Tutti d'accordo, si gioca dal venerdì al lunedì
La serie A su quattro giorni per salvare i posti Champions
Spalmare il campionato di serie A su quattro giorni, almeno in un certo numero di casi, con partite anche di venerdì e di lunedì. Mentre la serie B farebbe giocare alcune partite il sabato alle 18 (coprendo il buco lasciato dalla serie A che si sposta al venerdì) e la domenica alle 19. Questo è il progetto che trovato l'accordo tra il presidente della Lega calcio Maurizio Beretta, quello della serie A Adriano Galliani e quello della serie B Stefano Fantinel.
Il primo anticipo al venerdì sarà sperimentato per Milan-Udinese il 12 febbraio, con i rossoneri impegnati il martedì successivo contro il Manchester Utd negli ottavi di Champions League. Lo stesso trattamento ha poi chiesto l'Inter in vista della gara di ritorno contro il Chelsea, martedì 16 marzo. «Laddove il calendario lo consentirà, cercheremo di esaudire le richieste delle società», ha spiegato il direttore generale della Lega, Marco Brunelli. Che poi ha aggiunto quelli che sono i due vincoli insormontabili: «I format dei campionati 2010-11 e 2011-12 già comunicati al mercato e la compatibilità con il calendario delle manifestazioni nazionali e internazionali che limitano lo spazio di manovra».
Per le prossime stagioni il nuovo format già prevede la novità di una partita ogni domenica all'ora di pranzo, come accaduto quest'anno all'Epifania con Chievo-Inter alle 12.30 e come avverrà il 3 aprile, il sabato prima di Pasqua. «In un numero limitato di occasioni proveremo a spostare un anticipo del sabato al lunedì sera - ha aggiunto Brunelli - Sarà possibile in 5 o 6 casi». E poi, per cercare di mantenere i quattro posti in Champions, il dg della Lega spiega «che è allo studio un'ulteriore modifica per dare alle squadre italiane impegnate nelle coppe europee lo stesso numero di giorni di riposo di cui godono le avversarie, nell'interesse del sistema che deve difendere il terzo posto nel ranking continentale. In alcune circostanze vedremo di fare anticipare il campionato al venerdì per chi è impegnato di martedì e molti club hanno chiesto di anticipare al sabato anche quando giocano di mercoledì». Così farà il Milan il 12 febbraio contro l'Udinese (alle 20.45), così probabilmente farà l'Inter il 12 marzo contro il Catania.
Sergio Campana, presidente dell'Associazione calciatori, appoggia l'idea di una serie A-spezzatino: «Mi sembra che sia un orientamento comune a tutti i paesi calcistici di Europa: si gioca in orari e giorni sfalsati e si cerca così di soddisfare le esigenze delle televisioni, che finanziano questo sport. Bisognerà piuttosto vedere cosa ne pensano i tifosi, visto che oramai si gioca a tutte le ore e tutti i giorni della settimana».
Adriano Galliani è sicuro che questo progetto andrà avanti: «Non ha nessuna controindicazione, tutti ne guadagneranno. La rivoluzione è partita dalla constatazione che la serie A deve restare competitiva in Europa. È fondamentale tenere distante la Germania nel ranking Uefa se vogliamo avere ancora le 4 squadre in Champions per il 2011-12. Ora saremmo dietro e i tedeschi, così come i francesi, fanno l'anticipo al venerdì per la squadra impegnata in Champions il martedì e lo fanno al sabato per quella impegnata il mercoledì». D'accordo anche la serie B che si ritaglierà il suo spazio. «La svolta è necessaria, ne guadagneranno molto il calcio in tv e l'esposizione mediatica di tutti i club - osserva Sergio Fantinel - Ma governo e parlamento devono aiutarci per realizzare nuovi stadi».