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Gianluca Hervatin, allenatore, Lanusei
«Le voci di esonero? Fanno male ma sono pronto a lottare e soffrire»

Lanusei double face, Hervatin: «Col Budoni prima fragili e slegati, nella ripresa la reazione che volevo. Il tempo per fare l'impresa dell'anno scorso c'è»

Il Lanusei double face visto a Budoni potrebbe preoccupare il proprio tecnico Gianluca Hervatin, la società e i tifosi biancorossoverdi, quello visto nella ripresa ha reagito non riuscendo però a rimediare i tre gol di scarto. La settima sconfitta in nove giornate pesa comunque nel morale e nella classifica degli ogliastrini, fermi a quota 4 all'ultimo posto. «C'è stato un tempo a ciascuno - ha osservato nel dopogara mister Hervatin - con la differenza che in quello a favore del Budoni loro ci hanno fatto tre gol e nel tempo a favore nostro solamente uno. Dopo il 3-1 pregavo di fare il secondo gol per giocarci il rimanente spezzone di gara con una chance, con due gol di svantaggio e riducendosi il tempo a disposizione le speranze si affievolivano». Il rammarico è ancora alto: «Nel primo tempo siamo stati fragili, avevamo due linee lontane e perdevamo tutti i duelli aerei e individuali, sarebbe servito un time-out per cambiare qualcosa. Nella pausa abbiamo rimesso le cose a posto e avrei voluto vedere la mia squadra sul 3-2 perché se lo meritava, un recupero del genere sarebbe stato molto incoraggiante, però in fase realizzativa dobbiamo migliorare tanto, in mezzo all'area continuiamo a fare degli errori di posizionamento, quando il cross arriva da una fascia non si può essere tutti verso il primo palo e dimenticarci il lato opposto, che è quello debole per gli avversari e nel quale in genere si fa gol». L'allenatore di Porto Torres non si dà per vinto: «Dobbiamo migliorare, ai giocatori ho detto che avrei voluto vedere innanzitutto una squadra viva e che non desse l'impressione di essere allo sfascio. Abbiamo avuto una reazione, non è stata una squadra scoraggiata. Chi ha visto la partita, se alla fine del primo tempo poteva andarsene triste, nel secondo ha visto un incoraggiamento per il proseguo. Non siamo alle prime partite ma nemmeno alle ultime, nove giornate non sono pochissime ma il tempo per rimediare c'è, dobbiamo andare avanti e cercare di fare l'impresa dell'anno scorso». 

 

Hervatin spiega la metaformosi tra un tempo e l'altro: «In passato non abbiamo dimostrato questa forza di reagire, spesso abbiamo palesato una fragilità dopo uno svantaggio inspiegabile. Ho chiesto ai ragazzi di tirar fuori quelle cose da "maschietto", anche se eravamo 3-0 sotto di usare la dignità, l'orgoglio e di non perdere la faccia. I punti sono rimasti zero per noi ma almeno sotto l'aspetto caratteriale abbiamo dato delle risposte. Sul piano tattico gli inserimenti di una punta senior come Franzese insieme al portiere fuoriquota Avicolli ha dato frutti: «Siamo ritornati al nostro modulo che ci dà più linee di passaggio e certezze con i giocatori di centrocampo, ho rifatto il rombo con due attaccanti, ho dovuto togliere il portiere "vecchio" (La Gorga, ndr) perché quando stai perdendo 3-0 viene meno qualunque timore e ragionamento, e cerchi di provare a fare il massimo. Siamo stati aggressivi rubavamo tutti i palloni, per 30-35 minuti si è vista una bella squadra anche divertente, negli ultimi dieci, tra i cambi, il ritmo spezzato e la stanchezza, la gara si è riequilibrata».

 

Per Hervatin le voci di esonero rimbalzate a metà settimana, e poi smentite dalla società, non hanno influito sulla prestazione del primo tempo: «Quando non se ne parlava perdevamo ugualmente, evidentemente non hanno inciso né in bene e né in male, il trend è rimasto uguale. A me ha fatto male leggere certe cose, la società a me non ha detto nulla, poi è libera di pensare certe cose ma se noi facciamo un processo ai pensieri o le chiacchiere. Io sono l'allenatore del Lanusei e per essere mandato me lo deve dire la società e non un giornalista. Cosa ci sia di vero non mi interessa, io penso a fare gli allenamenti per preparare la gara contro la Nuorese, salvo cose strane che non credo, tutto il resto piace a chi mi vuole male e non gli sembra vero quello che ha letto, me lo augura ancora. Questo lavoro include anche questi momenti, io alleno in serie D e ne vado fiero, non guido una squadra di prima fascia ma sono pronto a lottare e soffrire e nella sofferenza è compreso tutto questo come l'anno scorso».

 

Mercoledì un altro derby, al Lixius arriva la Nuorese, il tecnico dei barbaricini Agovino era presente in tribuna a Budoni. «Speriamo se ne sia andato dopo il primo tempo - dice con ironia Hervatin - così penserà che sarà facile. L'abbiamo già affrontati ma ora hanno un altro allenatore, anche io vedrò la loro gara contro il Trastevere, sulla carta sono più forti ma a noi non restano da fare molti ragionamenti, quando non vinci con le piccole allora devi vincere con le grandi, i punti vanno fatti. Adesso è arrivato Bonu che non è ancora in condizione, e arriverà qualche altro ad aiutarci».

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2017/2018
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9 Andata