«Le prestazioni sono positive: romperemo le scatole a tutti»
Indigestione di pareggi per la Lanteri, Robbi: «Ci manca un pizzico di fortuna, contro il Thiesi dobbiamo vincere a tutti i costi»
I pareggi, ben cinque nelle prime sei uscite, incominciano ad essere un po' troppi, questo è vero, ma in casa Lanteri non ne fanno un dramma, soprattutto perchè le prestazioni della squadra sono sempre state sempre piuttosto positive, come è accaduto, del resto, nell'ultima battaglia in esterna contro il quotatissimo Calangianus, con il confronto che si è chiuso a reti bianche, proprio come era successo in occasione del match casalingo contro il Porto Torres, una settimana prima. Mister Giuliano Robbi è comunque sicuro del fatto che si tratti soltanto di un momento particolarmente sfortunato, ma ora sarà necessario invertire la tendenza, a partire dalla prossima sfida contro il Thiesi, uno dei clienti peggiori da affrontare in questo momento, per un match che non si può assolutamente sbagliare: il tecnico dei sassaresi, ovviamente, si aspetta una vittoria, che ormai manca da quasi un mese, e che regalerebbe a Igene e soci il cambio di passo tanto atteso.
«La partita contro il Calangianus è andata abbastanza bene per quanto mi riguarda — spiega mister Giuliano Robbi —, abbiamo tenuto il campo e cercato di ribattere colpo su colpo contro una squadra fortissima, nonostante fossimo in inferiorità numerica, per circa mezz'ora: loro sono ben assortiti in tutti i reparti, partendo dalla difesa e arrivando all'attacco, proprio per questo credo che si tratti di un punto meritato, strappato con i denti».
La Lanteri raccoglie così il quinto pareggio della stagione.
«Purtroppo quest'anno sta girando così, almeno sino ad ora. Per quanto riguarda il gioco e le occasioni create sono soddisfatto, non c'è nulla di cui mi posso lamentare. Discorso diverso, invece, va fatto per quanto riguarda la concretezza di fronte alla porta: siamo alle prese con un periodo particolarmente sfortunato, dove non riusciamo ad essere abbastanza precisi. Potrei fare tutta una lista di episodi e di situazioni quasi al limite del ridicolo, in questo senso».
Robbi continua: «Ci è capitato di fallire gol incredibili, magari con tutta la porta libera e spalancata e il portiere già sdraiato per terra che riesce a sventare la minaccia con la punta del piede. A San Teodoro ho contato almeno dieci occasioni da rete nitide non finalizzate a dovere».
Discorso simile può essere fatto per la sfida contro il Porto Torres. «È venuta fuori una partita equilibrata: nel primo tempo sono andati meglio loro, nella ripresa invece abbiamo avuto due-tre palle gol limpide, ma purtroppo il punteggio è rimasto inchiodato sullo 0 a 0 iniziale».
Contro il Porto Cervo la gara si è chiusa sull'uno a uno, ma il succo è pressoché lo stesso.
«Loro hanno trovato il gol su un calcio di punizione deviato da un nostro uomo. Noi abbiamo sbagliato un gol già fatto, un colpo di testa, a portiere battuto, che è stato intercettato sulla linea da un avversario, sono episodi che viene male anche raccontare».
Il 2 a 2 maturato in casa del Siniscola, alla seconda giornata, arriva dopo una delle migliori prestazioni offerte dai lanterini. «L'arbitro ci ha fischiato un rigore contro al 93', che c'era tutto, per carità. A noi però non ci è stato concesso un fallo, al 94', per un contatto subito da Igene, proprio quando stava calciando in porta; oltre al danno, è arrivata la beffa dell'ammonizione per simulazione. Anche contro il Porto Cervo, a dire il vero, ci sarebbe potuto essere un penalty a nostro favore, con un loro difensore che ha letteralmente parato il tiro con il braccio, ma non voglio fare polemiche, sia chiaro».
Robbi cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. «Si tratta di un momento particolare, ma ciò che mi conforta è che la squadra manda puntualmente segnali incoraggianti, sul piano del gioco e della personalità. Purtroppo ci manca quel pizzico di fortuna che alla fine risulta fondamentale per vincere le partite».
I numeri collezionati in questo avvio fotografano alla perfezione la situazione. «Abbiamo subito tre gol e ne abbiamo fatto quattro. Se guardiamo alle statistiche degli anni passati, ci accorgiamo che subivamo di più ma riuscivamo ad essere più concreti in attacco».
Il tecnico butta acqua sul fuoco. «Non è il caso di allarmarsi, vale per la società, per il sottoscritto e per i giocatori. Di sicuro, però, gli attaccanti stanno scendendo in campo con una pressione notevole, una cosa che non aiuta affatto: la squadra si esprime bene sino agli ultimi dieci metri, poi però non riusciamo a buttarla dentro, e loro si sentono responsabili».
Poi si lascia sfuggire una battuta: «Riceviamo un sacco di complimenti al termine di ogni partita, ma forse avrei preferito qualche complimento in meno in cambio di qualche punto in più (ride)».
Lo zero spaccato sotto la voce sconfitte rappresenta un motivo di orgoglio.
«Se andiamo a vedere i risultati dei due anni precedenti, nelle prime quattro giornate ci era capitato di perdere due partite. A dire la verità non so cosa sia meglio: in queste sei uscite avrei preferito subire un ko ma, magari, ritrovarmi con almeno due vittorie all'attivo; il pari è sempre una mezza sconfitta, anche se noi abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, ad armi pari, anche con due compagini come Siniscola e Calangianus, date da tutti gli addetti ai lavori come pretendenti al salto di categoria».
La vittoria, considerate le premesse, manca come il pane.
«Quello di domenica a Thiesi sarà uno scontro importantissimo. I nero-verdi hanno perso tre partite, ne hanno pareggiato due e vinta soltanto una, ma nonostante tutto hanno solo tre punti di ritardo rispetto a noi. La classifica è piuttosto corta, credo che domenica inizi una serie di partite decisive: con il campionato a 14 squadre il tempo per recuperare è sempre meno».
Robbi fa il punto della situazione. «In molti ci danno tra i favoriti, ma non è così. Ci troviamo a metà classifica, basta una sconfitta e scivoliamo dritti in zona retrocessione, con una vittoria invece ti affacci nelle zone alte. Dovremo stare molto attenti, questo è poco ma sicuro, ed iniziare a fare punti, proprio da domenica».
I nero-verdi nell'ultima uscita sono riusciti a battere un'autentica corazzata come lo Stintino.
«Saranno molto carichi, sul piano del morale, dopo una vittoria così importante, soprattutto per il valore dell'avversario, anche se, da quello che leggo, il Thiesi ha allestito una squadra piuttosto giovane. L'idea che mi sono fatto è che si tratta di un torneo molto equilibrato, dove puoi vincere e perdere con tutti, e la sconfitta dello Stintino in questo senso è emblematica».
Il sesto turno ha riservato parecchie sorprese. «Tempio e Usinese stanno correndo fortissimo, eppure i primi hanno pareggiato contro il Porto Cervo e i secondi con il Porto Torres».
Per la Lanteri sarà una settimana di duro lavoro. «Cercheremo di prepararci nel miglior modo possibile; le squadre che abbiamo affrontato sino ad ora si sono chiuse molto bene e in questi casi diventa veramente difficile scardinare il bunker, soprattutto se continuiamo a sbagliare così tanto sotto porta. Domenica faremo di tutto per vincere, a prescindere dalla prestazione: ciò che conterà sarà metterci in tasca i tre punti».
Il calendario riserva tutte le sfide contro le prime della classe negli ultimi quattro-cinque turni: le possibilità di riscatto non mancheranno di certo. «Siamo sereni e consapevoli del valore della rosa che la società ha costruito in estate: abbiamo tutte le carte in regola per fare un bel campionato, e in un certo senso ci stiamo riuscendo, anche se i pareggi stanno diventando un po' troppi».
Robbi precisa: «Incontrare squadre così forti, paradossalmente, potrebbe rappresentare un vantaggio: quando ti trovi davanti a certi ostacoli le motivazioni arrivano da sole, è più facile dunque tirare fuori il meglio. Magari troveremo degli avversari che anziché aspettarci nella loro metà campo giocheranno a viso aperto, in questo caso potremmo dire la nostra, con elementi molto rapidi e veloci come Igene e Lumbardu, senza dimenticarci di Zappinu che ci offre ampie garanzie per la nostra manovra».
L'allenatore suona la carica. «Sono convinto che, appena riprenderemo un pizzico di coraggio e di convenzione nei nostri mezzi, riusciremo a rompere le scatole a tutti, che è e rimane uno dei nostri obbiettivi principali. Ora ci aspettano una serie di impegni delicatissimi, contro Stintino, Tempio, Posada, Usinese, ma prima andremo ad Oschiri: anche quella sarà una partitaccia, loro in casa si fanno valere, anche domenica hanno dimostrato di non mollare mai. Dobbiamo pensare comunque ad una partita per volta, cercando di mantenere la serenità. Non abbiamo particolari assilli, non dobbiamo vincere il campionato per forza, certo è che l'appetito, come si dice, vien mangiando: se per caso ci ritroveremo in alto cercheremo di giocarci tutte le nostre carte».
Ma per prima cosa ci sarà da pensare alla salvezza. «Con quattordici squadre le cose sono ancora più complicate: ci sono otto partite in meno rispetto al passato, occorrerà fare parecchia attenzione. Il Valledoria sta stentando, è vero, ma ci sono quatotro compagini raccolte al terz'ultimo posto, a quota cinque. Noi ne abbiamo otto, basta davvero poco per finire nei guai. Proprio per questo dico che prima dobbiamo occuparci di chi ci insegue; l'imperativo è quello di mantenere la categoria».