Il Bosa non vuole essere Cenerentola, Carboni: «L'obiettivo è abbandonare l'ultimo posto»

Il Bosa si diverte e diverte. Le sue gare in questa ripartenza non sono mai banali e non lo è stata nemmeno quella con la San Marco finita sul 2-2, con diversi errori commessi ma anche belle azioni compresa quella dell'1-2 fatta di scambi palla a terra. L'allenatore-giocatore Salvatore Carboni è soddisfatto: «È stata una bella partita, giocata a viso aperto e si sono visti i nostri pregi e i difetti. Come quando abbiamo preso il primo gol da un fallo laterale e rischiato anche di subire così il raddoppio; poi abbiamo preso le misure e creato diverse occasioni partendo dal basso, arrivando bene al cross e mancando la stoccata finale. I pregi sono stati tanti, perché partire con l'handicap dello svantaggio e giocare al calcio e rimontare non è semplice, dispiace solo che dovevamo tenere botta dopo aver segnato il 2-1 invece, su una punizione un po' generosa, è arrivato il pari. Poi non ha avuto senso rovinare una gara così facendoci finire in nove. Non c'era il motivo per buttare fuori due nostri giocatori, la gara era tranquilla e con rispetto reciproco». 

Il Bosa resta fanalino di coda: «L'obiettivo è abbandonare l'ultimo posto. Abbiamo la fortuna di avere una società che vuole divertirsi ma facendo le cose per bene. Un grazie alla dirigenza e agli sponsor che ci hanno permesso di ripartire così abbiamo potuto tenere vivi i ragazzi. E ringrazio i miei compagni che mi stanno seguendo in tutto e per tutto. Molti bosani si erano tirati indietro all'inizio perché avevano paura per il Covid, e ci sta, ma abbiamo avuto la fortuna di pescare nei paesi vicini dei ragazzi educatissimi, disponibili al lavoro e che mi stanno dando tanto. Quale miglior occasione è questa per buttare dentro dei ragazzi visto che non ci sono retrocessioni? Perdere fa sempre male ma è giusto dar loro la possibilità anche di sbagliare».