«Al Budoni auguro il meglio, noi possiamo dar fastidio»
Lanusei, Manis incide già all'esordio: «A me piace giocare ed essere ancora protagonista in campo»
È stato uno dei pezzi forte della campagna acquisti del Budoni ma, dopo tre giornate di campionato, ha voluto il trasferimento scegliendo il Lanusei. Per Marco Manis gli spazi nell'undici titolare della squadra di Cerbone si erano improvvisamente ridotti e per un "giovane" portiere di 39 anni abituato ad essere decisivo in campo, come lo è stato all'esordio contro il Sant'Elena sul tiro di Ragatzu, è stato quasi inevitabile cambiare e dire sì agli ogliastrini guidati da Mario Masia, suo ex compagno all'Olbia.
«Budoni è una società serissima e punta a vincere il campionato con giocatori di grandissima qualità - spiega l'estremo difensore dopo l'esordio contro il Sant'Elena - A me piace giocare ed essere ancora protagonista in campo e divertirmi, arriverà il momento che farò da chioccia ai giovani ma preferisco deciderlo io e non farlo decidere ad altri. Se in una squadra, anche se forte, non mi diverto il lato calcistico passa in secondo piano. Al Budoni e ai miei ex compagni auguro il meglio, sono contento della scelta fatta e farò di tutto col Lanusei e i miei nuovi compagni per mettere magari il bastone tra le ruote al Budoni stesso. L'esordio? È stato come sempre, mi piace parlare da dietro e trasmettere un po' di fiducia ai ragazzi, specialmente a quelli più giovani. Il fatto di non aver preso gol è un buon punto di partenza, quando riusciremo a sbloccare le partite allora ci divertiremo. La squadra è buona, ce la giocheremo ad armi pari con tutti. Il campionato è difficile, equilibrato e di qualità, parecchie squadre puntano al salto di categoria, noi capiremo gara dopo gara dove vogliamo arrivare ma sono fiducioso».
Il Lanusei sorpresa come l'Ilva dello scorso anno con Manis? «Magari, annate come quella scorsa capitano una volta sola, però noi dobbiamo capire la nostra dimensione gara dopo gara. Le basi sono solide, c'è una società che ti mette tanta tranquillità, un allenatore che lavora tanto e un gruppo di ragazzi unito».