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Abbasanta
«Partiti per salvarci, la svolta col 2-1 al Bono»

L'Abbasanta in paradiso a sorpresa, Lostia: «Promozione insperata, ragazzi fantastici»

Vincere, si sa, è sempre bellissimo, ma quando non te lo aspetti la soddisfazione è, se si vuole, ancora maggiore: in casa Abbasanta puntavano ad una stagione tranquilla, ad una salvezza da raggiungere senza troppi patemi, ed invece, con il passare delle giornate, i ragazzi guidati da mister Gabriele Lostia si sono trovati in alta quota e, dunque, nelle condizioni ideali per potersi giocare tutte le proprie carte, a caccia del primo posto in classifica. Il successo strappato nel big-match in casa dell'Atletico Bono è stato il vero e proprio trampolino di lancio per la volata finale, che si è conclusa, nel migliore dei modi, grazie al pari, per 2 a 2, rimediato proprio nell'ultima uscita, nella tana del San Nicola di Ozieri, diretta rivale nella corsa alla Promozione. Per i rossoneri, dunque, è arrivato il momento della festa, meritatissima, al termine di una stagione da incorniciare.

«Non ci aspettavamo di chiudere l'anno al primo posto — ammette mister Gabriele Lostia — considerando soprattutto che questa estate, dopo due stagioni compromesse dalla pandemia, la società aveva deciso di ridimensionare il progetto. Siamo partiti con l'obiettivo di raggiungere una salvezza tranquilla e disputare un buon campionato, senza dimenticare il divertimento. Riuscire a conquistare il salto in Promozione è stata una sorpresa anche per noi, ma c'è da dire che la soddisfazione, in questi casi, è ancora più grande. Ora ci godiamo il momento, ce lo siamo meritato».

Con il passare delle giornate l'Abbasanta ha capito di poter puntare al primo posto.
«La svolta in questo senso è arrivata con la vittoria per 2 a 1 contro l'Atletico Bono: credo che sia stato uno dei passaggi decisivi della nostra stagione. Da quel momento ci siamo trovati in testa alla classifica; le sorti del torneo dipendevano da noi, insomma. La consapevolezza nei nostri mezzi è aumentata ulteriormente e proprio in quel momento abbiamo capito che potevamo davvero farcela. Se avessimo perso quella partita saremo scivolati a -5 dal vertice e sarebbe stato tutto molto più difficile».

La certezza matematica della vittoria è arrivata con 90' di anticipo rispetto al termine del campionato, grazie al 2 a 2 strappato contro il San Nicola di Ozieri nell'ultima uscita.
«Un'altra partita fondamentale e piuttosto difficile: loro erano all'ultima spiaggia, dovevano vincere per forza, per continuare a sperare di superarci qualora noi fossimo caduti con il Bultei. Per fortuna però, le cose ci sono andate bene. Abbiamo approcciato la sfida nel migliore dei modi, giocando con personalità: il confronto è stato piuttosto equilibrato, anche se poi ci siamo trovati sotto di due gol».
Il tecnico non ha perso la tranquillità e la fiducia.
«I ragazzi si stavano impegnando e avevano già creato diverse occasioni da gol, ero convinto che ci saremmo rialzati e in effetti siamo stati bravi ad acciuffare il pareggio; il risultato è giusto, per quello che si è visto in campo. Vincere il campionato con una rimonta del genere è stato emozionante e ci rende ancora più orgogliosi per quello che abbiamo fatto. Il San Nicola comunque merita i nostri complimenti: una squadra giovane, che ha messo in mostra ottime individualità e ha disputato una grandissima stagione. Credo che il loro secondo posto sia assolutamente meritato».

Nel girone di ritorno l'Abbasanta ha aumentato ulteriormente i giri del proprio motore.
«L'avvio, purtroppo, è stato caratterizzato da infortuni e assenze varie per i motivi più disparati; in più la squadra era ancora alla ricerca dell'amalgama migliore. Con queste premesse è normale che i risultati siano stati altalenanti, ma nonostante tutto ci siamo sempre allenati al 100%. Nella seconda parte del campionato abbiamo semplicemente raccolto i frutti del nostro lavoro».

La concorrenza, del resto, non è mancata di sicuro: la sfida, al ritorno, contro il Benetutti ultimo in classifica è stata particolarmente accesa.
«Avevo molta paura di quella partita, come ti avevo detto in occasione della scorsa intervista. Mi aspettavo una battaglia e così è stato: ci siamo scontrati contro una squadra che non aveva più nulla da chiedere al campionato e più passavano i minuti e più aumentava il nostro nervosismo. Il gol, all'88', è stato un'autentica liberazione. È stato uno dei momenti cruciali, soprattutto per quanto riguarda le motivazioni. Da quel momento in poi ci siamo dovuti preoccupare di mantenere le distanze dalle nostre inseguitrici».

Il ko, per 3 a 2, contro il Silanus, è arrivato dopo il sontuoso 6 a 0 maturato nel match contro il Pattada.
«A volte quando si vincono così tante partite di fila, come è capitato a noi, c'è il rischio di sentirsi appagati. Abbiamo affrontato il Silanus con un ottimo biglietto da visita, composto da sei successi consecutivi, considerando poi che nel turno precedente avevamo stravinto il match contro il Pattada. Paradossalmente quella sconfitta ci ha caricato ancora di più: i ragazzi hanno raddoppiato i loro sforzi, è stato un passo falso salutare, insomma, che è arrivato nel momento più opportuno. Sono stati proprio i miei giocatori a chiedermi di intensificare gli allenamenti durante la settimana: c'era tanta voglia di preparasi al meglio in vista del rush finale, in quel momento ho capito che eravamo sulla strada giusta».

Lostia applaude i suoi.
«Credo che la differenza, alla fine, l'abbia fatta il gruppo: alle sedute di allenamento partecipavano sempre in tanti, nell'ultima, ad esempio, c'erano 24 ragazzi. Si sono messi a disposizione con tanta costanza, nessuno ha mai mollato e conta che, molto spesso, chi trova meno spazio tende a lasciarsi andare. Invece tutti si sono impegnati al massimo e sono risultati decisivi: ciascuno di loro è riuscito a dare il proprio contributo, non posso che essere felice per come sono andate le cose. Ovviamente non conosco le situazioni che hanno vissuto nelle altre squadre, ma io credo che sia difficilissimo trovare, in tutto il panorama della Prima Categoria, una rosa che riesca ad offrire queste garanzie».

I numeri parlano chiaro: miglior attacco in assoluto e seconda miglior difesa.
«Non posso che essere soddisfatto: oltre a Mauro Calvia, che è il nostro capocannoniere, sono andati a segno in tanti, anche grazie al lavoro specifico che abbiamo fatto durante la settimana».
Le difficoltà però non sono mancate: «Cossu è stato costretto a stare fuori per quasi un girone, Muscau non è sicuramente una prima punta di ruolo, anche se si è messo a disposizione con tanta buona volontà. Ci siamo dovuti arrangiare, insomma, puntando su soluzioni diverse, ed i segnali che sono arrivati sono stati ottimi».
Anche per quanto riguarda la fase difensiva le cose sono andate alla grande.
«Siamo riusciti a trovare l'equilibrio tra i reparti: abbiamo sempre fatto un gol a partita, probabilmente siamo l'unica squadra ad esserci riuscita, dunque il fatto di riuscire ad incassarne pochi ci ha dato un ulteriore vantaggio. Attaccavamo e difendevamo con tutti gli uomini in campo, ma a dire la verità abbiamo curato particolarmente la fase di non possesso. Il valore dei nostri difensori, del resto, non si discute, e credo che sia emerso in maniera inequivocabile».

Abbasanta di nuovo in Promozione, ma mister Lostia preferisce non pronunciarsi sul suo futuro.
«In questo momento voglio solo godermi la vittoria del campionato, per tutto il resto dei discorsi ci sarà tempo. Quando si chiude una stagione l'unico desiderio è soltanto quello di staccare la spina per un po', considerando che nell'arco di un anno spendi tantissime energie nervose. Ora ci concentreremo sull'ultima partita, non riesco a pensare al prossimo mese, a dire la verità».

Una cosa è certa: tra l'Abbasanta e i propri sostenitori è scoppiato l'amore.
«Ho avuto la fortuna di giocare con questa maglia e vincere un campionato: conosco bene l'ambiente, insomma, è genuino e serio. I dirigenti e soprattutto i tifosi ci sono sempre stati vicini, non ci hanno mai lasciati soli, nemmeno nelle trasferte più problematiche. Negli ultimi 4-5 mesi i nostri sostenitori ci seguivano persino durante gli allenamenti, ci incitavano a dare sempre il massimo. È un motivo di orgoglio in più per noi. Il paese ha risposto piuttosto bene: la festa continuerà anche nei prossimi giorni»

Lostia chiude con le dediche e i ringraziamenti di rito.
«Non sono molto bravo con queste cose, ma ci tengo a ringraziare pubblicamente la mia squadra; il merito più grande per questa vittoria va sicuramente a loro, per tutto quello che hanno fatto, per l'impegno che ci hanno messo. Ci tengo, poi, a ringraziare la società e i tifosi. Non voglio fare dediche particolari, perchè non vorrei correre il rischio di dimenticarmi di qualcuno».
Dopo due minuti dalla fine della nostra conversazione, il mio telefono squilla ancora.
«Volevo dedicare, se posso, questo successo alla mia compagna, considerando poi che siamo anche in attesa di una bambina. Sono piuttosto timido, ma mi sembra davvero il minimo ringraziare una persona che mi ha sopportato e supportato per tutto l'anno (ride)».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2021/2022
Tags:
Prima Categoria
Girone D