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Omar Porru, attaccante, Andromeda
L'ex Muravera: «Due anni di stop ma sto bene»

L'Andromeda si affaccia nei piani alti, Porru: «Guardiamo la classifica e non vedo chi potrà fare il vuoto»

Stare senza calcio per quasi due anni è stata dura, ma Omar Porru sta lavorando sodo per recuperare tutto il tempo perso: la proposta arrivata in estate da parte dell'Andromeda è stata colta al volo dal talentuoso centrocampista offensivo, ex tra l'altro di Selargius e Muravera, con cui nelle scorse stagioni ha calcato il palcoscenico importante della Serie D. Il classe 1995, 24 anni compiuti lo scorso primo marzo, si è rimesso in gioco ed in discussione, con il massimo della determinazione e sta contribuendo, in maniera fondamentale, alla strepitosa cavalcata dei giallo-neri che domenica scorsa si sono immediatamente riscattati dopo il quarto ko stagionale rimediato ad Arborea, imponendo il pari, per 2 a 2, al lanciatissimo Gonnosfanadiga. Un punto che fa morale, oltre che classifica: i ragazzi allenati da mister Casula occupano attualmente il quinto posto, in compagnia di Villacidrese e Cortoghiana, che nel pomeriggio scenderanno in campo per recuperare la sfida del 24 novembre scorso saltata a causa del maltempo.


«Il Gonnosfanadiga è tra le squadre che sta meglio a livello fisico e mentale — dichiara Omar Porru — nell'ultimo periodo hanno ottenuto una bella serie di risultati positivi, che comunque portano tanto entusiasmo e ti aiutano a lavorare meglio. Noi invece eravamo reduci dal ko di Arborea, una partita non proprio bellissima da parte nostra, a voler dire il vero, ma ci siamo arrivati belli carichi».
L'approccio alla gara è stato piuttosto buono: «Siamo entrati in campo con la testa giusta, pronti a dar battaglia sino all'ultimo per conquistare i tre punti; del resto la squadra è piuttosto in forma, a livello generale, e ora vogliamo chiudere il girone di andata in bellezza per sistemare ulteriormente la nostra classifica, poi vedremo come andranno le cose».
Il 3 a 2 maturato nel match interno contro il fortissimo Sant'Elena è la prova lampante che i giallo-neri, soprattutto tra le mura amiche, se la possono giocare ad armi pari con chiunque.
«I nostri tifosi ci danno la classica marcia in più — sottolinea — ma questa non vuol essere assolutamente una giustificazione per tutti i punti persi fuori casa. Credo che la forza di questo gruppo sia il grande affiatamento, puntano da anni sullo stesso zoccolo duro e cercano di migliorare stagione dopo stagione con innesti mirati, come ad esempio il mio o quello di Mirko Atzeni». Solo la Sigma di Madau, sino a questo momento, è riuscita a prendersi i tre punti al “Comunale” di Siurgus Donigala. «Io purtroppo in quella occasione non ero presente per via della squalifica rimediata nel match precedente a Tonara. Si è trattata comunque di una partita ambigua, il risultato è bugiardo perché abbiamo dominato per lunghi tratti, ma il campo dopo la tanta pioggia caduta in quelle ore si è trasformato in un pantano; difficile giocare al calcio in quelle condizioni. Sono quindi risultati determinanti i singoli episodi, i rimpalli fortunosi».

La situazione dopo 12 giornate è decisamente positiva, con il quinto posto a quota 18 e la zona play-off lontana appena 4 lunghezze.
«Sarebbe da ipocriti dire che non guardiamo la classifica, ma il nostro obiettivo rimane la salvezza. Il campionato è decisamente equilibrato, ti basta vincere o perdere una gara per rimettere tutto in discussione. In più non c'è, a quanto pare, la classica squadra che può fare il vuoto alle proprie spalle: ogni domenica, insomma, è ricchissima di sorprese e colpi di scena». Poi continua: «Per me la Promozione è una novità, considerando che ho sempre militato in categorie superiori, ma sto incontrando tanti giocatori che hanno fatto la Serie D e l'Eccellenza: il livello medio dunque è elevatissimo».
Porru ha segnato tre reti in questo avvio: il centrocampista fa il punto della situazione a livello personale. «Arrivo da un periodo di stop di quasi due anni: ho avuto dei problemi dal punto di vista lavorativo che mi hanno costretto ad abbandonare il calcio ad alti livelli. Quest'estate ho deciso di rimettermi in gioco con l'Andromeda e per ora sono molto soddisfatto per come stanno andando le cose, considerando poi che ci ho messo un po' di tempo per riprendermi e trovare la condizione ideale. Per quanto riguarda i gol, invece, credo che per le mie potenzialità siano pochi: spero di farne ovviamente molti di più; giocare assieme a Simone Farci, che mi conosce benissimo sin dai tempi del Selargius, non può che essere un enorme vantaggio, in questo senso».

I prossimi impegni rappresentano dei banchi di prova piuttosto attendibili. «Ci aspetta un finale di girone di andata con il botto: tre partite che si riveleranno belle toste, a partire da quella contro il Villamassargia, che ci precede in classifica con un punto di vantaggio. L'Idolo invece sta facendo grandi cose, sarà un'autentica battaglia, anche se giocheremo in casa e proveremo a far valere il fattore campo. Il Cortoghiana è una compagine ostica, soprattutto tra le mura amiche, ben strutturata fisicamente. Cercheremo di esprimerci nel migliore dei modi possibile, giocando palla a terra e sfruttando, magari, la nostra velocità negli uno contro uno».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2019/2020
Tags:
Promozione
Girone A