Il Cagliari festeggia tra i fischi la matematica salvezza

Il Cagliari prosegue il suo percorso di declino e, anche contro l'Udinese, non trova la via della vittoria ormai smarrita da ben 12 turni. Non inganni il 2-2 in un Sant'Elia semivuoto, buono per rimpinguare la classifica cannonieri di Di Natale (26 reti in tutto) ma non quella di Matri (quanti errori) perché di spettacolare c'è stato il sole che ha illuminato il campo negli ultimi 20' quando le squadre avevano già smesso di giocare e il punto che è servito per la salvezza matematica (così come quella dei friulani). Ovviamente i tifosi del Cagliari non hanno gradito il 2-2 finale visto che, alla vigilia, il pareggio che sembrava scontato si è poi avverato e, oltre ai fischi finali, durante la gara dalla curva Nord si è avvertita la contestazione contro il presidente Massimo Cellino e Gianluca Festa, il vice di Giorgio Melis, con continui cori. Senza Cossu (squalificato), l'imbattuto Melis ha schierato un 4-3-3 con Jeda e Matri ai lati di Larrivey vista l’assenza a sorpresa e improvvisa di Nenè partito per il Brasile (per motivi familiari, così come ha comunicato il club, tornerà a Cagliari martedì per la ripresa degli allenamenti).

Nel primo tempo, partita piuttosto blanda con le due formazioni che non aumentano il ritmo. La gara si accende solo al 15’ perché il Cagliari costruisce il vantaggio: Jeda, servito a destra da Biondini, sulla linea di fondo pennella al centro un cross per Lazzari che, di testa, batte Handanovic. Subito dopo ci provano Matri, di testa al lato su cross di Lazzari, e il fischiatissimo Larrivey, che però non aggancia sotto porta il traversone di Matri. A metà tempo la difesa rossoblù spegne la corrente e l'Udinese segna due gol  nel giro di due minuti: al 26' l’ex Pepe serve di tacco Di Natale che approfitta della staticità di Astori e Canini e supera Marchetti con un piatto destro. Al 27’ l’indisturbato Sanchez, su cross di Pepe dopo un calcio d’angolo dell'Udinese, batte ancora Marchetti. Al 35’ Jeda serve Larrivey sul filo del fuorigioco ma l’argentino aggancia male il pallone e Handanovic salva.

Nella ripresa Melis toglie proprio Larrivey, mette in campo Nainggolan e sposta Jeda più avanti formando un 4-4-2 con l’ex Piacenza largo a sinistra e Lazzari più accentrato e con licenza di affondare nella linea d’attacco. L’Udinese, secondo copione, non si danna certo l’animo e Matri, nel giro di 4’, sbaglia incredibilmente il gol. Lo schema è il solito: lancio per lo scattista rossoblù, Ferronetti resta sempre immobile, e Handanovic deve opporsi sui tiri ravvicinati dell’ex riminese. Il gol del 2-2 arriva al 15': questa volta è Lazzari a lanciare il solito Matri che, anche questa volte conclude addosso ad Handanovic, Jeda però è il più lesto di tutti raccoglie la respinta e mette dentro la rete del pareggio.

Poi il nulla, entra Ragatzu ma non viene avvisato che i restanti giocatori avevano dato la buonanotte, spunta il sole e alla fine viene giù la bordata di fischi. Il Sant’Elia che si entusiasmava per i gol e le vittorie nella gestione Allegri adesso continua ad assistere a spettacoli sempre più indecorosi. Ora, domenica prossima guai a rompere le scatole alla Roma in corsa per lo scudetto e chiusura nell’ultima giornata contro il Bologna. Se gli emiliani saranno già salvi allora è possibile che ci scappi la vittoria, altrimenti tutto rimandato alla prossima stagione

CAGLIARI (4-3-3): Marchetti 6, Dessena 5,5, Canini 5, Astori 5, Agostini 6, Conti 6, Biondini 6, Lazzari 6,5 (30' st Ragatzu 6), Jeda 6,5 (28' st Barone sv), Larrivey 5 (1' st Nainggolan 5,5), Matri 6. A disp. 24 Lupatelli, 3 Ariaudo, 15 Marzoratti, 29 Gallon. All. Melis 6.

UDINESE (4-3-3): Handanovic 6,5 Ferronetti 5 (5' st Badu 5,5; 30' st Cuadrado sv), Zapata 6, Domizzi 6, Lukovic 6, Isla 6, Inler 6, Asamoah 6, Sanchez 6,5, Di Natale 6,5, Pepe 6,5 (31' st Floro Flores sv). A disp. 1 Romo, 15 Chara, 84 Lodi, 9 Corradi). All. Marino 6.

ARBITRO: Ciampi di Roma 6.

RETI: nel pt 2' Lazzari, 26' Di Natale, 28' Sanchez; nel st 14' Jeda.

NOTE: Ammoniti: Domizzi per gioco scorretto. Angoli: 2-4. Recupero: 0' e 4'. Spettatori 6 mila circa.