Il Li Punti rallenta ma Salis non fa drammi: «Un incidente di percorso ci sta, vogliamo salire in Eccellenza ma non possiamo più sbagliare»

Fa decisamente scalpore la terza sconfitta consecutiva esterna rimediata dal Li Punti nell'ultima uscita in casa del sempre ostico Fonni, che arriva dopo il ko di Usini e l'1 a 0 maturato alla settima di ritorno nella tana della quotatissima Ossese. Gli azzurri, in precedenza, erano riusciti ad inanellare una striscia record di ventuno risultati utili, con ben quindici vittorie, e potevano contare su una difesa a prova di scasso, con appena nove gol al passivo. Numeri stratosferici che hanno contribuito a lanciare i ragazzi di mister Cosimo Salis in vetta alla classifica, posizione occupata tutt'ora, con un bottino di 57 punti, quando mancano quattro giornate al termine, anche se le dirette inseguitrici non hanno nessuna intenzione di mollare la presa: il Thiesi di Rassu e l'Ossese di Cantara, dunque, mantengono il fiato sul collo della battistrada, staccate soltanto di una lunghezza.

Il tecnico però conserva calma e sangue freddo e guarda con fiducia alla prossima sfida interna contro il Posada, dove sarà assolutamente necessario conquistare il bottino pieno per non rischiare di vanificare quanto di buono costruito nell'arco di un'intera stagione. «Io credo che stia funzionando tutto ancora meravigliosamente bene — dichiara mister Cosimo Salis — stiamo semplicemente pagando un pizzico di sfortuna di troppo. Domenica avremmo potuto vincere a mani basse, con leggerezza, ma ci siamo fatti del male con le nostre mani, sbagliando, non esagero, almeno dieci occasioni a tu per tu con il loro portiere, una cosa che non ci era mai capitata quest'anno, regalando peraltro un calcio di rigore ai nostri avversari».
Un pizzico di rammarico, dunque, ci può stare. «Soprattutto perché potevamo chiudere con un divario importante, ma il calcio è bello anche per questo: la regola non scritta dice che chi sbaglia paga e si è confermata anche a questo giro. Siamo comunque usciti dal campo a testa alta, a Fonni ci hanno fatto i complimenti e l'applauso della tifoseria locale ci riempie d'orgoglio, è il premio più prezioso. Ripartiamo da qui, insomma».

Negli ultimi 270' la difesa ha incassato sei gol: un dato inedito per un reparto che sino ad ora era stato praticamente impeccabile. «Paradossalmente il nostro portiere domenica non ha mai dovuto effettuare nemmeno una parata: le reti sono arrivate tutte da palla inattiva e non su azione, una cosa che ci dovrebbe far riflettere molto. Eravamo abituati piuttosto bene in questo senso, considerando che in 24 gare avevamo subito 12 gol, mentre nelle ultime due partite ne abbiamo subito 6. Sono tanti, me ne rendo conto, ma non posso che essere soddisfatto per quello che stanno facendo i miei ragazzi, a prescindere dal tutti i discorsi e le analisi che lasciano il tempo che trovano».
Intanto le dirette avversarie si sono portate ad una sola lunghezza dalla vetta.
«In tempi non sospetti avevo già dichiarato che il campionato si risolverà soltanto all'ultimo; il nostro obiettivo non cambia: vogliamo salire in Eccellenza passando dalla porta principale, ma ora non possiamo più sbagliare un colpo». A partire dalla prossima sfida al Posada: «Una squadra pericolante, che lotta per la salvezza: dovremo stare attenti a non prendere l'impegno sottogamba, questo è poco ma sicuro».
Thiesi e Ossese sono pronte a sfruttare ogni minima sbavatura. «Due corazzate, attrezzatissime per centrare il salto: il divario che abbiamo scavato con il resto delle squadre la dice lunga sui reali valori in campo. Non dimentichiamoci poi che alla penultima giornata ci aspetta il confronto diretto con i nero-verdi: ci giocheremo tanto. Bisognerà vedere anche come risponderà l'Ossese: domenica sono attesi da una partita delicatissima a Calangianus, una compagine di tutto rispetto, ma ovviamente i bianco-neri sono ancora in piena corsa per il titolo».

Il Li Punti ha tutte le carte in regola per ripartire di slancio. «Sono sicuro che si tratta di un incidente di percorso, nell'arco di un campionato ci può stare: continuiamo a lavorare con serenità e tranquillità, ben consapevoli della nostra forza. Dobbiamo andare avanti per la nostra strada, senza paura».


Davide Onnis