Il bomber: «Troverò tanti amici ma mi manca Zazzo»
Ferreli contro il passato: «Scusa Tortolì ma voglio portare il Ploaghe in Eccellenza»
Battere il proprio passato per sognare l'Eccellenza. Romeo Ferreli ritrova il Tortolì dopo tre anni e mezzo a sbarrargli la strada per l'Eccellenza. La punta del Ploaghe sfiderà domenica (sul campo neutro di San Teodoro) la sua ex società e alcuni ex compagni nella finale playoff di Promozione: «Per me è una gara particolare, lì ho lasciato tanti amici coi quali ho condiviso molte battaglie. La stima e l'affetto per Tortolì e il Tortolì restano immutate ma ora devo portare acqua al mio mulino e in campo sarà battaglia poi, a fine partita, torneremo amici». Come lunedì scorso, quando il 32enne di Loceri, residente a Olbia, è tornato a casa dai genitori e ha fatto un "salto" proprio a Tortolì: «Per bere una birretta con vecchi amici, tra cui Marco Nieddu e Francesco Martella che domenica avrò come avversari. E Mariano Murino, col quale ho giocato in rossoblù mentre ora sta dimostrando di essere un bravo allenatore. Mi dispiace tantissimo, invece, non poter trascorrere più attimi di vita con Zazzo Melis, per me era come un fratello e manca a tutti noi in campo e fuori».
La seconda volta da avversario dopo quell'Olbia-Tortolì del gennaio 2011 in cui facesti pure gol
«Lasciai il Tortolì nel dicembre del 2010 per motivi di lavoro e familiari, un mese dopo incontrai la mia ex squadra e feci gol, finì 1-1. Fu una stagione travagliata per entrambe, con l'Olbia mi salvai all'ultima giornata, loro retrocedettero dopo uno spareggio»
Allora non ci fu esultanza dopo il gol ma se domenica segni?
«Non esultai perché il trasferimento era ancora fresco, ora sinceramente non so. Domenica quello che mi passerà per la testa farò, soprattutto spero di segnare perché non è così scontato che lo faccia»
Dall'altra parte c'è un certo Nieddu che ha segnato 38 gol in stagione
«Ho avuto la fortuna di fare coppia con tanti grandi attaccanti, Marco lo ritengo il più forte di tutti per come vede la porta, lui sa dove mettere la palla anche se si trova di spalle. Una dote che non ho riscontrato in altri grandi bomber come Siazzu, Borrotzu e Stocchino che fanno tanti gol ma con altre caratteristiche. Ha un sinistro magico, spero lo tenga a riposo domenica»
Il Tortolì attuale è una grande squadra al di là dei gol del suo bomber
«Assolutamente sì, i fratelli D'Agostino, l'argentino Wajnsztejn, Martella, Zanoletti, il portiere Galasso sono tutti giocatori di categoria superiore. Se Nieddu ha segnato così tanto è proprio perché c'è una squadra che gioca bene e crea tanto. Ma di fronte troverà un Ploaghe altrettanto forte e che in squadra ha giocatori importanti»
Un Ploaghe che non potrà però disporre del regista Piredda
«Un giocatore fondamentale per noi. Gianni detta i tempi e dà qualità al gioco ma abbiamo già dimostrato altre volte di saper vincere senza di lui o anche senza di me e Pulina. Più che altro è un peccato che non potrà essere protagonista in una finale playoff per via di un'espulsione che ritengo essere ingiusta, ha fatto fallo alzando un po' la gamba nel contrasto ma arrivava per primo sul pallone rispetto all'avversario e poi non meritava più di un cartellino giallo. Per noi il danno è stato doppio, per aver giocato col Pula in dieci e per non avere ora uno come Piredda contro il Tortolì»
Decisione esagerata dell'arbitro Satta?
«Direi proprio di sì, ma anche nella distribuzione dei cartellini, un'esagerazione per una gara sì importante ma pur sempre corretta. In questo caso vanno designati arbitri più esperti, lui ha perso un po' la bussola. Non giudico l'errore in se stesso ma, dispiace dirlo, ho visto poca qualità»
Domenica scorsa vi bastava anche un pari per passare, ora si calceranno i rigori, come affronterete il Tortolì?
«Col Pula siamo stati un po' più guardinghi del solito perché non volevamo rischiare di prendere il gol specie con contropiedisti micidiali come Argiolas e Martinez, ma abbiamo giocato per vincere e lo faremo anche domenica. Queste sono gare che si preparano da sole e che si portano appresso una carica agonistica elevata. Ci sarà tanto caldo e saranno decisivi gli episodi, chi segna per primo vince»
Come contro il Pula, anche se poi la vittoria è arrivata solo ai supplementari
«Purtroppo la gara è stata condizionata dall'espulsione di Piredda dopo mezzora di gioco, noi eravamo già in vantaggio e stavamo controllando bene la gara. Infatti dico che se fossimo rimasti in undici avremmo vinto bene. Loro si sono affidati ai lanci lunghi, lo sapevamo, e li abbiamo controllati bene, poi è arrivato il loro pareggio a 4' dalla fine ma siamo stati bravi a vincere lo stesso grazie al gol di Pulina»
Ferreli, invece, era in panchina sostituito alla fine del primo tempo
«Mister Hervatin ha fatto bene, sul momento ti dispiace sempre abbandonare la contesa ma la sostituzione era giusta, con l'uomo in meno e in vantaggio di un gol è normale che si tolga una punta. Magari in altre sostituzioni sono stato più scontento, domenica invece era la soluzione che avrei scelto anche io se fossi stato l'allenatore»
Se il Ploaghe è ai playoff vuol dire che è mancata qualcosa in campionato nella corsa col Castelsardo?
«È stato determinante aver perso lo scontro diretto in casa quando eravamo ad un punto da loro, una gara che se ci va un po' bene facevamo nostra con almeno quattro o cinque gol di scarto. Però dobbiamo fare i complimenti al Castelsardo che, alla fine, ha chiuso con 8 punti di vantaggio, onorando il campionato battendo il Ghilarza quando aveva già festeggiato l'Eccellenza e permettendoci di riguadagnare la seconda piazza che ci ha garantito la semifinale playoff in casa. Loro sono stati più continui di noi, a parziale scusante devo aggiungere che hanno pesato gli infortuni capitati a me e a Luca Carboni più le tante squalifiche»
L'infortunio ha pesato anche nello score di Ferreli, appena 8 gol
«Purtroppo sì, ho fatto un doppio errore perché ho trascinato l'infortunio al ginocchio per qualche gara giocando non al meglio e poi ho anticipato il rientro. Ora però sto bene e ho dato il mio contributo nel finale di stagione»
Il gol più importante?
«Quello al Ghilarza alla 18esima giornata, loro erano in vetta da soli con qualche punto di vantaggio, sono entrato al posto di Gigi Marras e ho firmato la vittoria con un gol a 5' dal termine. Poi spero che questa rete, come importanza, potrà essere cancellata domenica»
Il Ploaghe in Eccellenza riporterà alcuni giocatori in palcoscenici più importanti
«Una visibilità che è venuta a mancare per una scelta di vita che andava fatta. Il lavoro viene prima del calcio, il Ploaghe ha permesso a tanti giocatori di trovare una occupazione che, al giorno d'oggi, vale oro. Sono finiti i tempi in cui dal calcio guadagnavi bene, tante società ora sono in difficoltà e non pagano, poi non è che puoi fare il calciatore in eterno, prima o poi finisce»
Sono tanti i calciatori che sfruttano le conoscenze in questo ambiente per ottenere un'opportunità di lavoro
«Se ti comporti bene e fai il signore il calcio ti apre tante porte e ti dà tante possibilità. Ploaghe da questo punto di vista è un'isola felice che spero duri a lungo. Oltre ad aver sistemato tanti giocatori, ci sono una dozzina di dirigenti che non ti fanno mancare niente. Infatti, vorremmo arrivare in Eccellenza perché sarebbe il coronamente di tre anni bellissimi, al primo perdemmo il campionato di Prima categoria all'ultima giornata, l'anno scorso fu una cavalcata trionfale, quest'anno siamo arrivati secondi e ci giochiamo,da matricola, questa possibilità di salire in Eccellenza»
Come si affronta una finale che non dà certezza della promozione?
«Non capiamo questo regolamento ma sia noi che il Tortolì giocheremo per vincere perché speriamo davvero che ci sia l'opportunità di arrivare in Eccellenza. Vincere è bello a prescindere anche se sarà una festa a metà, perché comunque saremmo la terza squadra della Promozione in Sardegna e non è poco»
Da ogliastrino, invece, come vedi l'approdo del Lanusei in Eccellenza, il Tortolì che vi contende il salto di categoria e il Girasole che potrebbe salire in Promozione?
«La qualità del giocatore ogliastrino è elevata, manca magari un po' di testa e spesso si lasciano andare quando potrebbero fare ben altre carriere. Il Lanusei ha fatto uno squadrone e faccio i complimenti al suo allenatore, Francesco Loi, che conosco benissimo perché come me è di Loceri. Il Tortolì ha costruito un grande gruppo e si vede dai risultati che ha ottenuto mentre il Girasole ha fatto cose incredibili e potrebbe fare festa se domenica batterà il Tergu. Una stagione d'oro per l'Ogliastra frutto della programmazione delle rispettive società»