«Col Porto Torres è decisiva per la salvezza matematica»
Lanteri tra luci e ombre, Robbi: «Potevamo stare con le prime ma ci sono anche annate storte»
La Lanteri archivia rapidamente il passo falso di Thiesi e ritorna alla vittoria, grazie al secco 2 a 0 inflitto all'Oschirese: si tratta sicuramente di una bella boccata d'ossigeno per i sassaresi, che si riportano così a distanza di sicurezza dalla zona calda della classifica, con otto punti di vantaggio nei confronti della coppia di terzultime formata, per l'appunto, dai granata di Fogu, incontrati domenica scorsa, e dal Porto Torres: proprio i rossoblù di Porqueddu saranno protagonisti del match di recupero, valido per la diciottesima giornata, in programma nel pomeriggio di oggi, con fischio d'inizio fissato per le ore 16.
Mister Giuliano Robbi guarda al futuro con ottimismo, consapevole del valore e della forza della sua squadra: il 3 a 0 rifilato al quotatissimo Calangianus parla chiaro in questo senso; Zappino e soci sono pronti a chiudere la stagione nel migliore dei modi, con tutte le sfide alle prime della classe in programma nelle ultime cinque uscite.
«Quella di domenica è stata una partita piuttosto equilibrata, non lo nascondo — ammette con sportività mister Giuliano Robbi — nel primo tempo le due squadre si sono controllate e annullate a vicenda, con pochissime occasioni da gol da una parte e dell'altra. Nel secondo tempo invece siamo rientrati in campo con il piglio giusto: la giocata di Zappino ci ha permesso di sbloccare il risultato, dopo 10', poi, è arrivato il raddoppio di Pace. Tutto sommato è andata bene, credo che si tratti di una vittoria meritata». Il tecnico aggiunge: «Per noi era fondamentale fare punti, considerando che la nostra situazione in classifica non era proprio fantastica, perchè ci trovavamo ad un passo dalla zona retrocessione».
La Lanteri ha archiviato immediatamente il ko rimediato a Thiesi.
«La nostra — precisa Robbi — si sta rivelando una stagione molto travagliata: non sono mai riuscito a schierare la stessa formazione per due domeniche di seguito, a causa degli infortuni e delle assenze per motivi personali o legati al lavoro. A Thiesi comunque la partita l'abbiamo fatta noi: i nostri avversari si sono preoccupati principalmente di non subire il gol e puntavano sulle ripartenze, con palle lunghe in avanti. Il primo gol è arrivato dopo un rimpallo sfortunatissimo; siamo riusciti a rimettere in piedi il confronto trovando il gol del pari, ma loro hanno segnato il raddoppio, ancora con una palla dalle retrovie da cui poi è nato il calcio di rigore. Un episodio in cui siamo stati piuttosto ingenui, a voler essere sinceri, anche se i miei ragazzi mi hanno assicurato che non c'è stato contatto. A conti fatti ci siamo espressi come al solito e, forse, per quello che abbiamo fatto vedere non meritavamo di perdere, ma nel calcio, si sa, alla fine vince chi fa più gol e il Thiesi da questo punto di vista non ha rubato assolutamente nulla, si sono giocati le loro carte, al massimo delle loro possibilità».
Il girone di ritorno non si è aperto nel migliore dei modi, con tre ko nelle prime quattro gare.
«Abbiamo pagato a carissimo prezzo la sosta più lunga del previsto a causa dell'emergenza Covid, ma è un discorso che riguarda tutte le squadre credo, un problema comune a molti, dunque. Per quanto mi riguarda, poi, non ho tantissimi giocatori di categoria a disposizione: se contemporaneamente ti mancano due o tre giocatori forti ed esperti fai fatica a creare quello che dovresti».
Eppure, nonostante le difficoltà, con il Calangianus la Lanteri ha sfornato una delle prestazioni più brillanti dell'intera stagione.
«I primi 10' della sfida, però, potevano rivelarsi letali per noi, contando che loro hanno avuto due palle-gol clamorose. Per fortuna, i pericoli ci hanno svegliato e da quel momento in poi ci siamo espressi alla grande, giocandocela ad armi pari. Nel primo tempo abbiamo trovato il gol con una ripartenza di Igene, che il giorno era in condizioni strabilianti. Con il vantaggio in tasca abbiamo pensato a difenderci: in settimana ci eravamo preparati benissimo, più o meno sapevo come avrebbero giocato, non sono una squadra che si affida volentieri ai lanci lunghi e li abbiamo quasi obbligati a farlo, con un pressing alto sul loro centrale. Il terzo gol, per l'appunto, nasce proprio dalla pressione di Pintus che ruba palla all'avversario». Nel secondo tempo la Lanteri non ha dovuto fare altro che completare l'opera. «Abbiamo legittimato la vittoria con 45' giocati alla grande e il secondo gol realizzato dopo appena 5': il risultato è stato addirittura troppo largo probabilmente. Non mi voglio assolutamente vantare, ma ci ha fatto piacere ricevere i complimenti da parte dei nostri avversari».
La vittoria ottenuta contro una corazzata come quella guidata da mister Rusani, paradossalmente ha lasciato un pizzico di amaro in bocca.
«È stata la dimostrazione lampante che la nostra squadra avrebbe potuto fare un campionato diverso, come pronosticato peraltro da tutti gli addetti ai lavori: non dico che avremmo puntato alla vittoria del torneo, perchè ci sono compagini ben più attrezzate di noi, come Usinese, Tempio, lo stesso Stintino e, appunto, il Calangianus. Saremmo potuti essere la classica mina vagante, come il Posada, ad esempio, che è venuto fuori alla grande, però è il campo che esprime i suoi verdetti, in sostanza, e la nostra posizione in classifica rispecchia quello che abbiamo raccolto. Avevamo le carte in regola per stare con le prime della classe, ma ci sono annate dove non tutto gira nel verso giusto».
Nel finale di stagione la Lanteri vestirà comunque i panni dell'arbitro nella corsa al titolo.
«Inconteremo Tempio, Usinese, Stintino e Posada: scenderemo in campo con lo stesso atteggiamento di sempre, anche perchè al momento, con 29 punti all'attivo, non abbiamo ancora la certezza matematica della salvezza».
In questo senso, l'incontro con il Porto Torres, in programma proprio nel pomeriggio di oggi, mette sul piatto un bottino pesantissimo.
«Anche loro vorranno assolutamente fare risultato per cercare di allontanarsi dalla zona calda ed evitare gli spareggi play-out. Chiaramente li affronteremo cercando di fare il massimo. Il nostro obbiettivo da qui alla fine è racimolare quanti più punti possibile; chi vorrà vincere il campionato dovrà fare i conti con noi: se ci presentiamo con la squadra al completo diventiamo un ostacolo insidioso per tutti e le tre reti al Calangianus lo dimostrano, considerando che quest'anno nessuno è riuscito a batterli con più di due gol. Onoreremo l'impegno sino all'ultimo secondo, senza fare regali, questo è poco ma sicuro. È chiaro, le motivazioni fanno la differenza e magari, una volta raggiunta la salvezza, non scenderemo in campo proprio con il coltello tra i denti, anche se poi è vero che potendo giocare in scioltezza, senza assilli, trovi le prestazioni migliori».
Dal punto di vista atletico i sassaresi non possono assolutamente lamentarsi.
«In questo momento stiamo benissimo; anche domenica scorsa, nel secondo tempo, a livello fisico abbiamo giganteggiato. La squadra sta lavorando bene, abbiamo un preparatore atletico davvero molto valido e competente, non so quante altre compagini possano contare su una persona così preparata. Siamo in salute, nonostante negli ultimi giorni ci siano venuti a mancare quattro giocatori, chi per infortunio, chi per motivi personali. Anche oggi quindi, nella sfida al Porto Torres, dovrò fare i conti con qualche problemino di formazione».
Robbi però ha diversi giovani interessanti su cui contare.
«Sono la nostra forza: la società punta molto su di loro e i meriti vanno estesi anche ai tecnici e ai preparatori che seguono il settore giovanile. Stiamo lanciando in prima squadra tanti ragazzi interessanti, giochiamo con dei classe '2004 e dei '2003; rappresentano il futuro di questo club e cerchiamo di farli crescere al meglio».