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Prima Categoria
«Fondamentale tenere alta la concentrazione»

Il Samassi vola in Promozione, mister Agus: «Gruppo di primo livello, ma la differenza l'hanno fatta grinta, cuore e personalità»

Grazie al 4 a 0 interno rifilato al Gonnosfanadiga, il Samassi piazza il colpo letale al campionato, monopolizzato a suon di vittorie, ben 22 in 28 gare, con tre pareggi e appena tre sconfitte. Un cammino a dir poco mostruoso per la corazzata guidata da mister Nicola Agus, che conquista così la seconda promozione di fila e ritorna su quei palcoscenici prestigiosi che più competono al club, dopo il rocambolesco crollo di due anni fa. Il tecnico può ora godersi, con pieno merito, questo ennesimo successo, un risultato prezioso per una società che ha lavorato sodo per riportare il progetto ad alti livelli in tempi brevissimi.
«E' stata un'annata molto dispendiosa, che ha richiesto tanti sacrifici da parte di tutti, giocatori e staff. Le concorrenti sono state assolutamente all'altezza, penso in primis all'Arborea, che non ha mai smesso di metterci pressione, sono una bellissima squadra. Un conto è maturare un distacco di quindici punti, un'altra è rimanere costantemente in scia, e loro ci son riusciti, meritano un applauso per questo. Il campionato era livellato: non scordiamo che Andromeda, Santa Giusta e Oristanese, soprattutto nella prima parte, si sono confermate ottime formazioni, questo ci ha consentito di non abbassare mai la guardia». Così è arrivata la seconda promozione di fila: «La cosa più importante era soddisfare le attese della società, che ha proposto a tutti noi un progetto ambizioso che io in primis ho condiviso sin dall'inizio. Questo risultato è frutto dell'attenta programmazione e dell'enorme lavoro svolto dalla società. I risultati ci danno ragione, ora però ricarichiamo le batterie, perchè ne abbiamo veramente bisogno (ride)».

Il Samassi ha messo in piedi un cammino praticamente senza sbavature, ad eccezione di quelle tre battute d'arresto, alla fine dei giochi risultate ininfluenti. «L'unica sconfitta che mi ha lasciato l'amaro in bocca è stata quella con il Santa Giusta, perchè ci siamo presentati in piena emergenza, ma non voglio assolutamente cercare alibi, perdendo di misura per 3 a 2». Il mister, dal canto suo, ha cercato di spingere sempre al massimo i suoi ragazzi, anche quando i giochi sembravano ormai fatti. «Il pallone è rotondo, e le insidie sempre dietro l'angolo, proprio per questo ho chiesto ai miei sempre il massimo della determinazione. Capita spesso di arrivare in porta per sette\otto volte e poi capitolare sull'unico tiro subito».
L'organico è di assoluto livello, ma la prima della classe ha saputo mettere in evidenza grosse doti anche sul piano caratteriale. «Le vittorie non sono mai scontate, l'aspetto mentale, più che le gambe o la tecnica, lo spirito che si respira nello spogliatoio, la personalità dei singoli giocatori sono gli aspetti fondamentali».
Agus infine ci ha messo tutta la sua professionalità e le sue competenze. «Amalgamare il gruppo e dare gli stimoli per calarsi in un campionato come quello della Prima non è semplice, ma i ragazzi mi hanno seguito in tutto e per tutto». L'anno prossimo i bianco-azzurri sono attesi dal palcoscenico della Promozione. «Ci sono tutte le premesse per continuare con il progetto, ma ora concentriamoci sulle prossime due giornate e la festa, poi inizieremo con le opportune valutazioni».
Il tecnico conclude con i ringraziamenti e le dediche di rito. «Ai tifosi e al mio staff, oltre ovviamente alla società che ci ha messo nelle condizioni di lavorare al meglio, senza pressioni e tensioni, puntando forte su questa scommessa».

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2015/2016
Tags:
Sardegna
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