I rossoblù col calendario più agevole, occhio al Città di Castello
Il Latte Dolce annulla un playout, corsa a tre (San Teodoro, Muravera e Torres) per evitare la terzultima piazza che porta in Eccellenza
Tre squadre sarde per due retrocessioni, con un minimo rischio che possano essere anche tre. La serie D perderà almeno due rappresentanti isolane con un solo playout da giocare, questo vuol dire che la terzultima tornerà in Eccellenza per l'eccesso di distacco dalla sestultima mentre quintultima e quartultima faranno lo spareggio per mantenere la categoria.
Ed è per questo che il San Teodoro ha battuto in rimonta il già salvo Trestina, che il Muravera si è impegnato allo spasimo per conquistare almeno un punto contro la vice-capolista Monterosi e che la Torres si è rammaricata del pareggio in casa del Città di Castello, penultimo in classifica. Proprio la posizione degli umbri, comunque ancora in gioco per arrivare al quart'ultimo posto (potrebbe ancora scavalcare Muravera e Torres), lascia una minima probabilità che le retrocessioni possano salire a tre se poi batterà anche la quintultima (ora il San Teodoro). Tralasciando questa ipotesi si può dire che, negli ultimi 270' di campionato, ci sarà una lotta serrata tra le tre squadre isolane per evitare la terzultima piazza. L'allungo del Latte Dolce, con 7 punti in tre partite (successo col San Teodoro, pareggio a Muravera e vittoria a tavolino col Foligno), porta la squadra di Massimiliano Paba ad essere ormai prossima a tagliare il traguardo se farà almeno due pareggi da qui alla fine (Monterosi e L'Aquila fuori e Rieti in casa) per annullare col distacco eventuali filotti di vittorie di Muravera o Torres.
La lotta, di fatto, si restringe a sarrabesi e sassaresi (nella foto Alberto Accardo-Torres 1903 e Sergio Nurchi-Muravera) perché il San Teodoro può vantare 5 e 6 punti di vantaggio che, ora, sono un'enormità. Ma in Gallura non stanno tranquilli nel conservare il playout in casa perché sanno di avere un calendario ostico (L'Aquila fuori, Ostia in casa e Rieti fuori) e una vittoria o tre pareggi potrebbero non bastare nel caso in cui la Torres, dal calendario più agevole di tutte, faccia 9 punti e si prenda lei lo spareggio al Vanni Sanna. Ma se è vero che i rossoblù di Misiti incontreranno in casa avversari senza più obiettivi come Flaminia e Avezzano, alla penultima giornata sono sul campo dell'Albalonga che potrebbe essere ancora in gioco per centrare un posto nei playoff ora distante 4 lunghezze. Il Muravera è stretto nella morsa tra un playout da giocare in trasferta e un terzultimo posto da evitare assolutamente perché porta, come detto, in Eccellenza. Il punto di vantaggio sui sassaresi sembra davvero poco di fronte alla diversità degli ostacoli da superare: Rieti e Ostia fuori, Lanusei in casa. Se la Torres dovesse vincere le due gare al Vanni Sanna, il Muravera dovrebbe rispondere con altrettanti successi e, dando per scontato quello col Lanusei (ma sarà così scontato?), l'altro andrebbe fatto domenica 23 a Rieti (vice-capolista a -1 dall'Arzachena) o all'ultima giornata in casa dell'Ostia (quarta forza a 5 punti dalla vetta). In caso di arrivo a pari punti, invece, i sarrebesi non potrebbero far valere gli scontri diretti favorevoli perché sarebbe necessario uno spareggio dal momento che la terzultima posizione comporta la retrocessione diretta. L'altro problema sarebbe un Città di Castello che fa 9 punti (in casa con Sansepolcro e Flaminia, in trasferta ad Avezzano), perché scivolare al penultimo posto farebbe quasi annullare le possibilità di ripescaggio vista la priorità che hanno le due retrocesse dai playout, anche se uno dei due non si è giocato per l'eccesso di distacco.