Giovane ma con tre campionati di serie D: alla Torres il 2001 Matteo Moro: «Grande piazza, non mi spaventa»

Ha 19 anni, già 44 presenze in serie D ed è il nuovo acquisto della Torres. Il club sassarese, infatti, arricchisce il centrocampo con l'arrivo di Matteo Moro, classe 2001 originario di Nuoro, da tre stagioni in forza al Budoni. Fu una intuizione del diesse dei galluresi Renzo Oggianu che lo vide giocare in Eccellenza a 15 anni nel Taloro Gavoi e lo prese nel'estate 2017. Che però, durante un torneo in Spagna, gli riserva un brutto infortunio alla caviglia che gli farà saltare tutta la prima parte del campionato: appena 8 presenze ma la grande gioia per aver deciso il derby contro la Nuorese, club che vide giocare e allenare nelle giovanili il papà Sandro. Due stagioni fa un altro infortunio gli fa saltare la parte centrale del campionati ma riesce a sommare 16 presenze e segnare un gol nel 4-3 contro il Cassino. Nell'ultimo campionato, fermato dal Covid-19, scende in campo 20 volte. Nel frattempo si distingue per duttilità districandosi bene anche da esterno basso.

«È una grande piazza - dice Moro di Sassari - so che indossare la maglia della Torres sarà bello e non sarà un peso. Il calcio per me è divertirsi e fare le cose seriamente, rispettando la Società, il pubblico, i compagni, i tifosi e se stessi. Sono felice di questa occasione e ringrazio per questo traguardo tutte le società che mi hanno permesso di arrivare fin qui. La chiamata mi ha fatto piacere perché negli ultimi anni ho affrontato tanti amici ed ex compagni che oggi giocano a Sassari e ho visto come siano stati valorizzati dalla Società che crede molto nel lavoro sui giovani. Questo rende tutto interessante e poi la storia della Torres ha un grande fascino. In questi anni a Budoni sono cresciuto molto umanamente e so che questo sarà un modo per mettermi in gioco perché alla Torres c’è un ambiente diverso, ci sono pretese e attenzioni. Ma è bello e non mi spaventa. Ho raggiunto un traguardo con la scuola ma voglio proseguire negli studi conciliando tutto con il calcio, da sempre parte della mia vita».