o 4»
Dove contate di farli?
«Noi ora vogliamo provare a vincerle tutte anche se sarà dura. Tutte le partite sono uguali, quindi prima arrivano questi punti che ci separano dalla salvezza è meglio sarà per noi»
Domenica riprenderete la marcia in trasferta a Tempio, una gara speciale per l'ex Serra. Giocherai con spirito di rivalsa?
«Sarà un partita come le altre e giocherò come nelle altre partite, cioè con il massimo impegno, anche se logicamente ci tengo a fare bella figura e perché no anche a fare gol»
Ma come giudichi il tuo campionato a Tempio e perché non sei rimasto?
«Forse qualcosa in più si poteva fare però non ho rimpianti e credo comunque di aver fatto la mia parte. Il perché non sia rimasto non va chiesto a me, io avevo un accordo anche per quest'anno ma, alla fine, il presidente ha preferito rinunciare»
Chi vince il campionato? L'Ilva rischia a Sorso e potrebbe avere un aiuto da voi nel fermare il Tempio ma l'Usinese dovrebbe battere il Fertilia
«Credo che sarà una corsa tra Ilva e Tempio ma molto dipenderà da domenica, cioè se l'Ilva passa l'esame Sorso anche perché noi a Tempio andiamo a fare risultato pieno pur sapendo che se sarà dura»
Il Porto Torres ha finito la crisi economica che in due anni l'ha fatta passare dalla D alla Promozione e quando può riprogrammare una risalita?
«L'attuale società ha fatto un grande lavoro costruendo una squadra tutta di locali e con le risorse economiche certe. Non ci hanno mai fatto mancare nulla e la mia non è una frase di circostanza. Credo che di questo passo si possa riprogrammare già dalla prossima stagione, il presidente Stefano Montesu è molto ambizioso e con lui a seguire tutta la società. Credo che l'unica pecca di questo periodo di rientro a casa siano state le condizioni in cui si trova il manto dello stadio, l'amministrazione comunale non può permettersi di presentare un campo del genere a tutte le squadre della Sardegna»