Il calcio argentino e sardo piange la scomparsa di Gustavo Mhamed

Sta destando grandissima commozione in Argentina, ma anche in Sardegna, la scomparsa di Gustavo Mhamed, 45enne ex calciatore delle giovanili del Velez Sarsfield e della prima squadra dell'Huracan con cui debuttò nella serie A e poi allenatore di Quilmes e Club Atlético Colón, che stava lottando contro un cancro al colon con metastasi al fegato diagnosticatogli nel 2020. Un mese e mezzo fa, prima di Natale, aveva ricordato l'anniversario dell'operazione durata undici ore mettendo l'accento sulla grande forza ricevuta dai familiari (la moglie Veronica, i tre figli, parenti e amici) e dai giocatori del Quilmes che, fuori dall'ospedale de Los Arcos di Buenos Aires, l'avevano sostenuto rimanendo in trepidante attesa circa l'esito del delicato intervento in cui gli era stata asportata gran parte del fegato. Una settimana fa, sul suo account Instagram, ha pubblicato la sua ultima foto in cui lo si vede con il terzo dei figli (Bastian) e accompagnato da un messaggio incoraggiante: «Sei venuto a spingermi, a darmi fede, volontà, energia e, soprattutto, mi hai insegnato a credere. Come questo per sempre amore della mia vita».

Mhamed era molto conosciuto anche in Sardegna avendo fatto da apripista a tutti i calciatori argentini quando sbarcò nell'Isola, ad inizio millennio, per giocare con la Gialeto, con cui vinse il campionato di Promozione, insieme ai connazionali Mariano Ruggiero, Pablo Pooli, Martin Virgili e Javier Verticchio, coi primi tre che sono rimasti definitivamente in Sardegna.

"El turco", così veniva chiamato per le sue origini paterne, aveva vestito anche le maglie del Budoni, del San Vito, del Selargius, in serie D con l'allora tecnico Perra, e dell'Asseminese. Tanti ex compagni di quelle avventure nell'Isola stanno partecipando commossi al ricordo di un ragazzo prima e uomo poi sempre solare, sorridente, gentile e professionale. Prima attaccante rapido, tecnico, furbo e con l'innato senso del gol, poi intermediario di tanti calciatori argentini portati in Italia e, soprattutto, in Sardegna, nonché punto di riferimento continuo di connazionali che militano o hanno militato in squadre isolane tra cui Pablo Gutierrez, Christian Viani, Hugo Bergese.

Il figlio Lucas, 22enne, aveva cercato di ripercorrre un po' i passi del papà giocando da fuoriquota in Sardegna con Muravera (vittoria in Eccellenza e qualche presenza in serie D) e Taloro (Eccellenza) mentre ora è in Argentina nel Club Atletico San Telmo e, di recente, dopo aver firmato il suo primo contratto da professionista gli aveva dedicato un gol in una gara di Quarta Divisione mostra la maglia con la scritta: “Ti amo con tutta l'anima, Pa!! Sempre positivo, sempre…”.

In queste ore, i diversi club in cui ha giocato e lavorato Gustavo Mhamed, attraverso i propri canali ufficiali social, hanno dato la triste notizia. 

«Siamo profondamente dispiaciuti per la scomparsa di Gustavo Turco Mhamed, assistente sul campo di Facundo Sava nell'ultima fase. Esprimiamo le nostre più sincere condoglianze a familiari e amici”, è stato il messaggio del Quilmes in cui Sava è stato allenatore fino al 22 dicembre 2021 giunto due anni prima in sostituzione di Leonardo Lemos e accompagnato proprio da Gustavo Mhamed come assistente sul campo insieme con e Hernan Lopez.

«Il Club Atletico Colon accompagna la famiglia e gli amici di Gustavo Mhamed in questo momento difficile a causa della perdita irreparabile dell'ex allenatore del nostro club», scrive la società con sede a Santa Fe in cui Mhamed era stato assistente di Eduardo Domínguez nella sua prima tappa da allenatore dei rossoblù nel 2017-18 lasciando un ottimo ricordo.

Anche la Liga Profesional de Futbol (il massimo livello del campionato di calcio argentino) ha fatto riferimento alla sua perdita: «La LPF si rammarica profondamente per la morte di Gustavo Mhamed e accompagna la sua famiglia e i suoi amici in questo momento difficile».