Agnelli: «La Juve ha la ferma volontà di concludere la stagione»
La Lega di Serie A compatta per finire il campionato
C’è la volontà unanime di «portare a termine la stagione» della serie A, interrotta per l'emergenza coronavirus. Questo emerge dall'Assemblea della Lega calcio di serie A, riunitasi in teleconferenza il primo maggio e, attraverso la quale, è stata messo in minoranza la parte che premeva per non proseguire la stagione.
Il tutto passa dall’approvazione dei protocolli medici dopo le correzioni che il Comitato Tecnico Scientifico del Governo ha richiesto alla commissione medica della Figc. Senza quest'ultima non sarà possibile ripartire con le sedute anche individuali nei centri sportivi. I club sperano di accorciare i tempi ma, perlomeno, vorrebbero poter iniziare il 14 con gli esami a tutti coloro che fanno parte dei "gruppi squadra" in vista della ripresa degli allenamenti per il 18 per poter ripartire il 9-10 giugno con le semifinali di Coppa Italia e avere 16 “spazi” per completare le 12 giornate di campionato, più i 4 recuperi, e la finale del trofeo tricolore. In totale bisognerebbe disputare 124 partite, più 3 di Coppa Italia.
Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, si è complimentato col presidente della Lega Paolo Dal Pino: «Mi associo anche io ai complimenti e ai consensi unanimi per il lavoro del presidente Dal Pino e ne approfitto per ribadire con forza un aspetto. Voi sapete che io non sono molto mediatico e preferisco il silenzio, questo può aver alimentato errate interpretazioni sulla volontà della Juventus. Ebbene, io ribadisco con forza che la Juventus ha la ferma volontà di concludere la stagione 2019/20. Iniziando gli allenamenti il 18 maggio e le partite a giugno ci saranno modi e tempi per concludere le stagioni. Rispettando le indicazioni dell’Uefa e dell’Eca».
l presidente dell'AIC, Damiano Tommasi, è intervenuto a Sky Sport 24: «Sappiamo della volontà della Lega Serie A di portare a termine la stagione, noi siamo concentrati sul protocollo medico. È necessario aprire agli allenamenti individuali anche negli sport di squadra, c'è disparità di trattamento tra gli atleti. Il timore è la fine della stagione, tutti vorrebbero continuarla».