La matricola, ko dopo 17 turni, è ancora seconda
Il Bosa perde a Elmas ma non ferma la corsa al vertice, Tore Carboni: «Vedendo la concorrenza perché non tentarci? Daremo battaglia per coltivare questo sogno»
Una sconfitta che arresta una lunga striscia positiva di risultati, ben 17, ma che non schioda il Bosa dalla seconda posizione con 38 punti conquistati in 20 giornate. Il 2-0 sul campo della Frassinetti Elmas nell'anticipo di sabato non ha prodotto grandi cambiamenti nei quartieri alti con la capolista Orrolese fermata sul pari a Siliqua e "solamente" a 5 lunghezze di distanza dalla matricola rossoblù mentre la Monteponi Iglesias si porta ad un punto e viene raggiunta dal Carbonia che ha battuto il Sant'Elena ed evitato che quartesi potessero assumere il ruolo di vice-capolista. L'allenatore-giocatore Tore Carboni ritorna sul ko nella trasferta campidanese: «Sapevamo di incontrare una squadra forte, che ci aveva messo in difficoltà nella gara dell'andata, ma si giocava su un campo impossibile e si preferiva la giocata lunga per la ricerca della seconda palla». Gara equilibrata e decisa dal rigore di Tronu appena prima del duplice fischio: «Dispiace perché stava finendo il primo tempo, avevamo preso le contromisure agli attaccanti avversari, l'arbitro ha fischiato un calcio di rigore viziato dal fatto l'azione è nata da un angolo che non c'era. Ce ne siamo però fatti una ragione, nel secondo tempo siamo stai bravi a reagire, abbiamo avuto alcune occasioni nelle quali è stato bravo il loro portiere mentre in un'altra ho sbagliato io a non calciare e cercare l'assist per mio fratello Roberto, quella palla avrei dovuta gestirla meglio perché se avessimo fatto gol probabilmente il risultato sarebbe stato diverso anche se nel calcio non c'è mai la controprova».
Il Bosa non perdeva dalla seconda giornata di campionato, in trasferta a Siliqua e anche in quella occasione il risultato finale fu di 2-0. Ma i rossoblù sono pronti a riprendere il cammino e giocarsi tutte le carte in questa lunga volata per l'Eccellenza. «Dispiace aver interrotto una lunga e bella striscia positiva - continua Carboni - ci servirà di lezione per le prossime gare. Comunque il campionato è ancora molto lungo e già da domenica contro la Villacidrese daremo subito battaglia per far continuare questo sogno». La matricola del Marghine ci crede. «I ragazzi ci stanno credendo - evidenzia l'attaccante classe 1979 dal passato vincente in serie C con Alessandria, Gela, Grosseto, Portogruaro e Pescara - molti sono giovani e quello che può succedere ora è di abbattersi dopo questa sconfitta ma farò di tutto perché ciò non accada. Dobbiamo coltivare questo sogno perché vedendo un po' le altre squadre dico loro: "Perché no?". Con organizzazione e un briciolo di fortuna, magari con qualche episodio che ti gira bene, allora puoi dettare legge nonostante siamo una matricola». E il Bosa ripescato all'ultimo momento e inserito nel girone Sud di Promozione sta sorprendendo tutti. Una squadra fatta in casa con un budget ridottissimo che lotta ad armi pari al cospetto di corazzate quali Orrolese, Monteponi e Carbonia. «Sono stati bravissimi i dirigenti - rimarca Tore Carboni - dal presidente Marco Naitana, passando per Paolo Masala e Martino Ledda, dal nulla e dalle ceneri sono riusciti a creare un giocattolo fantastico. A me piace sottolinerare che a parte me nessuno prende un rimbroso spese, chi viene al campo lo fa per la passione per il calcio e l'attaccamento ai colori di questa maglia. Voglio ringraziare tutti i ragazzi ed elogiare il loro rendimento, vengono al campo col sorriso e vogliosi di allenarsi, per questo ci tengo sempre di più a far bene e a realizzare questo sogno. Se siamo secondi non è un caso perché nulla nasce per caso, in queste condizioni ottenere un risultato del genere non so se in altre società possa essere mai possibile».
La stagione fantastica del Bosa è impreziosita dai risultati ottenuti anche in Coppa Italia con un accesso alla finale da contendere alla Macomerese. Tore Carboni assicura che ci sarà grande battaglia anche nella doppia sfida del 2 e 16 marzo. «Alla Coppa Italia ci teniamo tantissimo, è un derby e ci sono amici bosani anche dall'altra parte. Sono sicuro che chi ha giocato meno quest'anno avrà un'occasione importante per mettersi in mostra. I ragazzi non mancheranno sotto il profilo dell'impegno e della dedizione, nel calcio tutto può succedere ma quando i tifosi di casa ti battono le mani anche quando non vinci vuol dire che riconoscono e apprezzano che hai dato tutto».