«Allenare a Gavoi una bella opportunità, la nostra forza è il paese»
Il Taloro perde l'imbattibilità ma non lo spirito, Marchi: «A Stintino bene col gioco, il ko ci fortifica. Con la Torres venderemo cara la pelle»
Una buona prestazione non è bastata ad evitare il primo dispiacere stagionale per il Taloro Gavoi, sconfitto 3-1 in trasferta dalla matricola e capolista Stintino. L'allenatore dei rossoblù Romano Marchi va oltre il punteggio sfavorevole alla sua squadra: «Se l'analisi parte dal risultato è ovvio che non potrebbe essere positiva visto che si è perso 3-1. Ma se invece l'analisi parte dal gioco espresso in campo, dalle varie situazioni più o meno fortunate che non dipendono solo dai giocatori in campo, posso dire di essere pienamente soddisfatto da quello che hanno fatto i ragazzi, perché la squadra non ha sfigurato lottando, correndo e a tratti giocando meglio al cospetto della prima in classifica, affrontandoli nella loro metà campo con coraggio e abbiamo anche avuto diverse occasioni che, se sfruttate meglio, potevano indirizzare l'incontro su binari diversi. Però siamo tranquilli e sereni, questa sconfitta non ci abbatte ma ci fortifica perché ci può stare perdere in trasferta contro la capolista».
Dopo quattro pareggi e una vittoria è caduta l'imbattibilità dei rossoblù, il cui inizio di stagione sembra però essere molto promettente: «Sono pienamente soddisfatto di come stanno andando le cose – dice Marchi – perché era preventivato che saremmo partiti con un gruppo completamente nuovo. Abbiamo cambiato tantissimo a partire dallo staff tecnico, è cambiato il presidente, diciamo che questo è un anno zero per il Taloro Gavoi che ha voluto ringiovanirsi non soltanto con la rosa dei giocatori, ma anche sia con lo staff tecnico dando fiducia a me come allenatore, sia con quello dirigenziale eleggendo come presidente Mathias Urru, forse il responsabile del sodalizio più giovane dell'Eccellenza. Sono soddisfatto del lavoro che stiamo svolgendo nel quotidiano. In questo momento guardo la classifica, c'è ancora tanta strada da fare, il percorso è ancora lungo e le insidie non mancheranno, ma ho a mia disposizione un bel gruppo e sono convinto che se continueremo su questa lunghezza d'onda, il lavoro ci premierà». Ha difeso per tanti anni la porta dei gavoesi poi l'esperienza come allenatore-giocatore tra le fila di Atletico Bono e Ovodda in Prima categoria, per poi tornare nella passata stagione ancora al Taloro come portiere. Quest'anno, per Marchi è la prima esperienza in assoluto soltanto come allenatore: «Questo passaggio dal doppio ruolo a solo allenatore era inevitabile, non mi aspettavo di allenare subito il Taloro in Eccellenza, ci mancherebbe, ma tutto questo mi ha fatto molto piacere. Ho fatto più di vent'anni di calcio tra i grandi, ho una passione sconfinata per questo sport con cui sono nato e cresciuto ed è per questo che due anni fa ho preso il patentino da allenatore quando ancora stavo giocando. Ma quando sei a fine carriera, il pensiero è rivolto lì, alla panchina. E poi sono felicissimo che la società mi abbia dato questa opportunità e cercherò di ripagare questa fiducia dando tutto me stesso e col massimo impegno, insieme con uno staff di primissimo livello rappresentato dal mio secondo Fabrizio Lostia, dal preparatore atletico Samuele Deiana e dal preparatore dei portieri Sebastiano Saba».
Il Taloro è alla 18esima partecipazione consecutiva nel campionato di Eccellenza, diventando la società con più presenze nella massima divisione regionale: «Dietro tutto questo c'è il paese – osserva Marchi – non solo di chi ama il calcio ma c'è anche l'interesse indistintamente di tutti. Qualsiasi bar, qualsiasi altra attività commerciale o imprenditoriale è partecipe dando un contributo, che sia di 10 euro, di 50 o anche una cifra più cospicua. Loro sono la nostra forza perché ci permettono di portare avanti questo progetto che non riguarda soltanto il campionato di Eccellenza ma anche tutto il settore giovanile. Il nostro programma prevede di essere un centro di riferimento per quella zona, con l'intento di cercare di riportare i giovani a Gavoi. Tutto questo sarebbe più semplice se ci fosse il campo in sintetico, ma sono tranquillo anche perché l'amministrazione comunale ci sta vicina e sta lavorando per noi per arrivare a trasformare il Maristiai da terra battuta a erba sintetica».
La sconfitta con lo Stintino è diventata oramai soltanto un lontano ricordo. Per il Taloro è tempo di pensare alla prossima sfida, che si giocherà domenica a Gavoi arriva una Torres che sta attraversando un momento difficile in campionato ed eliminati dal Valledoria in Coppa Italia: «Sono di quelle partite che non c'è bisogno di prepararle tanto poiché si presentano da sole – ammette Marchi – ti portano dentro dal punto di vista sia dell'attenzione e della concentrazione. Loro saranno arrabbiati per la fresca eliminazione in Coppa Italia e cercheranno di riscattarsi in campionato per recuperare posizioni in classifica, ma noi venderemo cara la pelle e cercheremo con tutte le nostre forze di fare del nostro meglio, contando anche sul supporto dei nostri numerosi e calorosi tifosi. Siamo consapevoli che partiremo con un grosso handicap visto che mancheranno due pedine importanti come capitan Mele e Daniel Mastio ma sono convinto che chi scenderà in campo darà il mille per cento. Speriamo di portare a casa l'intera posta in palio ma a deciderlo sarà il campo visto che è l'unico giudice importante. Speriamo, a differenza della partita contro lo Stintino, di essere un po' più fortunati, per ciò che riguarda non solo l'aspetto tecnico calcistico dei giocatori». A.B.