Gravina: «Un piccolo rimborso per le spese di questo periodo»
Figc, dal Consiglio Federale altri 2,5 milioni di contributi: ai club di serie D andranno 6mila euro
Nell’ultimo Consiglio Federale del 2020 arrivano l’approvazione dello Statuto – regolamento della Lega Serie A in vista delle elezioni federali e l’assegnazione di ulteriori contributi per le società, per un totale di 2.5 milioni di euro circa. Nella conferenza stampa successiva al Consiglio, il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha commentato: «Avevamo l’esigenza di approvare l’ultimo statuto di una componente, la Serie A, per consentire di avviare il percorso elettorale recependo i principi informatori del CONI; abbiamo inoltre colto l’occasione per distribuire ulteriori risorse ai club come piccolo rimborso per le onerose ed eccessive spese che stanno sostenendo in questo periodo».
Sono stati erogati direttamente ai club 15.000 euro per ogni società delle Leghe Professionistiche e 6.000 per quelle di Serie D, Calcio a 5 Serie A Maschile e Femminile. «Si tratta di un parziale rimborso per i costi sostenuti dalle Società per poter garantire lo svolgimento dei rispettivi campionati - ha commentato il Presidente Cosimo Sibilia, a margine del Consiglio - Per la Serie D, come già anticipato e compatibilmente con le risorse disponibili è previsto un ulteriore intervento da parte del Dipartimento Interregionale, entro il mese di gennaio».
In conferenza stampa, diversi gli argomenti affrontati. A cominciare dal confronto con le forze politiche sui provvedimenti in discussione nella Legge di Bilancio: «La postergazione del pacchetto fiscale – ha commentato Gravina – non è certo risolutiva, è comunque un piccolo segnale. Il valore del risultato è straordinario, ma non ci fermiamo. Chiederemo di poter ampliare a 4 mesi questa misura e abbiamo altre iniziative in essere, come ad esempio chiedere di utilizzare i fondi del Recovery Fund e il Fondo Salvasport come investimenti per le infrastrutture. La necessità di rilancio oggi si basa su due aspetti: le infrastrutture ed i settori giovanili».
Oltre a parlare di ritorno del pubblico negli stadi («gennaio? il mio è un auspicio») e di centrale unica per i tamponi («ritengo debba esserci una centralità di gestione, ci incontreremo e ne parleremo sperando che presto non serva più…»), Gravina ha voluto ribattere a chi sosterrebbe una sua presunta incandidabilità sulla base della Legge Lotti: «Sono tranquillo, esistono decisioni tombali al riguardo, sono stato candidabile due anni fa e lo sono ancora, chi pensa di ricorrere ad altri mezzi dovrebbe studiare di più… Ad oggi ho le oggettive designazioni di 3 componenti professionistiche, la prima volta nella storia, oltre all’endorsement di calciatori e allenatori».
Infine, il futuro dei campionati: «Sarebbe riduttivo – conclude Gravina - pensare solo all’introduzione di playoff e playout: quando si parla di format si deve pensare ad una diversa concezione della Serie B, della Lega Pro ma anche dei Dilettanti. Serve un sistema nuovo, moderno e veloce, teso ad ammortizzare le differenze tra le categorie, che spesso generano situazioni disastrose in caso di retrocessione o anche di promozione».