I capitani firmano il 2-2 al Sant'Elia
Il Cagliari rimonta due gol alla Roma e pareggia al 93°
Dal baratro all'estasi. Il Cagliari inizia il 2010 al Sant'Elia così come aveva chiuso il 2009: con una rimonta emozionante nello spazio di tre minuti. Come è accaduto col Napoli anche contro la Roma è pareggio, il secondo di fila, dopo quattordici partite passate a vincere o perdere all'indomani dello 0-0 nell'esordio di Livorno. Fino al 90' i rossoblù stavano sotto 0-2 ma prima Diego Lopez, il capitano, al 90' guida la riscossa, poi il suo vice, Daniele Conti, chiude al 93' la rincorsa a una squadra guidata da un ex indimenticato a Cagliari come Claudio Ranieri.
Roma in campo senza Totti infortunato, Ranieri tiene in panchina il neo-acquisto Toni e prova a rilanciare Baptista. Rispetto alla squadra che ha vinto a Parma nell'ultima gara del 2009, c'è pure Perrotta, al posto di Brighi, che spesso e volentieri ha giustiziato il Cagliari. Nelle file rossoblù non c'è l'infortunato Pisano, l'ultimo arrivato Ariaudo si accomoda in panchina e Marzoratti va in tribuna. Allegri schiera la solita difesa con Canini a destra e inserendo Astori al centro con Lopez. A centrocampo, scontata la squalifica, l'ex romanista Conti giostra al centro con Biondini e Lazzari ai lati mentre davanti Nenè vince il ballottaggio con Jeda e Larrivey e affianca l'intoccabile Matri alla ricerca dell'ottavo gol di fila.
La Roma inizia subito col piglio giusto, grazie a Pizarro mantiene il pallino del gioco senza però affondare mai in modo pericoloso. Il Cagliari risente dell'inattività di un mese e stenta fino a metà tempo. In ogni caso sono i padroni di casa a rendersi pericolosi già al 14' con il colpo di testa di Lopez, su angolo di Cossu, deviato da un attento Julio Sergio. I rossoblù, pur non giocando con la solita scioltezza, sciupano un'altra ghiotta occasione al 21': Matri di testa fa sponda per Lazzari che, in area, salta Burdisso con un pallonetto di sinistro ma calcia a lato col destro disturbato dal decisivo ritorno di Pizarro. I giallorossi si fanno vedere con un diagonale velenoso di Perrotta al 23' su imbeccata di Vucinic e con un'ottima serpentina di Baptista al 28' conclusa con un sinistro sopra la traversa. Ma è ancora il Cagliari a sfiorare il vantaggio sventato da un miracoloso intervento in tuffo di Julio Sergio che devia in angolo al 34' una gran botta di sinistro di Lazzari dai trenta metra. Nel finale di primo tempo è la volta di Cossu, al 36', il cui tiro centrale è respinto coi pugni dal portiere della Roma e poi Baptista, al 42', con un altro sinistro fuori misura.
Nel secondo tempo arrivano i quattro botti. Anzi già prima di iniziare, con le squadre che stavano facendo il loro ritorno in campo c'è lo scoppio di un petardo lanciato dai distinti che stordisce Pizarro. Il cileno resta qualche minuto a terra, si teme la sospensione della gara, poi il numero 7 giallorosso si rialza ed entra in campo. Inizia a piovere a dirotto, il campo si fa ancora più scivoloso e la Roma ritrova gioco e il gol del vantaggio. Al 6' Agostini entra su Vucinic, tocca pallone e gamba ma per l'arbitro Rocchi è calcio di rigore. Dal dischetto Pizarro, per nulla intontito, spiazza Marchetti per l'1-0 giallorosso. Il Cagliari non c'è, come nel primo tempo fatica a fare gioco. La Roma ne approfitta e piazza il raddoppio: al 20' discesa di Taddei che, appena dentro l'area, serve Perrotta abile in scivolata col destro a superare Marchetti.
Allegri, che già aveva buttato nella mischia Larrivey per Nenè, fa entrare Dessena al posto di Biondini. I rossoblù cercano la scossa che riaccenda la gara, così come è accaduto col Napoli e prima ancora col Genoa. Si entra negli ultimi 15', quelli spesso determinanti per il Cagliari. Al 32' Matri serve perfettamente in area Cossu il cui pallonetto al volo sfiora la traversa con Julio Sergio battuto. Al 37' Conti pesca sulla destra Larrivey che di destro in girata di controbalzo colpisce la parte alta della traversa. Sembra finita, la Roma pregusta l'importante successo ma dal 90' in poi accade l'impossibile. Lopez, in spaccata, accorcia le distanze in mischia sugli sviluppi di un calcio d'angolo con Conti che spinge irregolarmente Cassetti. Lo stesso figlio di Bruno, campione del mondo nel 1982 e in panchina al Sant'Elia, segna il classico gol dell'ex al 48': lancio lungo di Canini sulla sinistra per Larrivey, lasciato solo in area; il tiro al volo di sinistro dell'argentino costringe Julio Sergio alla respinta sulla quale si avventa proprio Conti che insacca anticipando Juan. È l'apoteosi nel Sant'Elia che rivive così un'altra incredibile rimonta dopo quella contro il Napoli.
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6, Canini 6, Lopez 6.5, Astori 6, Agostini 5.5, Biondini 5 (28 st Dessena sv), Conti 7, Lazzari 5.5, Cossu 7 (38 st Jeda sv), Matri 6, Nene 5.5 (18 st Larrivey 6). (1 Vigorito, 3 Ariaudo, 18 Parola, 20 Barone). All.: Allegri 6.
ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio 6.5, Cassetti 6, Burdisso 5.5, Juan 6, Riise 6, Pizarro 6.5 (40 st Brighi sv), De Rossi 7, Taddei 6.5, Perrotta 7, Vucinic 6 (35 st Toni sv), Baptista 5.5 (29 st Menez sv). (32 Doni, 3 Andreolli, 13 Motta, 24 Cerci). All.: Ranieri 6.
ARBITRO: Rocchi di Firenze 6.
RETI: nel st 6' Pizarro (rig.), 20' Perrotta, 45' Lopez, 48' Conti.
NOTE: Ammoniti Cossu, Perrotta per proteste; Canini, Riise per gioco scorretto; Menez per comportamento non regolamentare. Spettatori: 15 mila circa. Angoli: 10-4 per il Cagliari. Recupero: 0 e 4'.