«Per la salvezza sarà dura ma il futuro è della nostra parte»
Frassinetti, col millenial Piras vince a Iglesias e il progetto-giovani va, il vice-presidente Saba: «Mister Perra fa la differenza»
Nove giornate al termine e sei punti di vantaggio sulla zona playout. Il progetto della Frassinetti Elmas rispetta i tempi e gli obiettivi: budget limitato, squadra con un'età media bassa, giovani e giovanissimi inseriti per gradi e con profitto dal tecnico Virgilio Perra. Domenica i biancoverdi hanno vinto lo scontro-salvezza a Iglesias contro la Monteponi, giocando dal 20' del primo tempo con l'uomo in meno (espulso Alessandro Nepitella) e segnando il gol-vittoria all'89' con il classe 2000 Jean-Louis Piras (nella foto al centro), ex Allievi del Club San Paolo.
Dopo le sconfitte nette contro Guspini (3-0 in trasferta) e Carbonia (2-0 in casa) ecco la vittoria scaccia-paura. «Prima di domenica eravamo pronti ad essere azzannati dalle avversarie nella lotta-salvezza - osserva il vice-presidente Paolo Saba - e ora siamo di nuovo su. Ma non cambia niente, il campionato è molto equilibrato, il Barisardo si sapeva che sarebbe risalito, Curreli lo conosciamo bene e fa la differenza in questa categoria, il Sant'Elena sembrava fuori dai giochi ed invece è dentro la lotta e così potrebbe capitare a chi ha toccato già quota 30 in classifica come la San Marco, che se dovesse perdere contro di noi potrebbe invischiarsi». La Frassinetti non si sente per niente sicura di poter centrare l'obiettivo stagionale, ma se la gioca senza paura. Tra le squadre della parte destra della classifica è quella che ha vinto di più (8 volte) e perso di più (10), così come il Selargius. Un peccato di gioventù messo in preventivo dalla società quando l'estate scorsa ha spinto ulteriormente il processo di ringiovanimento della rosa. «La paura e il rischio di retrocedere c'è sempre - ammette il dirigente masese - quando sei invischiato nella zona calda con una squadra di ragazzini può essere difficile salvarti anche coi playout. Per noi è una sfida che sappiamo si può perdere ma se la vinci hai il futuro assicurato, abbiamo ragazzi di nostra proprietà che costituiranno la Frassinetti dei prossimi anni, una squadra adatta alla categoria». In questo contesto emergono anche i classe 2000 come l'attaccante Jean-Louis Piras, decisivo ad Iglesias, o il difensore Alessio Saba che ha dimostrato di non temere i confronti con attaccanti esperti e di valore come Cacciuto o Emiliano Melis. «Stanno giocando ora e saranno i perni fra due o tre campionati - continua il vice-presidente - L'anno scorso avevamo in campo i '98 Mattia Stocchino, Stefano Sanna, Alex Ruggeri (anche Mauro Marrocu ed Enrico Anziani ora al Sant'Elena, ndr) e quest'anno c'è anche il '99 Federico Ruggiero e, appunto, i 2000 Piras e Saba. Il portiere Marco Contu del '96 è di nostra proprietà, l'anno scorso c'era il '97 Aramu che è stato preso dall'Arzachena in serie D, Sandro Scioni l'abbiamo dato in prestito in Eccellenza all'Orrolese. Prenderemo quei '94, '95 e anche '96 che in questi anni non sono più fuoriquota; a dicembre è rientrato il '96 Alessandro Farci dal La Palma ed è una sicurezza, ha dato solidità alla difesa. L'anno scorso Federico Melis era svincolato e ora lo vogliono in tanti».
Il progetto ruota intorno alla figura di un tecnico come Virgilio Perra, che ha messo tutta la sua esperienza, competenza, professionalità e vocazione alla crescita dei giovani nel club della sua Elmas. «Virgilio fa la differenza - dice con fermezza il vice-presidente Paolo Saba - sfido chiunque a salvarci con una squadra giovane come la nostra, giochiamo con dei 2000 che hanno 16 anni, si stanno formando con tutte le loro incertezze e insicurezze. Ma bisogna saperli mettere in campo al momento opportuno, dosare i minuti e le forze, scegliere la partita dove possono entrare e incidere, per fare bene tutto questo ci vuole competenza, essere bravi nel non bruciare i giovani. Quante volte si è letto e parlato di fuoriquota bravissimi, con un grande avvenire e poi sono usciti dal giro e li ritrovi tra gli svincolati. L'anno scorso, dopo aver mollato i pezzi da novanta (Curreli, Meloni, Cois, Mura, ndr) dicevano che avremmo sofferto, abbiamo chiuso al 5° posto quasi eguagliando i numeri del campionato precedente».