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Christian Mossino
«Le classifiche? Vanno salvaguardati i meriti sportivi»

Il presidente piemontese Mossino a nome dei comitati regionali dell'Area Nord: «Non ci sono le condizioni socio-sanitarie per riprendere i campionati»

La voce arriva dal Comitato Regionale Piemonte e Valle d'Aosta e dal suo presidente Christian Mossino e rappresenta la posizione di tutti i presidenti dei comitati dell'Area Nord della Lnd: «Non ci sono le condizioni socio-sanitarie per riprendere i campionati dilettantistici». Un fronte comune, dall'area maggiormente colpita nell'emergenza Coronavirus, e la richiesta inoltrata al presidente nazionale Cosimo Sibilia al fine di decretare al più presto gli scenari delle società dilettantistiche per la prossima stagione dopo aver deciso come considerare la situazione dei campionati 2019-20, giocati per due terzi ed interrotti da fine febbraio-inizio marzo, e le relative promozioni e retrocessioni.

 

In una situazione di stasi del calcio italiano, che resta in attesa delle decisioni del Governo, arriva lo scatto in avanti del presidente Mossino in una diretta streaming fatta della LND Piemonte e Valle d'Aosta: «Non possiamo che prendere atto, in questo momento, della grande incertezza a tutti i livelli. Noi parliamo di calcio, di sport, ma quotidianamente sotto il profilo sanitario, sociale, economico si nota questa grande incertezza che non può che ricadere anche sulla nostra attività, tenendo conto che il calcio non è solo quello giocato a livello dilettantistico e di settore giovanile, ma ha un grande ruolo sociale. Mancando il calcio manca un servizio alla collettività straordinario non soltanto a livello sportivo. Tutti i nostri ragazzi non stanno facendo nulla e noi non riusciamo a far rispettare quello che è il principio per il quale ci siamo, che non è solo agonistico ma a anche di far giocare i nostri bambini nelle scuole calcio. Tutto ciò è devastante, per non dimenticare la ricaduta a livello economico sulle nostre società dall'Eccellenza alla Terza categoria, passando per il Settore giovanile. 

 

Salvaguardare e tutelare i tesserati. «Qui nasce il nostro ruolo e cosa deve fare la LND e, nel caso nostro, il Comitato Regionale Piemonte-Valle d'Aosta, ossia quello di salvaguardare la salute dei nostri tesserati, cioè dirigenti, giocatori, bambini e coloro che ruotano attorno alle società. Qualunque cosa si faccia, ricordiamolo, i primi responsabili sono i presidenti di società. Noi abbiamo il dovere di guardare all'oggi, all'evoluzione della situazione, ma dobbiamo soprattutto cominciare a pensare a lavorare su quello che sarà il futuro, qualunque esso sia. Devo ringraziare il Consiglio direttivo e i delegati provinciali che hanno costantemente continuato a lavorare da casa, prestando servizio pur non essendo in Comitato, dando informazione e mantenendo i rapporti con tutto il territorio. Siamo stati i primi a dare lo stop, avendo come primo obiettivo la salvaguardia della salute dei nostri tesserati, e fatto seguire le normative del Decreto ministeriale. Abbiamo anche attivato nuovi sistemi di comunicazione video e social».

 

La richiesta dell'Area Nord della Lnd. «Non potevamo non arrivare alla consapevolezza di quello che è lo stato dell'arte. Ieri abbiamo convocato un consiglio urgente per fare un punto della situazione e chiesto la convocazione di una riunione dell'Area Nord nella quale abbiamo avuto l'onore di veder collegato anche il presidente Cosimo Sibilia al quale abbiamo espresso le nostre considerazioni. Come Comitato del Piemonte e Valle d'Aosta non abbiamo potuto che comunicargli che, al momento, indipendentemente dal fermo del decreto ministeriale, non ci sono le condizioni per riprendere i campionati, che vanno ben oltre il termine del 3 maggio. Sono preoccupanti le comunicazioni che arrivano dalla parte sanitaria e sono preoccupanti, bisogna pensare alle conseguenze di un'attività agonistica e sportiva. Effettivamente il presidente Sibilia ne ha preso atto, ma è stato altrettanto importante che questa comunicazione sia stata condivisa anche dalle altre regioni del Nord, come Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria e le province autonome di Trento e Bolzano, che soffrono delle stesse problematiche. Sibilia si sta adoperando per trovare quelle che possono essere le soluzioni interne ed esterne. A lui dobbiamo fornirgli gli elementi concreti e le proposte di quello che è oggi e che potrà essere il futuro, per tutelare il diritto delle nostre società di sapere cosa dovranno fare in questo periodo di grande eccezionalità con scenari diversi per tutti».

 

La definizione delle varie classifiche. «Se il campionato non dovesse riprendere gli scenari sono diversi ma certamente ci batteremo per fare in modo di salvaguardare quelli che sono i meriti sportivi che fino ad oggi sono stati conseguiti. È ovvio che un campionato debba portarsi a termine per poter dare una classifica finale ma non possiamo far altro che pretendere, come hanno fatto altre federazioni estere, di tenere in considerazione i meriti sportivi fini qui acquisiti per quelli che potrebbero essere i meccanismi di promozione della prima classificata o anche salvaguardare quel sistema di riempimento degli organici, proponendo allo stesso tempo il blocco delle retrocessioni che varranno dalla Lnd fino ai campionati del settore giovanile».

 

Il sostegno economico alle società. «Dobbiamo dare nel più breve tempo possibile delle risposte e delle certezze, tenendo fortemente in considerazione che i protocolli sanitari della fase 2 non consentirebbero di svolgere attività sportive come quelle del calcio. Ed è motivo di ciò che abbiamo portato all'attenzione del presidente della Lnd in modo da far attivare gli strumenti e le leve per gli aiuti e i supporti a tutela e salvaguardia del futuro delle società. Ci sono delle voci da tenere in considerazione in caso di una eventuale sospensione dei campionati come ad esempio i costi di iscrizione, di sostenuti per un'annata intera non completata, i costi assicurativi e tesseramenti da riadeguare in questa o nella futura stagione per la quale non si sa quando inizierà. Il Governo ha preso atto delle nostre problematiche e il 28 aprile avremo anche un incontro con il Consiglio Direttivo del Coni a cui andremo a ribadire le necessità del calcio».

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2019/2020