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Vittorio Attili, centrocampista, Ilvamaddalena
Rimonta da urlo del Sant'Elena, il Carbonia stende la Ferrini

L'Atletico Uri ferma il Tempio, Nuorese e Ilva a -1 dalla vetta, sale l'Iglesias, pari tra Lanusei e Ossese

La Coppa Italia è una cosa e il campionato un'altra. Lo sa bene il Tempio che, dopo il 5-1 di mercoledì all'Atletico Uri utile a centrare la finalissima, non va oltre l'1-1 nella sfida al vertice con gli stessi avversari - rimasti a tre punti (26 a 23) permettendo a Nuorese e Ilvamaddalena, vincenti di misura contro il Tortolì in casa e il Buddusò in trasferta, di andare a -1 dalla capolista. Guadagna due punti dalla vetta anche l'Iglesias, l'altra finalista di Coppa, che cala il poker a Santa Teresa, si mette giù dal podio con una lunghezza davanti all'Uri. Finisce in parità l'altro big-match, quello tra Lanusei e Ossese, che restano divise da un punto e chiudono il gruppone delle sette che gioca per il primo posto e i posti playoff. Nel campionato della salvezza, invece, il Carbonia regola all'inglese la Ferrini e prende margine da tutte andando a quota 18 e lasciando i cagliaritani nei playout con 12 punti. Un punto a testa tra Villasimius e Calangianus utile per agganciare il Tortolì a quota 15 mentre lo scontro diretto tra Sant'Elena e Taloro va ai quartesi che lasciano l'ultima posizione ai teresini e affiancano il Buddusò nella posizione che dà il playout. I gavoesi restano un punto sopra la zona calda.

 

Quattro giorni dopo è un'altra cosa. La replica di Tempio-Atletico Uri non è un monologo azzurro come la semifinale di Coppa ma un botta e risposta dopo una quasi mezzora di gioco molto equilibrata e in assenza di occasioni: Gli azzurri si portano avanti al 28' grazie al sinistro incrociato di Spano in seguito al cross di Solinas; i giallorossi sono subito pronti a replicare con Ravot con un destro che trafigge Idrissi. Nella ripresa non ci sono gli stessi fuochi e le stesse fiamme di mercoledì e, dopo un tiro di Spano parato agevolmente da Cherchi, i giallorossi ci provano con le conclusioni di Giovanni Piga e Ricci ben parate da Idrissi. Ancora Ricci al tiro e replica di Dimitrijevic ma in entrambi i casi la palla finisce sul fondo.

 

Terzo successo di fila della Nuorese al Frogheri contro un Tortolì ben messo in campo e voglioso di strappare un punto pesanta alla vicecapolista. Il primo tempo parte con una bella staffilata dal limite di Catte sugli sviluppi di un angolo ma non centra lo specchio di porta. I rossoblù reclamano per un tocco di mano in area verdazzurra e sfiorano il gol con un colpo di testa di Delpiccolo su punizione laterale. Nella ripresa la squadra di Bonomi aumenta l'offensiva ma non riesce a prevalere sull'organizzata difesa ogliastrina fino al 41' quando Caggiu interviene col piatto destro al volo per insaccare uno spiovente dalla trequarti sinistra. I barbaricini si portano a -1 dal Tempio, gli ogliastrini restano col +2 sulla zona playout.

 

Seconda trasferta contro un avversario in lotta salvezza e seconda vittoria per l'Ilvamaddalena che vince a Buddusò grazie alla trasformazione di uno dei tre rigori fischiati a proprio a favore. La gara avrebbe potuto prendere una piega diversa per gli isolani se, al 12', De Cenco non avesse mandato sulla traversa il primo penalty di giornata fischiato per un tocco di mano di Ortis su cross di Bert. A nulla serve costringere costantemente gli azzurri di Terrosu sulla difensiva e, al 6' della ripresa, Faralli dice no al tentativo di Piassi. L'incertezza sul punteggio resta fino al 22' della ripresa quando Attili viene trattenuto in area mentre stava per insaccare una palla non trattenuta dal portiere e lo stesso centrocampista non sbaglia dagli 11 metri mandando la palla sotto la traversa. La chance per chiudere i conti ce l'ha Mondino che, sulla verticalizzazione di Bert, si guadagna il rigore ma l'attaccante argentino non si sblocca e viene fermato da Faralli. L'uno su tre dal dischetto è comunque sufficiente per arrivare ad un passo dalla vetta.  

 

L'Iglesias completa la settimana da paura con un tris di vittorie. Dopo il successo nel derby per 2-1 sul Carbonia e il bis di Coppa Italia con il Villasimius per la storica finale di Coppa Italia, la squadra di Murru cala il poker al Santa Teresa e si conferma in lotta per la prima posizione. Esordio casalingo per mister Levacovich sulla panchina dei galluresi dopo il bel punto conquistato a La Maddalena ma l'avvio dei minerari è fulmineo. Il rientrante Alvarenga segna il vantaggio dopo 2', raddoppia al 6' Crivellaro già decisivo nella sfida di mercoledì col 2-1 ai sarrabesi. Dopo 11' della ripresa chiude i conti il capitano Edoardo Piras, nel finale c'è spazio al 40' per il quarto gol di Salvi Costa che mette il sigillo al secondo successo esterno dei rossoblù dopo quello di Tortolì. Per i teresini, a segno al 46' con il punto delle bandiera ad opera di Siamparelli, continua il tabù del "Buoncammino" con un solo punto conquistato in sei gare interne. 

 

L'Ossese non riesce a dare velocità alla propria marcia e, in casa del Lanusei, ottiene il nono pareggio su 13 incontri. I bianconeri, nel primo quarto d'ora, bussano dalle parti di Dyguda con Gjuci prima con un colpo di testa e poi con un diagonale mentre i biancorossoverdi sfiorano il vantaggio al 20’ con Mereu che, davanti a Carboni, tenta il pallonetto ma manda la palla oltre la traversa. La squadra di Cotroneo replica con la punizione di Gueli che sibila l'incrocio e il tentativo dalla distanza di Di Pietro che, per poco, non beffa Dyguda però pronto a recuperare la posizione per deviare la palla in angolo. Il match del Lixius si sblocca al 40’ quando Saba costringe Lusa al fallo in area di rigore e Gjuci trasforma la battuta dagli undici metri. La frazione si chiude con gli ospiti pericolosi con il tiro-cross di Arca sul quale Dyguda si salva all'ultimo e con lo stesso portiere anticipa Gjuci pronto a deviare in rete l'assist di Tapparello. Ad inizio ripresa l'Ossese resta in dieci per il doppio giallo a Francesco Mura. Gli ogliastrini provano sfruttare l'occasione con il tiro di Lusa deve deviato in angolo da Carboni. E se Dyguda in tuffo deve neutralizzare una punizione di Gueli, al 31' arriva il pareggio firmato da Caeiro che risolve una mischia. La squadra di Piras prova il sorpasso ma per due volte Carboni salva la propria porta.

 

Il Carbonia si rifà dell'amaro ko nel derby e ottiene tre punti pesanti contro la Ferrini. Cagliaritani molto accorti e abbottonati e per i sulcitani diventa problematico trovare spazi per impensierire Arrus. Con pazienza i biancoblù aspettano la giocata risolutrice che arriva al 34' con palla filtrante di Boi sull'inserimento di Porcheddu che anticipa l'uscita di Arrus e lo trafigge. La reazione dei cagliaritani è nel tiro di Luca Melis smorzato da Hundt ma, all'11' della ripresa, ci vuole tutta l'esperienza del portiere Floris per negare il pareggio a Vitale sul colpo di testa ravvicinato del difensore in seguito al calcio d’angolo di Melis. La squadra di Mannu prova a colpire in contropiede e al 20’ Arrus respinge coi piedi la conclusione di Lorenzo Melis da ottima posizione. Dall'angolo calciato da Porcheddu, il tiro di Zazas è deviato da un avversario. Nel finale i padroni di casa fanno esordire l'ultimo arrivato, il centrocampista argentino Barrenechea e al 40’ chiudono i conti con Pavone.

 

Il Villasimius ha smarrito la via della vittoria e, contro il Calangianus, non va oltre il pareggio e avanza a braccetto con gli avversari a quota 15. I sarrabesi, reduci dalla buona prova in Coppa Italia a Iglesias, seppur chiusa con una sconfitta di misura, soffrono l'avvio dei giallorossi che sfiorano il palo con l'ex Mauro con un sinistro dal limite e vanno sotto al 12' quando Dombrovoschi è lasciato solo sul secondo palo di insaccare di testa. La squadra di Prastaro rimedia subito e lo fa al 15' con un'azione di pregevole fattura che porta Cannas a liberarsi a destra per il cross morbido sfruttato a dovere da Magli con un colpo di testa sul primo palo. A porte invertite si divora il nuovo vantaggio l'ex Valentini alzando di testa sopra la traversa la palla messa col contagiri da Mauro. Cruz, all'esordio con gol mercoledì, si fa vedere con un destro dal limite bloccato da Coscione. Poi è Cannas a mandare alto un prezioso assist di Scioni pescato in area da Garau. Nella ripresa brividi dalle parte dell'ex Forzati sul calcio d'angolo di La Rosa, la palla sfila nella area piccola e finisce sul fondo. Clamorosa la chance di Tusacciu al 19' che alza la mira con un sinistro al volo su assist di Mauro. Nel finale un pericoloso cross di Scioni da destra passa in area ma Cannas non riesce nella deviazione sottoporta.

 

Gara dai due volti nello scontro salvezza giocato a Settimo e che ha visto il Taloro andare all'intervallo sul doppio vantaggio e il Sant'Elena fare il contrario rispetto alla gara contro l'Ilva mettendo in piedi una clamorosa rimonta nella ripresa. La squadra di Fadda parte a razzo e si porta avanti con Cossu e raddoppia con l'ex Buddusò Scanu. Nella ripresa Rinino azzecca i cambi con gli innesti di Diouf e Thiam. Il 2007 segna dopo un minuto dal suo ingresso e l'ex Tempio lo imiti due minuti dopo. La gara torna in parità e i quartesi non si accontentano perché, prima della mezzora, arriva anche il gol del definitivo sorpasso grazie a Ragatzu, il bomber giunto dal Villasimius e subito a segno all'esordio. Una vittoria che può rappresentare la svolta in casa biancoverde.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2025/2026
Tags:
13ª giornata