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IL TECNICO CI PARLA DI TUTTO IL FUTSAL ISOLANO

Gianni Pitzalis a 360°, l'ormai ex tecnico del Sinnai femminile si confessa e ci parla del futsal sardo

Per la serie “Protagonisti sotto l’ombrellone” intervistiamo Gianni Pitzalis, reduce da una splendida stagione con il Sinnai femminile coronato dalla vittoria nella Supercoppa Italiana e dalle semifinali scudetto e Coppa Italia.

 

Gianni, le voci ti danno senza squadra… Possibile dopo un campionato come quello passato?

"Beh, di voci ce ne sono tante. Con il Sinnai ho ancora qualche discorso, diciamo, aperto ma credo di aver già chiarito col presidente la mia posizione per l’anno prossimo, salvo sorprese. Il campionato passato è stato intensissimo, molto lungo, stressante ma ricco di soddisfazioni, sportive e non. I rapporti umani sono fondamentali e quando vanno al di la dello sport è una cosa che fa immensamente piacere." 


 

Quindi per il momento sei disoccupato?

"Al momento direi di si. Non ho preso in considerazione richieste dai campionati regionali, non per darmi importanza o sembrare antipatico, ma perché vorrei proseguire nella mia crescita personale, ma nulla è scontato. Da un certo punto di vista potrò andare a seguire partite avendo la lucidità di un “esterno”, cosa che non ti puoi permettere se sei dentro il campo allenando la tua squadra. Vuol dire che mi aggiornerò."

 

 

Un commento sulla tua esperienza nel femminile e cosa potrà riservare il futuro al fusal in rosa.

"Pensavo che allenare nel femminile non fosse così diverso dal maschile e in effetti dal punto di vista tattico è così. I ritmi sono per natura meno intensi e in campo ti accorgi di tante cose più velocemente. Diversa invece è la gestione del gruppo e dello spogliatoio, l’ho imparato piano piano, e devo dire che le mie giocatrici mi hanno aiutato non poco, con le loro “mappe mentali”. Per quanto riguarda il futuro del futsal femminile, vedo che sempre più squadre si stanno rafforzando e che quindi la lotta per i quartieri alti è sempre più affollata. Il Sinnai farà sempre parte di questa schiera. Fa ridere, purtroppo, una serie A aperta a troppe squadre; l’ideale sarebbe avere una serie A di elite, con 12/14 squadre e due/tre gironi di A2, così da accontentare tutti. Attualmente il vero campionato si vede solo nei play off."

 

 

Come vedi invece il mercato e le prospettive delle squadre nazionali maschili?

"Non vedo l’ora di vedere all’opera il Sestu nella nuova Serie A. Gli Agus stanno facendo un mercato mirato, con molta intelligenza. Sulla carta potrebbero ben figurare. In A2, il Cagliari, credo che lotterà sempre per le prime posizioni e farà come sempre dell’organizzazione tattica e del ritmo le proprie armi. Per quanto riguarda la Serie B, è davvero stimolante per tutti l’aver evitato le squadre laziali. Ciò apre alle nostre squadre, Asso Arredamenti e Atiesse Quartu in primis, la possibilità di centrare i play off e chissà…...."

 

 

Della situazione della C1 regionale cosa pensi?

"Penso che c’è un mercato molto attivo, che sarebbe interessante una C1 a 14 ma anche 16 squadre. Il Delfino-Bingia si sta muovendo molto, e bene, sul mercato ma anche il Quartiere Marina non sta a guardare. Vedo sempre forte il Santadi. La Mediterranea sarà sempre una squadra da tenere d’occhio ed il Villaspeciosa potrebbe soffrire il cambio di panchina, dopo l’ottima gestione di Luca Zedda, anche lui al momento inspiegabilmente disoccupato. Ci sarà sempre qualche sorpresa ma secondo me regnerà l’equilibrio, sia in alto che in coda."

 

 

Grazie mille Gianni, ti facciamo un grosso in bocca al lupo e speriamo di vederti nuovamente in sella

"Grazie a voi, non è nella mia natura “gufare” o sperare nelle disgrazie altrui quindi speriamo in una bellissima annata per tutte le squadre sarde.”

 

 

diario sportivo

In questo articolo
Stagione:
2013/2014
Tags:
Campionato Italiano Femminile
Interviste
Serie A Femminile