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Antonio Usai, difensore, Monastir
Una stagione out per infortunio, ora cerca il riscatto

Il Monastir gioca sulle motivazioni, arriva il difensore ex Castiadas Antonio Usai: «Ci metterò anima e cuore»

A Castiadas c'erano tre Usai, Alberto il regista ex Orrolese rimasto fino a dicembre, Sebastiano il centrocampista del '97 e Antonio che doveva essere il capitano dei biancoverdi perché tra i pochi senior ad essere stati confermati dopo la retrocessione dalla serie D. Invece, il forte difensore centrale classe '93, originario di Villanovatulo, non ha mai messo piede in campo, vittima di un particolare e fastidioso infortunio, la sindrome della bandelletta ileotibiale, noto anche come ginocchio del corridore, debellato con un intervento lo scorso mese e che lo riporterà di nuovo in campo per la prossima stagione.  

Ma Antonio Usai non giocherà per il terzo anni di fila col Castiadas bensì col Monastir, che era da tempo sul mercato alla ricerca del sostituto di Fabiano Todde, passato pochi giorni fa al Muravera. Il diesse Tonino Cossu ha vagliato diverse opzioni, ha avuto un incontro con Pierluigi Porcu (ex La Palma) e cercato di capire se Giorgio Piras potesse riprendere a giocare in una categoria importante visti i problemi di lavoro. Alla fine ha scelto un giocatore giovane e motivato nel voler recuperare il tempo dopo l'ultimo anno e mezzo perché anche nella stagione in serie D con il Castiadas un strappo muscolare lo tenne fuori per tre mesi dopo aver stoicamente giocato il derby con la Torres di metà novembre 2015 per poi ritrovare la maglia da titolare il 20 febbraio 2016 in un anticipo contro l'Ostiamare. Il tecnico Claudio Cordeddu si ritrova un giocatore che in Eccellenza ha vinto il campionato con la Nuorese di Mereu, che in serie D vanta due stagioni nel Progetto Sant'Elia e una nel Selargius con Zeman in panchina. Ha bisogno di ritrovare la forma migliore per esprimere le sue qualità: stacco aereo, senso dell'anticipo e calcio lungo. Al Monastir ritrova Matteo Cardia col quale ha giocato alcuni anni nelle giovanili del Cagliari e vissuto l'esperienza al Selargius.

«Ho scelto Monastir - dice Antonio Usai - perché, dopo un anno di difficoltà, bloccato da un infortunio, sono stati quelli che hanno creduto in me, li ringrazio per avermi dato questa fiducia e spero di ripagarla giocando con anima e cuore, ci metterò tanto entusiasmo e motivazione, possiamo fare molto bene e arrivare lontano». Il difensore lancia una bella stilettata al Castiadas: «Avrei voluto dare tanto più che per la mia ex società per me stesso, alla fine quando stai bene fa comodo a tutti, quando sei infortunato ti abbandonano come se non conti più niente. In tutto avrò preso due mensilità di rimborso, poi mi sono pagato le cure, ringrazio i compagni come Borrotzu, Carrus, Carboni, Cocco, Porru, Piras, Mereu che mi aiutavano mentalmente a stare bene nel gruppo, se non fosse stato per loro sarei andato via prima visto che non potevo contare sulla società. Che ha cercato di aiutarmi verso la fine del campionato ma l'operazione costava troppo ed è sparita. Avrei apprezzato che mi dicessero che non volevano sostenere l'esborso (circa 11mila euro a Villa Stuart a Roma, ndr), non avrei perso tempo e avrei risolto da solo come poi ho fatto grazie alla mia famiglia e ad altre persone che mi sono state vicine per scegliere la strada dell'operazione (poi fatta a Quartu Sant'Elena con il dottor Marco Conte, ndr). Mi spiace parlare così della mia ex società, si era instaurato un bel rapporto, ma sarei un ipocrita se non dicessi che sono stato abbandonato nel momento del bisogno, se mi avessero sostenuto non avrei esitato un attimo a firmare per il terzo anno di fila». Per Usai i tempi di recupero sono veloci: «Conto di arrivare giusto in tempo per l'inizio della preparazione, di essere al via con i miei nuovi compagni».

In questo articolo
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2016/2017