Ossese e S.Teodoro battagliano per il 5° posto, oggi gioca il Tempio
L'Ilva accelera nel finale da capolista e risponde ai successi di Ferrini e Ghilarza, la Villacidrese si sblocca
L'Ilva corre spedita e senza freni, a Vllasimius ottene la decima vittoria e risponde ai successi casalinghi di Ferrini e Ghilarza, giunti in modo diverso contro Bosa e Taloro, e ora si attende la replica del Tempio che, nel posticipo di domani, dovrà spuntarla nel derby a Calangianus per riprendersi la seconda posizione. Continua il duello per la quinta piazza tra Ossese e San Teodoro, entrambe vincenti in casa ma i bianconeri seppellendo il Sant'Elena con sei gol e i galluresi calando il poker in rimonta contro il Carbonia. Il Barisardo fa un balzo quintuplo con un ripresa super nella vittoria-rimonta sulla Tharros e si lascia dietro gli stessi oristanesi, i già citati Villasimius, Taloro e Bosa, e il Li Punti che va ko con la Villacidrese al primo successo in campionato nella 14esima gara giocata. Il riposo dell'Iglesias non ha portato grandi danni ai minerari che hanno conservato la quartultima piazza e visto invariata la distanza di tre punti dalla salvezza diretta.
Di forza e attingendo a pieno organico. L'Ilva torna a casa col bottino pieno ma deve sudare parecchio per avere la meglio di un ottimo Villasimius sfruttando negli ultimi 10 gli ingressi in attacco di Bazile, l'ultimo arrivato Touray e Gjurchinoski. Nel primo tempo la gara è equilibrata, la capolista tiene un po' più il pallino del gioco ma viene sollecitata sul traversone rasoterra di Kouadio (Ruzittu interviene in tuffo), neoacquisto dei sarrabesi proveniente dall'Iglesias, mentre per i maddalenini c'è il tiro da fuori di Coschiera (para Arrus) e il pericolo portato da Serra con una incursione in area culminata con un diagonale che Arrus manda in angolo chiudendo bene il primo palo. Nella ripresa la sblocca Munua in modo estemporaneo perché l'ottimo esterno di fascia finta il cross col destro e poi la fa col sinistro, la palla si infila all'angolino alla destra di Arrus ingannato sul primo rimbalzo della palla. I gialloblù sembrano accusare il colpo ma reagiscono e sfruttano a dovere la punizione dal vertice sinistro che Melis batte magistralmente spedendo la palla sotto l'incrocio dei pali, quello coperto dalla barriera con Ruzittu che vola ma non ci arriva. Il match torna in equilibrio e non solo nel punteggio, i padroni di casa ci provano col neoentrato Ghiani, sinistro dal limite che Ruzittu blocca a terra. Cotroneo si gioca il tutto per tutto inserendo dapprima la coppia Bazile-Touray e, poco dopo, anche Gjurchinoski. Il tridente sfonda a meno di 10' dal termine, grazie al sinistro incrociato di prima intenzione di Touray, lo svedese giunto in settimana e distintosi per velocità e un sinistro secco e preciso. La capolista chiude in discesa perché prima Bazile apre il piatto sinistro sull'assist di Gjurchinoski e centra la parte bassa della traversa con la palla che poi rimbalza sulla linea di porta. Nel recupero, invece, Munua firma la doppietta personale mettendo il sigillo alla quarta vittoria esterna degli isolani.
Se da un lato la capolista non rallenta ancora, provano a mantenere il passo sia la Ferrini che il Ghilarza. I cagliaritani si presentano alla sfida col Bosa senza gli attaccanti titolari Galloni, Podda e Figos, fermi ai box da infortuni di gravità variabile, e perdono dopo 5' di gioco anche Carboni. Ed ecco che Scioni si traveste da bomber firmando la doppietta nel prima quarto d'ora di gioco con in mezzo il gol su punizione di Usai con la palla spedita all'incrocio dei pali. I planargiesi rispondono col rigore di Sagitov e, nella ripresa, forzano i tempi per riaprire la gara ma il colpo di testa di Pes non va a buon fine e la conclusione di Di Angelo trova la respinta di Aresu. I guilcerini, contro il Taloro, scelgono una strada più complicata ma non meno efficace dopo essersi presentati alla sfida con diverse assenze: Caddeo, Cossu, Dessolis, Corda, Mascia, Glino, Oppo oltre al lungodegente Atzei. L'inizio è fulmineo col gol lampo di Delizos dopo 4', i ragazzi di Demartis sfiorano anche il raddoppio ma subiscono la rimonta dei gavoesi dapprima col pari di Antonio Fadda alla mezzora e poi con il sorpasso firmato Vassidiki poco prima del riposo. Nella ripresa i giallorossi cercano con forza il pareggio ma rischiano sulle ripartenze dei rossoblù che sfiorano alcune volte il terzo gol, compreso quello realizzato da Ricci ma annullato. Superata la metà frazione la caparbietà dei padroni di casa viene premiata grazie a Vinci e, poco prima del 90', arriva anche il sorpasso con Orro che trasforma in modo impeccabile una punizione dal limite calciata col sinistro e infilando la sfera vicino al palo coperto dalla barriera.
L'Ossese doveva dare un segnale chiaro dopo il 4-0 di Tempio e riversa sul Sant'Elena tutta la sua voglia di riscatto annichilendo gli avversari sin da subito segnando quattro gol in meno di frazione e andando al riposo sul 5-0. Dopo 5’, sul rinvio di Cherchi, la palla toccata da un giocatore quartese finisce sui piedi di Mainardi che si invola verso Fortuna e, col piatto destro, centra l’angolino alla sinistra del portiere. Al 12’ il raddoppia porta la firma di Villa che gira col destro l'assist di Tanda mirando il palo più lontano. L'attaccante argentino firma la doppietta personale al 24’ con una perla delle sue: riceve palla da Scanu ai sedici metri, marcato stretto da un avversario e spalle alla porta, ma la torsione è fulminea e l'esecuzione è da applausi con la palla mandata ad insaccarsi all’incrocio dei pali. I tifosi di casa si spellano le mani per applaudire la prodezza del bomber e, al 38’, esultano per il quarto gol grazie a Bah che entra in area dalla destra e col sinistro centra l'angolo sul palo più lontano. L'ex Arzachena e Atletico Uri, prima del riposo, sigla la doppietta sottraendo palla al rinvio di un difensore per poi battere Fortuna con un tocco di giustezza. Ad inizio ripresa Scanu insacca di testa la palla calciata da Gueli dalla bandierina e sul tennistico 6-0 la squadra di Fadda tira il freno a mano permettendo il gol della bandiera dei quartesi con l'esordiente Federico Anedda, ex Monastir. Le due squadre si rivedranno a fine anno per disputare la finale della Coppa Italia.
Il San Teodoro non molla il quinto posto e, dopo un primo tempo in cui vede scappar via il Carbonia, mette in piedi una ripresa super con quattro reti che valgono il quinto successo in casa di fila. Ai sulcitani sembra funzioni subito la cura di mister Mingioni, chiamato a sostituire il dimissionario Ollargiu, e arrivano alla conclusione con Pitanza (tre volte) e Porcheddu mentre i galluresi rispondono con Mulas fermato in angolo da Alcaraz; il portiere argentino si ripete anche su Ruzzittu. Alla mezzora Cordoba si avvicina al bersaglio ma è preludio al vantaggio dei sulcitani che porta la firma di Basciu messo in moto da Ferrari. Prima del riposo il raddoppio di Pitanza viene annullato per fuorigioco. L'intervallo schiarisce le idee dei viola che, dopo 3', pareggiano con Mulas, che fa fuori Wojcik e batte Alcaraz. Il raddoppio è frutto dell'iniziativa di Ruzzittu che guadagna il fondo e mette al centro una palla forte deviata in rete da Brailly. A metà ripresa Molino cala il tris sorprendendo Alcaraz direttamente dalla bandierina. Pochi minuti dopo il poker è servito da Mastromarino sugli sviluppi di una punizione. La squadra di Sanna continua la scalata e ora proverà a fermare anche la corsa della capolista Ilva.
Il Barisardo non finisce di stupire e continua a mandare in gol i nuovi arrivati dal mercato di dicembre portati dal presidente Ibba in sostituzione dei partenti Camara e Mikidadi. Se domenica scorsa Mastropietro ha fatto gol all'esordio sul campo del Li Punti, questa volta tocca all'esterno offensivo Nelsio Nunes Correia, classe 2002, cambiare il verso della gara contro la Tharros dopo un primo tempo chiuso dagli oristanesi in vantaggio grazie al gol di Alberto Atzori. Il trequartista portoghese cresciuto nelle giovanili del Porto, nel primi 5' della ripresa, ribalta i biancorossi con una doppietta. Il punteggio resta aperto fino a poco prima della mezzora quando il gol del fuoriquota francese Oli Oro porta all'allungo definitivo e, al 41', il centravanti Bitep fissa il punteggio sul 4-1.
Il campionato della Villacidrese inizia nel giorno dell'Immacolata quando, dopo 10' della ripresa, un sinistro al fulmicotone di Suella fa secco Pittalis infilando la palla sotto l'incrocio dei pali. Il Li Punti diventa la vittima della prima vittoria in campionato della squadra di Mannu che, rinforzata dagli innesti di dicembre (subito in campo Lamacchia e Mikidadi), riaccende la fiamma della speranza per ottenere una salvezza che ora passa anche dallo scontro diretto col Carbonia. I sassaresi reagiscono allo svantaggio, attaccano ma non trovano la via del gol palesando i limiti di un attacco che si è improvvisamente assottigliato dopo l'infortunio di Padovani, la rescissione con Rako e la cessione di Lerech alla Macomerese.