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Giampaolo Zaccheddu ricomincia dal Quartu 2000: Concas e Picciau intanto raggiungono il mister
Il tecnico: «Sarà un campionato molto competitivo»

Giampaolo Zaccheddu ricomincia dal Quartu 2000: Concas e Picciau intanto raggiungono il mister

Giampaolo Zaccheddu ricomincia dal Quartu 2000. Il mister che nella scorsa stagione, alla guida del Pula, ha confezionato il triplete si rimette in gioco. Lasciatosi alle spalle un campionato straordinario coi biancorossi – con la conquista di campionato, coppa Italia e Supercoppa –, lo sguardo è ora puntato al futuro, alla nuova sfida che lo attende per riscattare i biancoverdi del Quartu 2000. La squadra del presidente Sebastian Puddu è stata, infatti, inseguitrice costante delle prime in classifica, tra cui, manco a dirlo, il Pula guidato da Zaccheddu, ma ha visto spegnersi ai play off la corsa alla promozione di categoria. La sfida, appunto, che quest’anno raccoglie Giampaolo Zaccheddu.

Giampaolo Zaccheddu, allenatore del Quartu 2000

Le premesse sono buone, anzi buonissime – «Il mio passaggio al Quartu 2000? Non ho dovuto pensarci molto. Già al primo incontro col presidente Puddu ho capito che la squadra aveva un programma serio». Così risponde Giampaolo Zaccheddu alla domanda su come si sia sviluppato il suo passaggio ai biancoverdi del Quartu 2000: «È stato facilissimo, considerata la squadra in cui vado ad allenare». Immediatamente dietro il Pula, da lui guidato, e il Porto Corallo, che spera nel ripescaggio, il Quartu 2000 ha chiuso il campionato in terza posizione, raggiungendo quota 63 punti per poi uscire di scena ai play off, ai calci di rigore in un match contro il Dorgali che i biancoverdi vincevano a dieci minuti da termine. «Condivido in pieno le parole del presidente Puddu: la scorsa stagione rappresenta un’ottima base di partenza» ribatte Zaccheddu, analizzando l’ultimo anno del Quartu 2000: «la squadra ha giocato bene in un campionato difficilissimo. Se consideriamo che il Pula e il Porto Corallo hanno tenuto un ritmo altissimo, in un'altra annata il Quartu 2000, con i punti che ha totalizzato, avrebbe potuto vincere». Per cui adesso pensa alla stagione in arrivo, consapevole che l’inizio del campionato è importantissimo: secondo il mister la scorsa stagione il Quartu ha pagato lo stress derivatogli dal ruolo di inseguitrice che ha vestito per quasi tutto il campionato. Zaccheddu, allenatore del Quartu 2000 da ormai un mese è approdato alla squadra di Sebastian Puddu insieme a Chiappoli, il suo preparatore atletico. Di qualche giorno, invece, l’ufficialità del passaggio in biancoverde, proprio dal Pula, di Gabriele Concas e Raffaele Picciau. L’attaccante e il trequartista continuano insieme al loro mister il cammino intrapreso l’anno scorso: staremo a vedere se sarà ugualmente costellato di vittorie.

Anche quest’anno sarà un campionato competitivo – Zaccheddu si porta dietro un palmares veramente ricco con due stagioni vinte negli ultimi tre anni. Ma non è solo il Quartu ad aver puntato su un vincente: il Samassi, per riconquistare l’Eccellenza perduta quest’anno, avrà in panchina Nunzio Falco, ex bomber del Pula. «C’è da ammirare Nunzio per la scelta fatta: credo che abbia tutte le caratteristiche per allenare bene» commenta Zaccheddu, ricordando che Falco ha chiuso la sua carriera con una stagione stupenda arricchita dal titolo di capocannoniere. E sul gruppo vincente dello scorso campionato Pula, oggi sparpagliatosi tra più società, si stupisce il mister: «È strano che dopo un campionato come quello disputato siano andati via in tanti. Attendevo un contatto con la società. Che sfortunatamente non è avvenuto. Credo che i rapporti possano arrivare al capolinea, ma bisogna anche saperli chiudere con i dovuti modi». Zaccheddu ci regala un’ultima battuta sulla nuova norma che prevede l’inclusione di un fuoriquota dal primo minuto di ogni partita: «Personalmente sono sempre stato contrario all’obbligo di far giocare dei fuoriquota. A pensarci bene questa regola non ha prodotto molto». E continua: «posso però giustificarla in questo momento. Le società possono così riuscire a risparmiare un po’ in un frangente economico delicato. Ma credo che con una politica di risparmio basterebbe: con una programmazione seria e, invece di andare alla ricerca, un anno dopo l’altro, dei giocatori più quotati, le società predispongano squadre che investano su un progetto serio».

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2010/2011
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Intervista