«Contro l'Accademia Sulcitana vogliamo chiudere in bellezza»
Il Sorso verso la finalissima, Cocco: «Col Macomer una prova di grande maturità. Primi nei playoff? Sarebbe incredibile»
Assieme ai cugini dell'Atletico hanno dato vita ad uno dei duelli più coinvolgenti ed appassionanti di tutto il mondo della Seconda categoria, almeno per quanto riguarda la stagione del 2024-25: stiamo parlando del Sorso 1930 guidato da mister Giacomo Cocco, che ha chiuso la stagione regolare, nel girone G, con un solo punto di ritardo nei confronti dei primi della classe. Ma i biancocelesti non si sono affatto persi d'animo e, dopo aver eliminato nel doppio confronto lo Sporting Paduledda, nell'ultima gara secca sul campo neutro di Ozieri hanno rifilato un 3 a 1 al Macomer, strappando il pass per giocare la finalissima contro l'Accademia Sulcitana, seconda classificata nel girone A.
La partita, in programma domenica prossima, ha un sapore particolare, importantissima per il prestigio perché dà la prima posizione nella graduatoria dei ripescaggi in Prima categoria ma essere in finale significa aver assicurato il salto quand'anche ci fossero due posti liberi nella categoria superiore. E questo potrà avvenire se, ad esempio, il campionato di Promozione resta a 18 squadre per girone il che vorrebbe dire ripescare le prime tre squadre della graduatoria playoff di Prima e, di conseguenza, trascinare su le prime tre della graduatoria playoff di Seconda.
«Sono molto, molto felice per quello che hanno fatto vedere i miei ragazzi – dichiara mister Giacomo Cocco – Abbiamo preparato la sfida nel migliore dei modi ed in campo le cose ci sono girate tutte nel verso giusto. Se vuoi spuntarla in partite del genere devi metterci molto agonismo, cuore e concentrazione; e noi siamo stati in grado di farlo per l'arco di tutto l'incontro».
L'ex terzino di Latte Dolce, Sorso, Ghilarza e Li Punti poi precisa.
«A dire la verità le cose si erano messe male dopo un quarto d'ora, ma come abbiamo subito il gol dello svantaggio, su rigore, la squadra ha risposto con una reazione veramente importante. E ci tengo a precisare che è stato tutto il collettivo, tutti gli uomini che c'erano in campo, ad aver buttato il cuore oltre l'ostacolo. Sia domenica a Ozieri e sia nella partita precedente ci siamo ritrovati sotto di un gol, ma siamo stati capaci di riprenderla. Contro il Paduledda ci sono serviti i calci di rigore, contro il Macomer abbiamo ribaltato la situazione, riuscendo a chiudere con un punteggio anche piuttosto largo di 3 a 1. Ė stata una prova di grande maturità, figlia dell'esperienza che molti dei nostri giocatori hanno messo in campo».
Il tecnico ora può concentrarsi sull'ultimissima sfida della stagione, contro l'Accademia Sulcitana, in programma domenica prossima. Il Sorso ci arriva con il pieno di entusiasmo.
«Ma non abbiamo più benzina in corpo, a dire la verità. I ragazzi hanno dato davvero tutto, e per quanto riguarda le ultime sfide che abbiamo giocato c'erano qualcosa come 30-35 gradi; anche questo fine settimana ha fatto caldissimo del resto. Per quanto ci riguarda, comunque, sarà una settimana identica a tutte le altre, magari ci troveremo la testa più libera rispetto al recente passato: anche se stiamo andando a giocarci la finalissima il salto di categoria potrebbe esser stato già raggiunto se ci saranno i tre posti liberi in Prima perché le prime tre dei playoff di quel campionato verranno ripescate in Promozione. Ma questo non vuol dire che scenderemo in campo per farci una passeggiata; anzi, sarebbe meglio non andarci nemmeno, se avessimo davvero in testa questa idea. Ma ho la possibilità di lavorare con un gruppo di ragazzi molto esperti, che sanno benissimo che valore ha la partita: chiudere al primo posto i playoff ci regalerebbe una soddisfazione incredibile, ma siamo consapevoli anche del fatto che ci troveremo di fronte una squadra molto forte. Ho avuto modo di vedere alcuni spezzoni delle partite giocate in quest'ultimo periodo dall'Accademia Sulcitana e mi sono sembrati veramente validi. Questo ci dà, se possibile, maggiori stimoli per provare a fare il meglio. Per quanto mi riguarda, lo ripeto, non caricherò la sfida dal punto di vista mentale: rischierei di ottenere il risultato opposto da quello sperato, che significa che i ragazzi potrebbero essere addirittura troppo nervosi per via dell'eccessiva pressione. Parliamo sempre di una partita di calcio, e dunque il primo obiettivo da raggiungere è quello di divertirci, come sempre fatto. Cercheremo di mantenere la serenità, sennò le cose potrebbero complicarsi più del necessario».
Durante la stagione regolare il Sorso ha messo in piedi, assieme ai cugini dell'Atletico, uno dei duelli più entusiasmanti nel mondo della Seconda Categoria.
«Sì, effettivamente è venuto fuori un bel testa a testa, anche se c'è da dire che durante l'anno ho perso diversi uomini, così ci siamo trovati con gli elementi un po' contati, soprattutto nel finale, mentre loro invece si sono rinforzati ulteriormente nel mercato di dicembre e di gennaio. Da questo punto di vista sono stati molto più fortunati, e dal punto di vista economico possiamo dire tranquillamente che hanno speso il doppio di quello che abbiamo investito noi. E queste cose le ho ripetute anche ai miei ragazzi, quando li ho ringraziati per il campionato che siamo stati in grado di fare. Entrambe le squadre sarebbero potute arrivare, al termine del torneo, con 71 punti all'attivo, se solo a noi non ci avessero tolto un punto: per un errore di comunicazione commesso dalla nostra società, parliamo di un disguido telematico nelle procedure per il tesseramento di Altea, abbiamo perso a tavolino, per 3 a 0, la partita che abbiamo pareggiato, sul campo, contro il Florinas. Con quel punticino, che ci eravamo guadagnati sul campo, avremmo chiuso la stagione regolare a pari punti con una squadra costruita per vincere. Siamo soddisfattissimi e veramente contenti del percorso fatto dai nostri ragazzi, non posso che essere estremamente felice per quello che mi hanno dato».