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Renzo Oggianu, Budoni, Edoardo Oggianu, San Teodoro
«Sarebbe bello per i paesi e la Gallura il derby in serie D»

I playout e playoff dei fratelli Oggianu, Edoardo: «Col Muravera il San Teodoro si gioca i sacrifici di un anno intero». Renzo: «Con la Valle del Tevere inizia il sogno del Budoni»

Ambiscono ad una festa che potrebbe essere solo differita in quanto i traguardi di San Teodoro e Budoni hanno strade e tempi diversi. È comunque una settimana importante per i fratelli Oggianu, perché Edoardo direttore sportivo dei viola si gioca la salvezza in serie D contro il Muravera in 90' o al massimo 120' mentre Renzo, diesse dei biancocelesti, fa l'esordio negli spareggi promozione dell'Eccellenza contro la Valle del Tevere nel primo dei possibili quattro appuntamenti per riprendersi la serie D.

 

Alla vigilia si scambieranno l'in bocca al lupo. «Con Renzo ci sentiamo come si fa tra fratelli - esordisce Edoardo - senza orari prefissati, l'appuntamento fisso è il sabato a casa dei nostri genitori, per pranzo, lì cercheremo di stemperare un po' le tensioni della vigilia delle due importanti sfide che ci aspettano». «Da quando mi sono sposato - fa da eco Renzo - il sabato è sempre da mia mamma e la domenica vado da mia suocera. In casa Oggianu c'è il sabato sport, lì con Edoardo riversiamo le nostre cose passate in settimana sul campo, lui mi parla delle sue problematiche e io delle mie. Bene o male è stata una stagione un po' travagliata per entrambi».

Le difficili sfide della domenica. Edoardo e il San Teodoro affrontano una sfida secca (inizio gara alle 16), da 90' e forse oltre ma che premia i viola in caso di pareggio perdurante nei 120': «Il Muravera è una squadra da temere e rispettare, tutt'e due conoscono i rispettivi pregi e difetti. Di fatto è una finalissima, avere due risultati su tre non è per noi un vero vantaggio, perché non entri in campo per pareggiare ma per fare la partita e vincerla. Domenica ci giochiamo i sacrifici di un anno intero, il gruppo l'ho visto bene con la concentrazione giusta, poi ci vuole anche un pizzico di fortuna. San Teodoro e Muravera hanno fatto un finale di campionato buono, il Muravera ha vinto a Ostia, pareggiato in trasferta contro L'Aquila e Rieti, anche noi siamo in crescita con le prestazioni, abbiamo fatto mercato a dicembre e ci voleva tempo per amalgamare il nuovo gruppo, mister Tatti ha lavorato bene e i frutti si stanno vedendo». Il Budoni riceve la visita dei laziali della Valle del Tevere nell'andata delle semifinali playoff nazionali (fischio d'inizio ore 15), Renzo descrive l'avversario: «Abbastanza ostico, è salito dalla Promozione ed è una matricola con tanto entusiasmo. Stiamo andando ad incontrare una realtà importante, hanno chiuso secondi dietro la corazzata Ciampino ma davanti a club blasonati come Civitavecchia e Ladispoli. La nostra squadra sarà all'altezza, ho visto i giocatori consapevoli dell'occasione che hanno, da 15 giorni lavorano bene, mister Cerbone e il preparatore atletico Guido Tamponi hanno rispettato il programma. Adesso la parola spetta al campo, abbiamo seminato e vorremmo raccogliere. In una doppia sfida si devono incastrare tante componenti, l'organizzazione di gioco ma anche la fortuna, perché le gare sono fatte di episodi».

L'auspicio comune è scontato. «Speriamo di incontrarci in serie D l'anno prossimo - dice Edoardo - al di là del fatto che ci sia io a San Teodoro e lui a Budoni, sarebbe bello e importante che due squadre galluresi, di paesi distanti poco più di dieci chilometri, possano essere in serie D. Diventerebbe una grande stagione per la Gallura che avrà due squadre in Lega Pro con Olbia e Arzachena, e che potrebbe avere in Eccellenza anche il Porto Rotondo impegnato nei playoff di Promozione». Renzo spera di emulare il fratello: «Io mi auguro di fare il suo stesso percorso dell'anno scorso quando ha raggiunto la serie D vincendo i playoff, allo stesso tempo non auguro loro ciò che è successo al Budoni un anno fa quando ha perso il playout in casa. Avere entrambe le squadre in serie D per la bassa Gallura sarebbe motivo di grande orgoglio. Spero tanto che a luglio ci ritroveremo per costruire le squadre in quarta serie, per me sarebbe la prima volta e per Edoardo la seconda».

Il consiglio e la speranza. Edoardo sa cosa ci vuole nei playoff di Eccellenza, il San Teodoro li ha vinti l'anno scorso eliminando Camaiore e Vigasio: «Bisogna tenere sereno il gruppo ed essendo partite di andata e ritorno la concentrazione la fa padrona. Noi facemmo l'andata a Camaiore mentre il Budoni esordisce in casa, così ci capitò in finale col Vigasio. In questi casi ci si gioca molto in casa per poi andare in trasferta a cercare di consolidare la qualificazione. Noi facemmo una gran bella partita vinta solo 2-1 perché al 90' subimmo il gol quando noi potevamo farne tre o quattro. Nel ritorno ci fu il vantaggio immediato con Ibba, subimmo il pareggio al 75' su rigore e nei minuti finale fu un arrembaggio, bisogna non subire gol in casa». Per il Budoni vuole essere la prima di quattro tappe anche se la serie D potrebbe essere già in tasca. «Ci sono ottime possibilità per il ripescaggio perché abbiamo in partenza un alto punteggio - ricorda Renzo - questo vuol dire che dei traguardi sono stati già superati. Ma sarebbe bellissimo meritarci la serie D sul campo, il coronamento di un grande sogno, se lo meritano i ragazzi, il mister Cerbone col suo staff e Budoni intera, in questa annata travagliata ci è stato vicino tutto il paese e gli sponsor per quanto potevamo sostenerci in un periodo economico non felice. Ancora non mi sembra vero di essere approdati nella semifinale nazionale per tornare in serie D, è il primo di quattro gradini e sarà importante partire bene con l'approccio giusto».

Gli incroci di mercato a dicembre. Il San Teodoro ha trovato in Gavioli il sostituto ideale per coprire l'improvvisa partenza di Steri al L'Aquila, il Budoni ha rinforzato la difesa con Varrucciu. «Sono state trattative separate - chiarisce Edoardo - perché Simone era in uscita all'apertura dei trasferimenti mentre Riccardo è arriva in chiusura, circa tre settimane dopo. È importante evidenziare che i rapporti col Budoni tempo fa erano più freddi, ora la cosa si è un attimo tranquillizzata. Quando abbiamo chiesto Gavioli il Budoni non si è opposto, poi loro hanno comunque fatto un ottimo mercato a dicembre, prendendo giocatori molto validi come Trini, Bodano e lo stesso Varrucciu». Renzo aggiunge altri particolari alle operazioni in entrata e uscita. «Simone era il mio pallino sin dall'inizio della stagione, appena ho saputo da mio fratello che si stava liberando mi sono fatto subito avanti e credo di aver preso il miglior difensore che c'era in circolazione. Con il loro permesso è venuto da noi ad allenarsi qualche giorno prima dell'apertura dei trasferimenti, aveva rescisso il contratto. Per quanto riguarda Gavioli, l'operazione è nata in concomitanza con l'uscita di Steri al L'Aquila, loro hanno avanzato la proposta e io ho dato piena libertà di scelta a Riccardo, non mi piace trattenere un giocatore che vuole vedersi all'altezza in una categoria superiore. Lui è stata una mia scommessa di inizio anno perché era reduce da due anni di Promozione e per me poteva dare molto ancora in Eccellenza, a dicembre è passato addirittura in serie D e sono stato contento. Queste trattative stanno ad indicare che i rapporti tra le due società sono ottimi, è chiaro che la presenza mia e di Edoardo favorisce una giusta collaborazione, poi ci sta invece che tra i tifosi resti un sano campanilismo».

Il pregio di entrambi. «Io in Renzo vedo un esempio come uomo - dice Edoardo - è una persona leale e di cuore, che non fa assolutamente le cose per ricevere. Dal punto di vista calcistico è stato un po' sfortunato, a 20 anni ha avuto un brutto infortunio, poteva andare a giocare in più alte categoria, aveva le qualità per farlo, in ogni caso si è tolto la soddisfazione di vincere quattro campionati di Eccellenza». «Edoardo si fa voler bene da tutti - aggiunge Renzo - e questo è un grosso pregio. In qualsiasi parte della Sardegna è ben voluto, ha un animo indescrivibile. Siamo cresciuti in un ambiente familiare sano. Il consiglio che negli anni gli ho sempre dato è quello di ponderare e analizzare bene le cose senza prendere decisioni affrettare e partire in quinta»

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
Playoff, Playout