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Mattia Cordeddu, centrocampista, Castiadas
«Altre più attrezzate di noi ma siamo quadrati»

Il Castiadas già corre, Cordeddu frena: «Bella partenza ma abbiamo ancora dei limiti, il campionato è molto livellato e la spunterà chi sbaglierà meno»

Il Castiadas è partito a razzo: tre gare e tre vittorie, dieci gol fatti e tre subiti. Nel successo di domenica scorsa in casa del Guspini c'è lo zampino di Mattia Cordeddu che racconta la dinamica della rete del 2-1 che ha visto il tocco finale del suo compagno di squadra: «Il gol è nato sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da D'Agostino, la palla è arrivata sul secondo palo, ero largo e ho calciato al volo, dopo una carambola è entrata in porta toccata da Mesina prima che varcasse la linea di porta. Al di là della paternità in ogni caso è stato un gol importante per la vittoria». Rimasto decisivo per la rete annullata a Pinna su assist di Cordeddu: «Credo che l'arbitro abbia fischiato un fallo d'attacco di Carrus, perché Luigi è saltato tantissimo e ha colpito di testa forte ad incrociare, peccato perché era un gran gol».

 

Rimanendo alla gara col Guspini, è stato un avvio scoppiettante 

«Sì è vero, loro sono partiti a mille aggredendoci subito e lo sapevamo che sarebbe avvenuto, abbiamo subito gol alla prima azione, su una palla inattiva, ci siamo fatti trovare un po' distratti e lì dobbiamo migliorare molto perché come tutti abbiamo dei limiti. Però siamo stati bravi a non perdere la testa e tornare immediatamente in partita con la rete di Mesina, poi abbiamo fatto il 2-1. Non era facile vincere, il Guspini è una buona squadra e non perdeva in casa da un anno e mezzo»

Mesina un inizio da bomber vero, già 5 reti e l'1-1 da antologia  

«Antonio ha fatto un gran gol, su una palla di Porru, ha stoppato e incrociato il tiro col sinistro non dando scampo al portiere. È ai livelli realizzativi della precedente esperienza a Castiadas quando fece 45 gol tra campionato, Coppa e playoff, i gol che ha lasciato in quella stagione li ha ripresi quest'anno, una partenza sprint davvero importante»

Il prossimo turno vi vede ospitare l'Atletico Uri, quali insidie da questa gara?

«Tante, sono un'ottima squadra che va presa con le pinze, non sarà semplice per noi perché affrontiamo una avversaria che fa parte di quel lotto di quattro-cinque squadre attrezzate per fare un campionato di vertice. Dobbiamo entrare in campo col coltello tra i denti, li conosciamo dall'anno scorso, molti giocatori sono rimasti come Matteo Tedde, Puddu, Piras, è arrivato anche Mereu, tutti di categoria superiore. Hanno grossa qualità tra i senior e diversi giovani sono bravi»

Al di là del test che affronterete, che obiettivo vi state ponendo?

«Noi siamo una buona squadra ma per la vittoria del campionato ci sono altre squadre più attrezzate di noi come Sorso, Samassi e Torres. Noi facciamo il nostro calcio e abbiamo ancora dei grossi limiti, quello che arriverà in futuro ci prenderemo. Ci stiamo allenando a mille per migliorare i grossi limiti che abbiamo e non siamo certo i favoriti come sento dire, la società tra l'altro non ci ha chiesto di vincere ma di dare il massimo in ogni gara»

Qual è il grosso limite che dovrete superare per migliorare ancora?

«Di sicuro l'atteggiamento, a volte sbagliato, che abbiamo. Come è capitato in Coppa Italia contro il Muravera. Siamo abbastanza giovani, perché come è capitato domenica o in altre partite tra i nostri senior ci sono alcuni classe '95 (Orrù, Saias e Frau, ndr) e sta a noi più grandi farli calare nella mentalità. Ancora stacchiamo la spina molto facilmente. Poi abbiamo avuto difficoltà dovute agli infortuni di Mirco Carboni e Federico Boi, giocatori importanti per noi e anche quello ci sta penalizzando nella crescita anche se il mister Pinna comunque lavora con tutti allo stesso modo e ognuno di noi sa cosa deve fare. Anche se stiamo giocando con delle assenze superiamo la cosa con l'impegno, da due mesi ci alleniamo al massimo»

Primo gol rimandato, quindi, ma non mancheranno in seguito visto il rendimento dello scorso campionato

«L'anno scorso ho chiuso bene segnando 7 reti ma facevo un altro ruolo, la mezzala. Quest'anno ho fatto principalmente il terzino e mi trovo bene lo stesso, bisogna fare sacrifici e dove ci chiede il mister noi giochiamo perché così facendo si migliora qualcosa da un'altra parte del campo. Poi se ci credi i gol possono arrivare anche partendo dal basso o sulle palle inattive»

Il Castiadas in vetta non sorprende ma lo Stintino?

«Non è una sorpresa e lo sapevamo che potevano fare bene. La squadra di Udassi è forte, ha fatto tre vittorie e in Coppa Italia è uscita contro l'Atletico uri senza perdere. Ha diversi giocatori importanti come Cherchi, Secchi, Doukar, Delrio ed è giusto che si trovi in testa perché ha fatto vittorie importanti. Il campionato è molto livellato, chi sbaglierà meno poi la spunterà»

La differenza principale dal Castiadas dell'anno scorso?

«Anche lo scorso campionato avevamo una buona squadra, ciò che è venuto a mancare principalmente sono certi automatismi che ci hanno penalizzati nel girone d'andata, quest'anno invece abbiamo iniziato a fare quadrato da subito e sta pagando in termini di risultati»

In questo articolo
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2017/2018
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