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Marco Ruzittu, Simone Sbardella, Giuseppe Nuvoli, Danilo Bonacquisti, Arzachena
Sbardella rivela: «Ora il viaggio a Siviglia, ce l'eravamo ripromessi»

I Fantastici 4 dell'Arzachena, Bonacquisti: «Ripagati tanti sacrifici». Nuvoli fa poker: «La mia vittoria più bella perché inaspettata». Ruzittu: «Superiori a tutti col cuore e carattere»

Si diceva che i problema dell'Arzachena glieli risolvevano quei due davanti, Andrea Sanna e Piotr Branicki. Ed in effetti i 34 gol segnati dalla coppia di attaccanti sono stati fondamentali per la cavalcata degli smeraldini verso la serie C (leggi l'articolo). Ma la squadra di Giorico ha avuto un'anima e cuore d'acciaio, un corpo granitico a quattro punte, quelle di Giuseppe Nuvoli, Danilo Bonacquisti, Simone Sbardella e Marco Ruzittu. "I Fantastici 4" si premieranno volando a Siviglia. «Era una scommessa che avevamo fatto in caso di vittoria - dice Nuvoli - l'unico che non aveva ancora avvisato la propria ragazza era Sbardella, ora l'ha saputo». E proprio il difensore romano nel video che precede l'intervista a Bonacquisti svela le intenzioni alla propria fidanzata: «Amore non te l'avevo ancora detto, me ne vado a Siviglia con loro».

 

Danilo Bonacquisti è il capitano e l'emblema di un'Arzachena che, negli anni, è stata capace di cadere e rialzarsi, migliorandosi sempre più negli ultimi tre anni fino al traguardo più importante e incredibile. «Abbiamo fatto un'annata miracolosa, siamo strafelici e ancora non ci rendiamo conto di quello che abbiamo combinato, non pensavamo di chiudere con una grande vittoria e con una mia doppietta, non l'ho mai segnata in carriera e forse era proprio giusto vincere il campionato. Per me è stata la ciliegina sulla torta e mi ripaga di tanti sacrifici, sei anni fa quando sono arrivato all'Arzachena non pensavo che un giorno avrei vinto il campionato, ringrazio i compagni, la società e i tifosi». Il centrocampista racconta la stagione: «Ne ho viste tante ad Arzachena e non pensavo potessimo vincere il campionato, tanti fattori ci hanno dato una mano. Alla fine del girone d'andata avevamo visto che nessuna squadra ci aveva impressionato particolarmente, forse il L'Aquila dal punto di vista del gioco, perciò potevamo giocarcela con tutti e le vittorie in casa con Monterosi e Rieti ci hanno dato un po' di compattezza e personalità per stare attaccati a loro ed essere sopra per le ultime tre-quattro gare. Ma la vera svolta è stata la vittoria di Nuoro, lì abbiamo fatto la differenza contro una squadra in forma. Noi non ci credevamo fino all'ultima gara con l'Albalonga, sul 2-0 avevamo ancora un po' di paura e si vedeva, meno male che ci ho messo la pezza segnando il 3-0».

 

Dopo Nuorese, Torres e Viterbese per Giuseppe Nuvoli arriva la quarta vittoria di un campionato di serie D. Mister promozione ci ha visto bene quando l'Arzachena l'ha chiamato l'estate scorsa ricucendo il filo che si era interrotto nel dicembre del 2011. «La mia scelta ha pagato e sono felicissimo - dice il centrocampista classe 1987 - Per me è la vittoria più bella perché inaspettata, anche il paese non immaginava potessimo vincere ed è un'emozione bellissima, così come vedere tutta quella gente allo stadio, finora la tifoseria non aveva risposto in questo modo a parte la trasferta di Nuoro, speriamo che continui così anche per l'anno prossimo». Probabilmente perché nessuno credeva che questa squadra potesse arrivare a tanto: «È vero, forse inizialmente neanche noi, poi ci siamo resi conto che il gruppo valeva e abbiamo ottenuto questo risultato. La dedica va alla mia famiglia e alla mia ragazza, poi a Sbardella, Ruzittu e Bonacquisti che se lo meritavamo per la loro carriera».

 

Marco Ruzittu è stato fenomenale in tutto il campionato e anche contro l'Albalonga neutralizzando il calcio di rigore ad inizio ripresa sul 2-0: «Era un momento fondamentale perché loro potevano riaprire la gara e in noi sarebbe subentrata un po' di paura, è andata bene. Poi i miei compagni hanno fatto una partita spettacolare e ora festeggiamo». Branicki Io vorrebbe in serie B. «Un passo alla volta, intanto siamo in serie C. Quando sono arrivato ad Arzachena il primo anno siamo retrocessi ai playout, dopo il ripescaggio è iniziato questo percorso che ci ha portato nei professionisti. Non ho mai smesso di crederci, mi sono allenato tutti i giorni con la speranza un giorno di poterci tornare e ora si è coronato questo sogno». I ringraziamenti doverosi al preparatore Roberto Scirpoli: «È stato un grande. In questi due anni abbiamo fatto un lavoro perfetto, curando i dettagli e il mio rendimento è stato buono grazie non soltanto all'aspetto tecnico ma anche a quello mentale». Il portiere indica il momento chiave nella partita col Foligno del girone d'andata in casa: «Venivamo da tre sconfitte di fila e ci davano per morti, lì siamo riusciti a ricompattarci. Poi con le vittorie in casa contro Rieti e Monterosi abbiamo acquisito la consapevolezza che potevamo vincere il campionato. Il segreto? Non molliamo mai, magari non abbiamo un grandissimo palleggio ma una corsa, una grinta e un carattere che gli altri non avevano, la nostra anima è stato il capitano Bonacquisti, corre per dieci». L'altra vittoria è stata portare al Biagio Pirina 3mila spettatori: «Siamo riusciti a creare entusiasmo nel paese e nei dintorni, ci fa piacere e ci gratifica. Il prossimo anno il derby con l'Olbia in serie C diventa una cosa positiva per tutto il territorio».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
17 Ritorno
Girone G