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Il bomber ha ancora voglia di volare
Sogno di chiudere la carriera a Ghilarza

Il bomber ha ancora voglia di volare

Marco Maniglio, trentasette anni il prossimo dicembre, sembra non pensare all’età. Per il bomber pugliese di professione carabiniere, nato a Galatina in provincia di Lecce, l’importante è ancora una volta calcare il terreno di gioco, e buttarla dentro. Un’esperienza quasi ventennale nel calcio sardo: le tante reti realizzate con le maglie di formazioni diverse, e - negli ultimi mesi- gli studi di perfezionamento per operare da osservatore calcistico. Ormai Marco, quasi metà della sua vita trascorsa qui in Sardegna, è uno di casa, «sono arrivato qui in Sardegna diciassette anni fa, nel 1994, per motivi di lavoro. Mi sono ambientato bene da subito» Le soddisfazioni arrivarono già alla prima esperienza: «esatto, fu in provincia di Oristano dove il mio amico Tino Serra, in quel periodo sindaco di Aidomaggiore, mi convinse ad andare a giocare da gennaio a maggio nella squadra del suo paese. È stato un campionato irripetibile: a fine stagione ho chiuso con 32 reti segnate e, cosa mai accaduta prima, l’Aidomaggiore vinse il derby contro il Sedilo»

Poi il passaggio al Ghilarza

«Dopo la prima stagione se ne parlava in comune e quando il vecchio presidente dell’ U.S. Ghilarza, Mura, mi diede la possibilità di approdare nella sua squadra è iniziato un periodo fantastico. Sono stati dieci anni bellissimi, con vittorie nei confronti di tante squadre di categoria superiore e con giocatori di alto livello che provenivano anche da altre regioni»

La tua esperienza nel Ghilarza non si è limitata a fare tantissimi gol, hai anche lavorato con i giovani della squadra

«La società, con mio enorme piacere, mi ha dato la possibilità di dare una mano nel settore giovanile. Ho lavorato facendo anche l'istruttore al settore primi calci e pulcini»

E subito dopo, nel 1999/2000 hai cambiato squadra

«Ho giocato per due anni a Cuglieri. Fu il signor Antonio Motzo che mi convinse a giocare lì, e non posso che ringraziarlo. In due anni vincemmo un campionato e per me anche un titolo di capocannoniere. Poi mi sono spostato ancora»

È stata la volta di  Abbasanta

«Fu grazie a Tore Dessì. Anche Abbasanta ha portato bene: un campionato vinto e due salvezze nel campionato di promozione»

E per l’anno prossimo?

«Adesso siamo ancora in attesa di definire per il prossimo anno. Il periodo non è dei migliori, e penso soprattutto agli sponsor. Ma se si dovesse presentare una richiesta importantissima e seria da parte di una società non mancherà da parte mia la disponibilità a discuterne. Per chiudere la carriera mi piacerebbe comunque tantissimo tornare a giocare a Ghilarza. Ma aspetto la chiamata da parte della società, viste anche le tante richieste e messaggi da parte di tifosi».

In questo articolo
Squadre:
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Campionato:
Stagione:
2010/2011
Tags:
Intervista