Segna Lazzari, poi Totti rimonta con la doppietta
La Roma punta allo scudetto e il Cagliari si fa da parte
Uno stadio per Totti e una sola squadra con un obiettivo da raggiungere. La Roma crede ancora nello scudetto e nella sua corsa al sogno tricolore il Cagliari si scansa come da copione. Lo fa in maniera meno plateale di qualche altra squadra e, tra l'altro, facendo esplodere i 73 mila del San Siro al gol del vantaggio di Lazzari.
Ma alla fine è venuta fuori la classe di Totti per ribaltare il risultato in appena 4'. Uno stadio per il capitano, attaccato da più parti per il calcione a Balotelli e "ripreso" pure dal Presidente della Repubblica che aveva definito il fallaccio "un atto inconsulto". E, così, oltre ad indossare tutti la magliettina numero 10 (compreso la moglie Ilary e i due figli) ecco tutta una serie di striscione pro-Francesco in Curva Sud: "Totti non si discute...si ama", oppure "Grazie capitano", e ancora un "Sempre al tuo fianco...Capitano".
Passerà per la rimonta del cuore ma è apparso chiaro che se il Cagliari avesse affondato con più convinzione avrebbe portato a casa una bella vittoria. Pronti-via e subito il clamoroso il palo di Totti con un rasoterra da fuori area, su tacco di Perrotta, con Marchetti battuto. Giorgio Melis, tre partite e tre pareggi da quando ha sostituito Allegri, prova a mettere il Cagliari sulla difensiva stile San Paolo, questa volta con Cossu (al quale la Corte Federale gli ha tolto una giornata) e Nainggolan (Lazzari in panchina). Rossoblù graziati da Bergonzi per un fallo di mano di Canini in area, dopo la scivolata del difensore a contrastare il dribbling a rientrare Di Rossi. Poi segna Perrotta (conto aperto col Cagliari) ma sull'assist di Toni è in evidente posizione di fuorigioco.
La ripresa si apre con una sorpresa: fuori Marchetti (problemi fisici) e dentro l'ex Lupatelli. La Roma sforna occasioni in serie che esaltano il dodicesimo rossoblù sempre attento su Totti, De Rossi, Menez. Il Cagliari, intanto, ha l'ardire di entrare in aera giallorossa ma Jeda, solo al limite dell'area piccola e con Julio Sergio in terra, calcia di punta verso la bandierina del corner. A Milano e non solo pensano a un qualcosa da Ufficio Inchieste. La Roma nel frattempo colpisce un’altra traversa con Riise (tiro deviato da Totti) ma al 28' inaspettato arriva il vantaggio del Cagliari su punizione: Conti tocca per Lazzari, gran sinistro rasoterra che supera Julio Sergio. La Roma reagisce e il Cagliari diventa molle: Totti prima sbaglia un pallonetto con Lupatelli già battuto ma poi indovina il corridoio giusto in diagonale dopo essersi liberato con facilità di Astori: è l’1-1 al 34'. Il Cagliari nel frattempo in contropiede fallisce il gol con Matri (para Julio Sergio) e Nenè (recupera Burdisso), mentre Biondini al 38' alza il gomito sul cross di Riise e per Bergonzi è rigore. Batte Totti ed è 2-1. Gara finita, la Roma gestisce il vantaggio o, meglio, il Cagliari non affonda. Lo scudetto è roba per gli ultimi 90' con la Roma a Verona col Chievo e l'Inter a Siena.
ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio 6.5, Motta 6 (32' st Cerci s.v.), Burdisso 6.5, Juan 6, Riise 5.5, Perrotta 6, Pizarro 6.5, De Rossi 6, Menez 6 (35' st Julio Baptista s.v.), Toni 5 (14' st Taddei 6), Totti 7. A disp 1 Lobont, 5 Mexes, 19 Julio Baptista, 22 Tonetto, 33 Brighi. All. Ranieri 6.
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6 (1' st Lupatelli 6.5), Dessena 5, Canini 5, Astori 5, Agostini 5, Biondini 5,5, Conti 5, Nainggolan 5, Cossu 5.5 (8' st Lazzari 6,5), Matri 6, Jeda 5 (16' st Nenè 5.5). A disp. 3 Ariaudo, 15 Marzoratti, 23 Larrivey, 30 Ragatzu). All. Melis-Festa 5.
ARBITRO: Bergonzi di Genova 6.
RETI: nel st 27' Lazzari, 34' e 38' (rig) Totti. Angoli: 10-0 per la Roma. Recupero: 2' e 3'.
NOTE: Ammoniti Pizarro, Riise, Nenè, Nainggolan e Matri. Spettatori: 50.000.