Ultimi 90' d'attesa per i sassaresi vicini alla terza promozione
Latte Dolce, per il ritorno immediato in serie D manca la vittoria numero 27
Tra il Latte Dolce e il ritorno in serie D ci sono 90 lunghissimi minuti d'attesa. E una vittoria da conquistare a San Teodoro per rendere inutile l'eventuale successo del Budoni a Villacidro. Il lungo testa a testa del campionato di Eccellenza potrebbe risolversi a favore dei sassaresi che si sono guadagnati il vantaggio di due punti due giornate fa quando la squadra di Giorico vinceva 2-0 a Iglesias il proprio incontro e i galluresi venivano fermati sul 3-3 a Lanusei.
Il destino è quindi nelle mani dei biancocelesti che, neanche 11 mesi dopo l'amara retrocessione con l'ultimo posto nel girone G di serie D, possono riscattarsi e rientrare nella Lega Nazionale Dilettanti dalla porta principale con la vittoria numero 27 della stagione, salendo a 87 in classifica, il che eguaglierebbe il record di punti conquistati da una vincitrice che deteneva la Torres dalla stagione 2011-12 quando chiuse a quota 87 ma in 34 giornate. I rossoblù, anche allora allenati da Mauro Giorico, batterono il precedente record che apparteneva alla Nuorese di Virgilio Perra che, nella stagione 2004-05, chiuse a 82 punti ma in 30 partite giocate. I barbaricini mantengono sempre il primato della media punti, pari a 2,73, rispetto al 2.56 della Torres mentre i sassaresi sponda Latte Dolce diventerebbero i terzi con 2,42 scalzando dal podio il Muravera che, nel 2018-19, vinse con 76 punti in 32 gare con una media punti di 2,37. Ai sarrebesi, invece, resta il record di reti segnate, ben 111, con una media-gol pari a 3,47.
In casa del club del presidente Roberto Fresu fanno gli scongiuri del caso, perché l'aritmetica prevede anche il caso di aggancio a quota 85 o 84 oppure anche di sorpasso dei galluresi, e aspettano con la giusta ansia l'ultima fatica stagionale contro la quarta forza del campionato, il cui finale di stagione è stato col freno a mano tirato per i tanti infortuni e squalifiche. I viola di Marini hanno perso le ultime due gare in casa (contro Taloro e Carbonia), dopo una imbattibilità che durava da quasi sei mesi, e non vincono dal 3-1 al Bosa di fine febbraio con uno score negativo che dice di due pareggi (a Nuoro e Arbus) conquistati nelle ultime sei gare disputate.
Le statistiche, inoltre, dicono che per il Latte Dolce si tratterebbe della terza promozione in serie D nella storia del club: il primo storico salto fu nel 2012-13 ma avvenne per completare l'organico dopo che la squadra allora allenata da Pierluigi Scotto chiuse il campionato alle spalle dell'Olbia (allenato da Mauro Giorico ora alla guida dei biacocelesti), ottenendo l'accesso diretto agli spareggi promozione nazionali per aver annullato per distacco i playoff regionali e termine la propria corsa in finale nel doppio confronto col Montegranaro dell'attaccante cagliaritano Fabio Argiolas (ko per 1-0 all'andata e 2-2 nella sfida di ritorno). Dopo un solo anno di serie D ci fu la retrocessione dei biancocelesti ai playout nella sfida secca in casa col Selargius (1-2), staccato di 8 punti alla fine della stagione regolare quando allora la forbice per disputare lo spareggio-salvezza era proprio di non più di otto lunghezze mentre due anni dopo il limite fu portato a sette lunghezze per non annullare per distacco la sfida-salvezza. La seconda promozione è della stagione 2015-16 ma, di fatto, si tratta della prima vittoria del campionato. In panchina c'era Massimiliano Paba che primeggiò in campionato sulle inseguitrici San Teodoro e Atletico Uri (che ora guida in serie D) attraverso 29 risultati utili di fila dopo il ko all'esordio col Calangianus mentre l'anno prima aveva perso la finale playoff regionale nella sfida secca contro il Castiadas.